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sulla posizione UE e il Muro di Israele
- Subject: sulla posizione UE e il Muro di Israele
- From: "Luisa Morgantini" <lmorgantini@europarl.eu.int>
- Date: Wed, 4 Feb 2004 00:03:49 +0100
Luisa Morgantini, MEP
COMUNICATO STAMPA
L'UNIONE EUROPEA E L'INCOERENZA
SUL RUOLO DELLE NAZIONI UNITE
Luisa Morgantini, presidente della delegazione del Parlamento Europeo per i
rapporti con il Consiglio Legislativo Palestinese, si dice oltraggiata per
la posizione assunta dal Consiglio dei Ministri Europei ed inviata per
lettera alla Corte dell'Aja di ritenere inopportuno lo svolgimento dei
lavori sulla legittimità del Muro costruito dall'autorità israeliana nei
territori occupati palestinesi.
"Appena spenti i riflettori al Parlamento Europeo dopo la consegna del
premio Sakharov per la pace e la libertà di pensiero a Kofi Annan e dopo
che il Parlamento, nella sua ultima sessione, ha votato, con il rapporto
Laschet sulle relazioni tra Unione Europea e Nazioni Unite, la volontà di
sostenere e rilanciare il valore e l'azione dell'ONU, con la posizione
espressa, il Consiglio dei Ministri Europei colpisce e delegittima, in nome
di negoziati che non ci sono, il valore delle istituzioni delle Nazioni
Unite e del diritto internazionale. Ancora più grave la posizione espressa
da alcuni membri dell'Unione Europea che hanno dichiarato l'incompetenza
della Corte Internazionale di Giustizia, il principale organo
giurisdizionale delle Nazioni Unite, a giudicare la legalità del muro o
della barriera di separazione".
Luisa Morgantini, ribadisce che " l'opposizione espressa dall'Unione
Europea verso l'azione legale della Corte Internazionale di Giustizia
contro il muro di separazione, oltre ad essere incoerente con le reiterate
dichiarazioni a sostegno della legalità internazionale, è un atto di
complicità ed una violazione vera e propria della legalità internazionale".
La pace in Palestina ed Israele è indispensabile perché cessino di essere
uccisi ogni giorno Palestinesi e Israeliani, ma una riapertura dei
negoziati tra le parti è impossibile senza che il Quartetto riprenda con
forza l'iniziativa di una "road map" alla quale, Yasser Abed Rabbo e Yossi
Beilin, con l'iniziativa di Ginevra, hanno dato maggior credibilità.
L'Unione Europea, invece di chiedere la revoca dell'udienza alla Corte
dell'Aja, peraltro decisa dall'Assemblea delle Nazioni Unite, dovrebbe
piuttosto usare ogni pressione sul governo israeliano perché cessi
l'occupazione militare e la costruzione del muro, nel nome del diritto
internazionale ma anche dell'umanità.
Bruxelles, 3 febbraio 2004
Contatti:
Luisa Morgantini, +39.348.3921465
Ufficio, +32.2.2845151 - 7151