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Semi di pace 2004



Cari amici e amiche,  in allegato l'invito a partecipare all'edizione 2004
del progetto "Semi di pace" educatori israeliani e palestinesi in Italia.  A
disposizione per ulteriori chiarimenti, vogliate gradire distinti saluti.
Per "Confronti" Lucia Cuocci
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Roma, 18 dicembre  2003



Alle associazioni, ai gruppi ed alle istituzioni interessate



Cari amici, gentili amiche,

vi scrivo per proporvi di aderire all'edizione 2004 di "Semi di pace" che si
svolgerà tra il 29 febbraio e il 7 marzo.  Come saprete, si tratta di un
programma di incontro tra testimoni di pace israeliani e palestinesi che
vengono in Italia sia per conoscersi meglio tra di loro - l'attuale
situazione politica e militare scoraggia o impedisce questo tipo di
incontri - sia per condividere con il pubblico italiano le loro esperienze e
le loro analisi.

La caratteristica di questa iniziativa è che, dopo un breve periodo di
orientamento rispetto alla realtà italiana assicurato da Confronti, i
"testimoni" si dividono in coppie - un israeliano e un palestinese - e si
mettono a servizio dei gruppi, delle associazioni e delle istituzioni che li
hanno "prenotati".

Quest'anno i partecipanti proverranno dall'International center di Betlemme,
dall'Open House di Ramle, da Parent's circle  (genitori di vittime del
conflitto, di una parte e dell'altra), dall'Ymca di Jenin e da Windows di
Tel Aviv e Tulkarem e di altre associazioni impegnate a favorire l'incontro
e il dialogo. All'inizio di gennaio 2004 saremo in grado di indicare i nomi
esatti dei partecipanti all'iniziativa.

La proposta che rivolgiamo a tutti voi è di invitare almeno una coppia di
persone del gruppo - ovviamente un israeliano e un palestinese - e
organizzare per loro gli incontri che riterrete più opportuni. Negli anni
passati hanno avuto natura molto diversa: alcuni si sono svolti nelle
scuole, altri in sedi istituzionali, altri in parrocchie o nelle sedi di
associazioni per la pace, altri ancora in seminari o monasteri!

L'accoglienza di queste persone è in sé un servizio alla pace: vengono da
una situazione di conflitto e trascorrere qualche giorno in un paese
tranquillo, bello e vivace come il nostro, è per molti di loro una preziosa
occasione di ricarica.

Anche per questo contiamo sul vostro sostegno e sulla vostra adesione.

Trattandosi di un'iniziativa sostanzialmente autofinanziata, ci permettiamo
di chiedere un contributo a coppia di ¤ 600, cui vanno aggiunte le spese di
viaggio e di ospitalità.

I partecipanti non parlano italiano e bisogna pertanto provvedere un
servizio di traduzione dall'inglese (o dall'ebraico e dall'arabo!).

Se interessati, vi preghiamo di mettervi in contatto con noi, entro e non
oltre, il 20 gennaio 2004



Sicuro che vorrete considerare con attenzione la nostra proposta, vi invio
un caro saluto di pace, shalom, salaam



Paolo Naso