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il prete anti-zanotelli



IRAQ: FIRME IN PARROCCHIA
Don Beniamino: «Fedeli, diciamo grazie agli Usa»
DALL'INVIATO A CASTELLAMMARE  ENZO CIACCIO

http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20031203/NAZIONALE/27/PIEDE.htm

«Agli Usa, che ci hanno difeso dal comunismo e ora contrastano il terrorismo
islamico, ci sentiamo solidali in una comune battaglia per le libertà»:
seguono le firme, quelle che tutti i fedeli della parrocchia di santa Maria
dell'Arco a Ponte Persica di Castellammare (e anche quelli dei dintorni)
possono da oggi apporre per aderire al laconico appello, voluto da don
Beniamino Di Martino, il sacerdote anti-pacifista che provvederà a farlo
pervenire direttamente nelle mani dell'amato presidente Usa, George Bush,
per ringraziarlo della «provvidenziale guerra in Iraq».

Un matto? Per niente. Anzi, un uomo colto, un sacerdote lucido e amatissimo
dalla sua comunità. Questa delle firme pro Usa è la più recente di una lunga
serie di iniziative, provocatorie e sopra le righe, che il quarantenne
sacerdote ha messo in piedi negli ultimi mesi. Contro i preti di sinistra,
contro la chiesa appiattita sui comunisti, contro il pacifismo.

Don Beniamino, se dico don Milani?...
 «Rispondo: meglio don Giussani».

E se dico padre Alex Zanotelli?
«Rispondo: è il nulla».

Non le sembra di esagerare?
«Il nulla nel senso che esprime una cultura nichilista».

Davvero esistono le guerre giuste?
«Esistono le guerre ineluttabili».

E quali sono?
«Quelle fatte per difendere legittimi interessi».

Anche economici?
«Anche economici».

Perchè queste firme, adesso?
«Volevamo organizzare decine di pullman per andare a Napoli a ringraziare il
console Usa, ma la prefettura ci ha negato il permesso».

E quindi?
«Spediremo le firme di ringraziamento».

Chi la sta appoggiando?
«L'onorevole Alfano di Forza Italia. E le sezioni del comprensorio».

Non teme di essere usato?
«No, se posso coagulare forze politiche intorno alle mie idee».

Perchè ce l'ha tanto con i pacifisti?
«Il pacifismo è strada senza sbocco. Irresponsabile e pericoloso».

La violenza può essere legittima?
«La violenza è sempre deprecabile. Ma può esserci un legittimo uso della
forza, che non c'entra nulla con la sua legittimazione teologica».
In Iraq è stato legittimo?

«Per colpa dei pacifisti, sicuramente sì».
Provi a farsi capire.

«Se Saddam avesse avuto davvero timore, si sarebbe ritirato per tempo.
Invece, gli hanno fatto credere che ci fossero remore ad attaccarlo».
Ah...
«Proprio come accadde con Hitler nel '38».

Chi stabilisce che una guerra è inevitabile?
«Il senso della realtà».

Don Beniamino, che dicono le gerarchie ecclesiastiche?
«Il Vaticano non si cura di me, che sono un povero prete di campagna».

Il suo vescovo però se ne cura.
«Ci sono differenze di vedute. Ma con lui mantengo un legame assai forte».

Il Vangelo è parola di guerra?
«Vuole condizioni di giustizia».

E Giovanni Paolo II?
«Lui dice che nessuno può sottrarsi a una guerra, se è tragica necessità».

Il mondo islamico si ritiene defraudato dall'Occidente: sbaglia?
«Questa è una lettura marxista. I veri ricchi sono quelli che sistemano l'
esplosivo addosso ai kamikaze».

Quanto dei suoi toni è condizionato dal radicalizzato clima locale?
«Il clima a Castellammare è asfissiante. L'egemonia dei comunisti è
opprimente. E produce questi frutti».

Preti contro preti: i fedeli non rischiano la confusione?
«Sono sceso in campo proprio per chiarire come stanno le cose».

Si aspetta reazioni?
«So che si stanno organizzando contro di me».

Verrà trasferito?
«Se ne parla già da tempo».

Cristiani e musulmani: è possibile un dialogo?
«Non ne vedo le condizioni».

Ma tutto ciò quanto è cristiano?
«Si può dialogare con la camorra? E con i terroristi? No. Come si potrebbe
allora dialogare con chi ci vede il Demonio da annientare?».