[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Appello



APPELLO


Ai 300.000 di Genova,

ai portavoce del Genoa Social Forum,

a tutti i democratici


Il 2 marzo comincia il primo processo per i fatti del G8. Gli imputati sono
26 manifestanti e rischiano pene altissime. Siamo preoccupati.

Dai giorni di Genova sono passati due anni e mezzo ma non abbiamo
dimenticato nulla. Nemmeno i dettagli. Non abbiamo dimenticato l'odore dei
lacrimogeni, il frastuono degli elicotteri, il terrore di fronte a quegli
agenti che inseguivano le persone e le arrestavano senza motivo. Non
abbiamo dimenticato l'orrore della scuola Diaz, le manganellate, i calci,
il sangue, le decine di barelle che uscivano dalla scuola, sfilando davanti
ai dirigenti della polizia di Stato. Non abbiamo dimenticato le torture di
Bolzaneto e neanche quelle del Forte San Giuliano. E non potremo mai
accettare l'insensata uccisione di Carlo.

Sono passati due anni e mezzo e continuiamo a chiedere giustizia. La
cercheremo nei tribunali, ma la vogliamo anche nella società, e non importa
se lo Stato ha già archiviato l'uccisione di Carlo, perché non c'è niente
di archiviabile. La ricerca della verità non si ferma nelle aule dei
palazzi di giustizia, perciò non ci stancheremo di mostrare e dimostrare
come fu davvero ucciso Carlo. Abbiamo il dovere di farlo.

Giorno dopo giorno, da quel luglio 2001, abbiamo sentito crescere in noi
l'indignazione: migliaia di persone erano venute a Genova con gioia, spinte
dalla voglia di fare qualcosa per un mondo più giusto; sono tornate a casa
terrorizzate, ferite, umiliate. L'indignazione è cresciuta perché il
terrore organizzato di quei giorni è ancora senza colpevoli e senza perché.
Ci sono due inchieste della magistratura, e qualcuno forse dovrà rispondere
per quanto accaduto alla Diaz e Bolzaneto, ma intanto alcuni degli indagati
di grado più alto sono stati promossi. Non sappiamo ancora nulla delle
responsabilità politiche e c'è chi vorrebbe riscrivere la storia di quei
giorni. Quante volte abbiamo dovuto sentire dai politici, dai media, dalle
troppe persone che ancora non conoscono i fatti, che Genova è stata
devastata da migliaia di violenti? Quante volte ci hanno detto che le forze
dell'ordine hanno solo risposto a un'aggressione? Lo hanno ripetuto fino
allo sfinimento, tanto che molti hanno finito per crederci.

Ci rivolgiamo ai trecentomila di Genova, ai portavoce del Genoa social
forum che organizzò le manifestazioni, a tutti i democratici, perché ci
aiutino a respingere queste menzogne. A Genova, nel luglio 2001, sono state
commesse ingiustizie di ogni tipo. Tutto è documentato: ci sono libri,
filmati, fotografie, decine e decine di testimonianze. Abbiamo girato
l'Italia, in questi due anni e mezzo, per raccontare che cosa è stata
Genova. Ma ancora non basta.

Il 2 marzo comincia il processo contro 26 manifestanti. Sono accusati per
episodi diversi ma a tutti viene contestato un reato gravissimo che si
chiama "devastazione e saccheggio". Comporta una pena minima di otto anni.
Otto anni. Più di quanti se ne infliggano normalmente a uno stupratore. Non
crediamo che sia compito nostro giudicare le singole azioni degli uni e
degli altri. Ma è compito nostro impedire che si arrivi a una sentenza
esemplare, con pene altissime, sproporzionate rispetto agli stessi episodi
che il dibattimento dovrà dimostrare, e un gruppo di persone sbattute in
galera per coprire le responsabilità politiche e operative di chi gestì
l'ordine pubblico nei giorni del G8.

Per queste ragioni vi chiediamo di venire a Genova il 28 e 29 febbraio e il
2 marzo, per le iniziative organizzate dai nostri comitati. E' qualcosa che
vi riguarda. Vi chiediamo di portare a Genova la memoria di quei giorni, il
racconto di ciò che avete fatto, visto, subìto, delle scelte che avete
compiuto; vi chiediamo di portare a Genova la vostra indignazione per le
ingiustizie compiute in quei giorni e la vostra voglia di battervi affinché
la verità sia rispettata nei tribunali e nella società.

