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L'Europa vive un momento difficilissimo



Dichiarazione comune del PdCI e del MFE

L'Europa vive un momento difficilissimo.

L'allarme che il Movimento Federalista Europeo ed il PdCI avevano 
insieme lanciato già nel 2002 purtroppo non era per nulla infondato. 
Chi si era illuso che il processo di costruzione di una unità politica 
fosse inesorabilmente destinato a realizzarsi ha dovuto bruscamente 
ricredersi.
Siamo in presenza di una azione mirata a bloccare ogni passo in avanti 
verso la costruzione di una Europa che abbia una sua piena sovranità 
sul piano politico, economico e nella sua proiezione nel Mondo.
L'Europa rischia di mancare al proprio appuntamento con la storia. 
L'Europa è in crisi  infatti proprio quando il Mondo soffre come non 
mai per le enormi tensioni politiche, economiche e sociali determinate 
da un sistema  dove una sola superpotenza difende la teoria e la 
pratica della guerra permanente e attua politiche unilaterali che 
mettono in pericolo la pace e accrescono il divario tra nord e sud, tra 
ricchi e poveri.

Il fallimento della Presidenza italiana culminato nel blocco 
dell'approvazione  della Costituzione europea è il sintomo più palese 
che proprio nel metodo intergovernativo trovano forza e strumenti 
coloro che contrastano strategicamente la costruzione europea. Questo 
metodo, tanto più dopo l'allargamento, si dimostra incapace ed 
impotente di fronte alle sfide del futuro ed al contempo consente di 
eludere ogni principio di trasparenza celando al popolo europeo ed alle 
opinioni pubbliche i veri nodi attorno a cui si sviluppano dibattito e 
decisioni
Al contrario la Convenzione sul futuro dell'Europa era stata in grado 
di produrre una sintesi proprio perché, nella sua composizione, 
rappresentava un passo in avanti, parziale ma importante, verso una 
dinamica politica realmente democratica. Si è trattato di un primo 
passo verso il superamento del grave deficit democratico che ancora 
caratterizza i processi decisionali europei.
L'apparente paradosso sta nel fatto che uno dei limiti più gravi del 
testo proposto dalla Convenzione è il permanere del metodo 
intergovernativo e del diritto di veto su materie importantissime, 
quali  la politica estera, la procedura di bilancio e la revisione 
della Costituzione europea.

Urge un salto in avanti che imponga una accelerazione all'unità 
politica europea. Per questo le prossime elezioni devono essere 
l'occasione di una grande discussione che coinvolga i popoli europei 
rendendoli protagonisti del loro futuro.

L'Europa ha bisogno di coraggio.
Serve una Politica europea che accetti la sfida della cittadinanza 
comune e rappresenti gli interessi generali dei cittadini d'Europa.
Serve una Costituzione europea che dia all'Europa un'anima a partire 
dal ripudio della guerra ed una identità fondata su valori e i diritti 
conquistati in un lungo processo storico.
Serve un Governo europeo responsabile di fronte al Parlamento europeo e 
dotato di strumenti fiscali e di spesa che consentano una vera politica 
economica ed industriale europea capace di intervenire sui processi 
economici stimolando la crescita.
Servono un Governo europeo, una difesa europea e una politica estera 
europea, per consentire all'Europa di parlare con una sola voce nel 
mondo.

Per questo il Partito dei Comunisti Italiani ed il Movimento 
Federalista Europeo si batteranno perché :
non si interrompa il processo costituente portando a compimento al più 
presto, possibilmente prima della elezione europea, l'approvazione di 
una Costituzione europea
il Parlamento Europeo riprenda il suo ruolo propulsore del processo 
costituzionale a partire dalla urgente deliberazione sul testo della 
Costituzione approvato dalla Convenzione
l'Italia sia protagonista di tutte le forme di cooperazione rafforzata 
che producano ulteriori passi in avanti nei processi di integrazione 
politica, fiscale, sociale ed anche della difesa
Le prossime elezioni europee diventino l'occasione in cui tutti i 
cittadini europei possano partecipare alla definizione di un progetto 
di Governo per l'Europa.


Cade in questi giorni il ventennale dell'approvazione da parte del 
Parlamento Europeo del progetto Spinelli. Approvando il Trattato di 
Unione europea, il Parlamento europeo si era assunto la responsabilità 
di avviare un processo costituente, aperto alla partecipazione dei 
legittimi rappresentanti dei cittadini europei. Oggi, chi vuole onorare 
la memoria di Altiero Spinelli deve sostenere la proposta di 
Costituzione europea approvata dalla Convenzione per il futuro 
dell'Europa.

Guido Montani - Segretario  del  Movimento Federalista Europeo
Armando Cossutta - Presidente del Partito dei Comunisti Italiani

Roma, 14 febbraio 2004

== Info: Nicola Vallinoto - mfe@mfe.it == 

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