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lettera a Vittorio Agnoletto



Dovete scusarmi ma scrivo a voi perché non ho trovato altrimenti una
e-mail di Agnoletto o del Movimento, vi pregherei se potete di fargli
avere questa mia:

Egr. Dott. Agnoletto, vengo ora dal vedere sul TG5 e sul TG1 i servizi
sull'arresto di 12 esponenti del movimento "no global" (fra cui un
esponente di Rifondazione Comunista) che avrebbero partecipato a scontri
con le forze dell'ordine in occasione dell'incontro svoltosi a Roma
qualche mese fa.  Tutti armati di bastone e scudo e mascherati con casco
e bandana sul viso in modo da essere (quasi) irriconoscibili.
I telegiornali riferiscono che la risposta del Movimento è stata:"…è un
attacco al Movimento…". "…risponderemo…" ecc.
Ora, ben lungi da me credere che ciò che dicono il TG5 e il TG1, come
ogni altro telegiornale, sia oro colato, ma ciò che mi infervora e che
mi spinge a scriverLe questa lettera così di getto, senza neppure
rileggerla, è che una volta di più ho avuto l'impressione di errori da
parte del Movimento nel comunicare alle persone "normali" le proprie
ragioni.
Ho letto il suo libro, condivido pressochè tutti i principi che il
Movimento difende, Lei asserisce che coloro che danno luogo agli scontri
sono persone al di fuori del Movimento e spesso in combutta con le
stesse "forze governative", proprio per screditare il Movimento.   La
"gente normale" e poco informata ha però del Movimento un'impressione
errata di furfanti che utilizzano la violenza gratuitamente.  Lo vedo
quotidianamente, chiaccherando con amici e colleghi e d'altronde non
potrebbe essere diversamente visto l'atteggiamento che Lei ha tenuto
quale portavoce del Movimento nei confronti della morte di Carlo
Giuliani, disdicevole si sono d'accordo, ma non certo troppo
condannabile visto che era mascherato con passamontagna e brandiva un
estintore sopra la testa.  Insomma, Carlo Giuliani era o no un "no
global"? Io spero di no.
La stessa domanda mi ruota nel cervello: i dodici appena arrestati sono
o no "no global"?  E perché prendere la difesa di persone armate di
bastoni e mascherate?
Dovreste invece prendere le distanze da tali personaggi e da tali
episodi, condannandoli apertamente e facendolo non solo nel Suo libro,
ma utilizzando veramente i mezzi di comunicazione di massa (leggi TV)
per farlo.  Non dica che sono le TV che non lo permettono, forse è vero
ma Lei condanna veramente queste persone?
E' questo che io vedo come di massima importanza per il Movimento in
questo momento, ovvero la necessità di FARSI VOLER BENE da parte di
tutti, in modo che sempre di più si ascoltino i principi etici che il
Movimento difende.
La prego, non faccia si che questa mia voce rimanga inascoltata,
soprattutto mi risponda, mi dica qualche cosa e faccia in modo ch'io non
mi allontani dal Movimento creandomi un giudizio negativo per i metodi
che esso utilizza pur condividendone i principi.  Mi dica qualcosa,
rimango in attesa…
Cordialmente.

Roberto Romagnoli