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Una settimana di digiuno in 1000 per il ritiro delle truppedall'Iraq



Mi chiamo Nicola e con Denis e Riccardo e altri amici viviamo in un villaggio
rurale in Sicilia...sono stato tre mesi a Rafah dove ho conosciuto Rachel e
visto colpire a morte a pochi metri da me Tom, dolce ragazzo inglese.
Ho sentito la paura e l'indifferenza creata dal panico mentre sparavano a donne
e bambini.
Vorrei piangere...sono rimasto vivo e risorto emotivamente dopo mesi di buio...
intanto il buio in Iraq, Palestina, Sudan, Colombia e ecc prosegue. Le truppe
italiane sparano e uccidono; gli americani lavorano ogni giorno, cosi' come gli
israeliani, per dominare, rinchiudere...assicurare a noi la comodita' di un
viaggio in macchina e un film da quattro soldi.
E il movimento per la pace che fa? Oltre a fare manifestazioni, e lasciare i
propri soldi in supermercati e banche, il movimento per la pace e'
scoraggiato e
impotente.

Dalla Sicilia, che vide Danilo Dolci e centinaia di uomini e donne ottenere la
diga con un digiuno di massa, lanciamo un appello disperato a iniziare una
digiuno di almeno mille persone per una settimana per poi continuare ad
oltranza
(chi se la sente).
Un digiuno sotto il parlamento (o in qualche altro luogo significativo) per
richiedere il ritiro delle nostre truppe in Iraq.

Diamoci un mese per organizzarci e ritroviamoci il 13 di maggio a Roma per
iniziare...studenti, disoccupati, pensionati e tutti coloro che non hanno
impegni improrogabili siano i primi... noi dal nostro villaggio ci
organizzeremo
in modo che qualcuno resti a curare i campi e gli altri parteciperanno.
Chi aderisce al digiuno mandi una email a digiunodei1000@libero.it e
lettere@ilmanifesto.it


Nicola, Denis, Riccardo, Giulia, Villaggio Rurale Lanzeria