Nel fine settimana porteremo in piazza tutta la storia del G8: la Diaz,
Bolzaneto, Forte San Giuliano, piazza Alimonda, l'assalto al corteo in via
Tolemaide, le aggressioni a piazza Manin e in corso Italia. Parleremo dei
diritti civili, di una petizione per migliorare le leggi dello Stato. Il 2
marzo ci piacerebbe attraversare Genova con la 'carovana di pace' che il 20
marzo raggiungerà Roma. Ci piacerebbe che la carovana, prima di arrivare a
piazza De Ferrari, passasse dalla caserma di Bolzaneto, davanti alla scuola
Diaz, in piazza Alimonda. Sono alcuni dei luoghi del G8: vi sono accadute
cose che hanno indignato il mondo e che non devono accadere in un mondo di
pace e di giustizia.

Vorremmo vivere queste tre giornate con la forza delle nostre ragioni,
senza esporci alla minima provocazione, senza rischiare contatti con chi
probabilmente farà in modo di blindare la città. Non ci interessano, perché
non ci convincono: abbiamo il vantaggio di non avere nulla da nascondere e
molto, moltissimo da dire.

Vi aspettiamo.

Haidi Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Lorenzo Guadagnucci, Comitato Verità e Giustizia per Genova


INFO

http://www.piazzacarlogiuliani.org/home.htm


www.veritagiustizia.it





Chiediamo a tutte e tutti coloro che hanno a cuore Verità e Giustizia per
Genova di inviare una mail o un fax, al sindaco di Genova e ai suoi
collaboratori, per chiedere la rimozione di un atto profondamente ingiusto".


 Questo è l'elenco delle e-mail:
 gabsindaco@comune.genova.it;
 vicesindaco@comune.genova.it; asscuola@comune.genova.it;
 asscomunicazione@comune.genova.it; assambiente@comune.genova.it;
 asspersonale@comune.genova.it; assurbanistica@comune.genova.it;
 asssport@comune.genova.it; assbilanci@comune.genova.it;
 asstraffico@comune.genova.it; asslavoripubblici@comune.genova.it;
asspatrimonioforti@comune.genova.it; assvivibilita@comune.genova.it;
 asspolitichegiovanili@comune.genova.it;
 assservizisociali@comune.genova.it;
 assinfrastrutture@comune.genova.it; presconscom@comune.genova.it;
 avvocatura@comune.genova.it; contratti@comune.genova.it;
 segrgenerale@comune.genova.it; snoce@comune.genova.it;
 pianocitta@comune.genova.it; albertosantel@comune.genova.it;
 risorsefinanziarie@comune.genova.it; risorsefinanziarie@comune.genova.it;
 lavoripubblici@comune.genova.it; assmanutenzione@comune.genova.it;
 territorio@comune.genova.it; osservcitta@comune.genova.it;
 serveducativi@comune.genova.it; servculturali@comune.genova.it;
 callcenter@amiu.genova.it; amt.spa@amt.genova.it; info@astergenova.it;
 redazione@tu6genova.it; biglietteria@palazzoducale.genova.it;
ufficiostampa@palazzoducale.genova.it;
 ufficiotecnico@palazzoducale.genova.it

 Il fax del gabinetto del sindaco è: 0102469941. Per conoscenza, inviare
una copia della e-mail anche a deliberagenova@libero.it

 APPELLO DA INVIARE:

Signor Sindaco
 ho saputo che chiederà ad un giudice che vengano risarciti alla città di
Genova 15 miliardi di danni causati nel luglio 2001 durante le
manifestazioni contro il G8.  Ho saputo che non li chiederà a chi in quei
giorni sospese lo stato di diritto e ferì la democrazia, non a quelli che
occuparono la città con migliaia di uomini armati e mezzi corazzati, non a
chi alzò grate e barriere per sottrarre la città ai suoi abitanti e a
quanti volevano  attraversarla. Non li chiederà a chi ordinò di attaccare
migliaia di manifestanti inermi, di ferirli, di inseguirli, di incarcerarli
arbitrariamente. Non li chiederà a chi non esitò a sparare sulla folla. Li
chiederà a 26 manifestanti, accusati di tutto quanto Genova subì in quei
giorni. A 26 persone tra le centinaia di migliaia attaccate solo perché
osavano dire ai grandi della terra che non erano d'accordo con loro. Ho
saputo che lei ritiene questa una scelta tecnica e non politica, un atto
dovuto. Io credo che atto dovuto sia la ricerca della verità su cosa
accadde nel luglio 2001, sul perché e come poté accadere. Per questo  Le
chiedo di ripensare la sua decisione, di non unirsi al coro di quanti
vorrebbero riscrivere la storia di quei giorni confondendo vittime  e
carnefici, dicendo che allora come ora nessuno può prendere la parola per
chiedere un altro mondo possibile.
 Le chiedo di ritirare l'atto della sua giunta che riconosce 26
manifestanti responsabili di tutto quanto Genova ha subito in quei giorni.
Le chiedo di interpretare la speranza che le strade di Genova  hanno
conosciuto nel luglio 2001 e di sostenere quanti ancora cercano verità e
giustizia.