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lettera al presidente della repubblica da parte di alcuni "Ostinati per la Pace"presenti in Piazza Montecitorio



Siamo un gruppo
  Roma, Piazza di Montecitorio, 13 Aprile 2004

   

  Caro Presidente, 

  siamo un gruppo di pacifisti che, dopo le manifestazioni del 15 Febbraio 2003 e del Marzo scorso, considerando la guerra contro l'Iraq illegittima, si sono opposti all'invio in quel paese dei nostri soldati ed ora ne chiedono il ritiro. Per questo abbiamo fatto partire un'iniziativa, "Ostinati per pace", che ci vedrà a Roma e nelle altre città d'Italia davanti alle sedi istituzionali.

  Abbiamo saputo che per domani 14 Aprile Lei ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa. Le notizie che riceviamo dall'Iraq ci dicono che la nostra "missione di pace" in realtà si inquadra in un contesto di guerra aperta che semina morte ogni giorno. La società irachena ha trovato un punto di accordo e di unità, anche di popolazioni diverse e in contrasto tra loro, nel rifiutare decisamente qualsiasi tipo di occupazione militare straniera.

  Come cittadini impegnati per la pace e per il rispetto, la convivenza e la cooperazione tra tutti i popoli, ci rivolgiamo con fiducia a Lei quale garante della Costituzione e come Presidente anche del Consiglio Supremo di Difesa. Le chiediamo di pronunciarsi con una parola di verità sulla funzione e sulle azioni dei nostri militari in Iraq, a quale comando rispondono e gli ordini di chi eseguono.

  Se l'Italia è in guerra, come si ricava dalle notizie, la nostra costituzione è in stato di violazione permanente.

  Le chiediamo il coraggio di una parola ferma per l'immediato rientro nel rispetto della Costituzione stessa e, come misura immediata, che dia l'ordine alle nostre truppe di non partecipare più ad alcuna azione di guerra e repressione.

   

  Primi firmatari presenti in piazza Montecitorio(Roma):

   

  Albino Bizzotto,

  Paola Bucchignoli,

  Anna Bruno,

  Lisa Clark,

  Diego Cozzuol,

  Giulietto Chiesa,

  Ignazia Di Maggio,

  Agnese Ginocchio 

  Maurizio Gubbiotti,

  Loredana Moranti,

  Luca Mucci,

  Massimo Paolicelli,

  Vittorio Parola,

  Lello Rienzi,

  Loretta Tonolo,

  Riccardo Troisi,

  Gualtiero Via

   

   

   

   

   

   

   

   

  "Ostinati per la pace"

   

  Appello urgente alla mobilitazione

   

   

  a tutte le persone impegnate per la pace  

  e preoccupate per l'attuale situazione in Iraq.

  a chi ha manifestato contro la guerra, 

  a Roma, il 15 febbraio del 2003 e il 20 marzo scorso

  a chi ha preso parte alle Carovane di Pace che hanno percorso l'Italia dal 1 al 20 di marzo:

   

  L'Italia è in guerra - l'Iraq è occupato ed oppresso
  il governo ha mentito
  la Costituzione è stata violata.
  Ripristiniamo il diritto, la verità e la giustizia ritirando

  il contingente italiano dall'Iraq

   

  Andiamo a Roma, con le bandiere della pace, e rendiamo manifesta la nostra protesta. Dobbiamo tutti, prenderci il tempo di far saltare qualche impegno dalle nostre agende per essere presenti e visibili, manifestiamo  finché sarà necessario davanti alle sedi istituzionali. Attiviamo in tutto il territorio tende della pace.

  La situazione si è ulteriormente aggravata si spara sulla gente e si continua a chiamarla missione di pace. La modalità delle nostre azioni sarà chiaramente nonviolenta: si sensibilizza, si raccolgono firme, si canta, si espongono le proprie ragioni, si distribuiscono bandiere della pace ai passanti, si parla con i giornalisti. 

  La mobilitazione sia accompagnata da un enorme sforzo di comunicazione/informazione per chiedere  ai cittadini/e e di partecipare invitando amici e conoscenti attraverso un tam tam di pace . Parta una chiamata potente alla pace, che porti a Roma ...Non c'è più tempo. Per questo chiediamo alle persone di esserci, prendendo anche qualche giorno di ferie.  

   

  Gli obiettivi sono:

  1 - denunciare il Governo per le falsità sulla guerra e su quanto sta succedendo in Iraq

  2 - chiedere il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq.

  3 - promuovere tutte le iniziative che vadano nel senso di una soluzione reale della crisi irachena.:

   

    1.. Vengano ritirate immediatamente tutte le truppe, non solo quelle italiane e i mercenari al servizio delle imprese per la ricostruzione in Iraq. 
    2.. L'Italia con tutta l'Europa si faccia promotrice di un iniziativa ufficiale dell'Onu come unico soggetto garante del diritto internazionale per la transizione e l'autodeterminazione irachena, senza la presenza di chi ha partecipato alla guerra e all'occupazione. 
    3.. Vengano inviati in forma organizzata volontari civili, coordinati con le Ong che già operano in Iraq, perché in collaborazione con la Comunità Internazionale realizzino gli interventi di aiuto,sostegno umanitario, ricostruzione sociale e materiale per la popolazione. 
   

  Cominciamo già da lunedì di Pasqua.

  Se ci crediamo veramente lo si fa!



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