[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

OCCUPATA L'ACEA - COMUNICATO STAMPA



Comunicato stampa



Occupata questa mattina l'ACEA per chiedere chiarezza sui rapporti
economici con Israele



Gli attivisti del Forum Palestina e del Comitato di solidarietà con
l'Intifada, nel quadro della Campagna internazionale contro il Muro
dell'Apartheid, hanno occupato questa mattina la sede dell'ACEA, la holding
romana il cui azionista di riferimento rimane ancora il Consiglio Comunale
di Roma.

Le associazioni denunciano da tempo le ambiguità dell'ACEA nei rapporti con
le autorità israeliane nello sfruttamento delle risorse idriche, tema
questo oggetto di forti tensioni e conflitto tra la popolazione palestinese
e il governo israeliano. Gli attivisti chiedono che l'ACEA smentisca
pubblicamente questi accordi -  più volte annunciati dai quotidiani
economici e dal Ministero delle Attività Produttive ma smentiti
dall'azienda e dal Comune di Roma- ritenendoli lesivi della legalità
internazionale. Nella settimana in cui alla Corte Internazionale dell'Aja
sono iniziate le udienze sulla legittimità del Muro dell'Apartheid
costruito dagli israeliani sui territori palestinesi occupati, gli
attivisti chiedono alle aziende italiane di disinvestire dal mercato
israeliano come forma di pressione sul governo Sharon teso a farlo recedere
dalla costruzione del Muro. L'occupazione proseguirà fino all'ottenimento
di un incontro chiarificatore.

La protesta ha visto la presenza dei deputati dei Verdi Paolo Cento e Mauro
Bulgarelli che hanno chiesto un incontro urgente con la direzione dell'ACEA
e con il Sindaco di Roma Valter Veltroni. Richiesta analoga viene anche dal
vice-presidente del Comitato Italiano per il diritto all'acqua Emilio
Molinari.



(In allegato la ricostruzione di tutta la vicenda ACEA-Israele)



Roma, 25 febbraio 2004
adesioni@fermiamolaguerra.it


Mail: forumpalestina@libero.it

Sito: http://www.forumpalestina.org





ACEA - ISRAELE: cosa c'è da nascondere?



Di accordi fra l'Acea e aziende israeliane si parla da più di un anno, e
sono già almeno due i viaggi effettuati in Israele da manager di diverse
aziende italiane, fra cui quelli di ACEA.

All'inizio dello scorso anno, dopo la diffusione della prima notizia
relativa all'eventualità di un accordo tra ACEA e Israele per il
trattamento e lo sfruttamento delle acque, un appello sottoscritto da
decine di intellettuali, giornalisti e politici costrinse il Comune di Roma
- azionista di maggioranza dell'ACEA - a smentire l'esistenza di accordi
con Israele, che sarebbero illegali in quanto le acque da "trattare" sono
quelle che Israele ruba ai Palestinesi dei Territori Occupati, alla Siria
(alture del Golan) e al Libano (fiume Wazzani). Le smentite vennero
ufficialmente dagli assessori Nieri e Causi.

Durante la visita a Roma del premier israeliano Sharon, nel dicembre 2003,
la questione degli accordi commerciali fra Italia e Israele è tornata alla
ribalta, e stavolta un comunicato ufficiale del Vice Ministro Urso conferma
che gli accordi in atto coinvolgono anche l'ACEA. Nonostante l'ufficialità
del comunicato del Vice Ministro, sia l'ACEA che il Comune di Roma
continuano a rispondere ai cittadini che non esistono accordi con Israele.
Ma, se le cose stanno così, perché il Sindaco Veltroni non ha mai risposto
alle interrogazioni dei consiglieri Adriana Spera e Nunzio D'Erme? Perché i
manager dell'ACEA si recano ripetutamente in visita in Israele?

Abbiamo il diritto di avere risposte chiare e inequivocabili. Aldilà delle
parole di circostanza dei comunicati ufficiali, la collaborazione dell'ACEA
nella rapina delle risorse idriche (e siriane e libanesi) sarebbe un fatto
gravissimo, una violazione del diritto internazionale e delle Risoluzioni
della Nazioni Unite che condannano l'occupazione militare e coloniale
israeliana, un atto di complicità con il governo Sharon  e la sua politica
criminale. La rapina delle risorse idriche, insieme alla costruzione del
Muro dell'Apartheid, è uno degli aspetti più odiosi della colonizzazione
israeliana e del tentativo di costringere il popolo palestinese ad
abbandonare la propria terra.

Facciamo appello ai cittadini romani, alle lavoratrici ed ai lavoratori
dell'ACEA ed alle organizzazioni sindacali affinché pretendano di sapere se
l'azienda comunale e lo stesso Comune di Roma si stanno rendendo complici
di un crimine contro l'umanità.


SINDACO VELTRONI, PRESIDENTE FABIANI:
PAROLE CHIARE E DEFINITIVE!


Campagna contro il Muro dell'Apartheid.
Forum Palestina.
Comitato di solidarietà con l'Intifada.