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com. stampa di "Beati i costruttori di pace"




Comunicato stampa



“Così non si combatte il terrorismo”



L’Associazione Beati i Costruttori di Pace esprime cordoglio, solidarietà e 
grande riconoscenza a tutti i giovani del contingente italiano e agli 
iracheni uccisi con loro a Nassiriya, in Iraq.

Sappiamo con quali idealità, dedizione e coraggio molti di loro affrontano 
queste missioni difficili. Siamo profondamente addolorati e vorremmo 
comunicare la nostra sincera partecipazione a tutte e singole le loro famiglie.

Ma non possiamo esprimere la nostra solidarietà politica alla scelta fatta 
dal Governo italiano. Quanto accaduto speravamo non si verificasse, perché 
gli italiani sono amati in Iraq per tutto quello che hanno fatto per la 
pace prima, durante e dopo la guerra voluta dal governo di Bush. Ma il 
servilismo delle scelte di Governo ha portato i nostri carabinieri e 
soldati alle dipendenze della forza occupante statunitense e ha posto un 
limite invalicabile. Come forza di occupazione la loro è rimasta una 
missione di guerra. L’abbiamo denunciato con chiarezza e continuiamo a 
farlo. Per questo richiamiamo tutte le forze politiche italiane a costruire 
con gli altri Paesi europei un'altra modalità di presenza internazionale 
ONU, con il rientro delle forze di occupazione e governando la transizione 
con un chiaro riconoscimento della sovranità del popolo iracheno.

Non è vero che Bush vuole sconfiggere il terrorismo; sono altri gli scopi 
reali. I fatti dicono che questo metodo unicamente militare concentra e 
incentiva il terrorismo internazionale e ottiene l’effetto contrario.

Tutti gli appelli all’unità nazionale contro il terrorismo in questo 
momento rischiano di risultare ipocriti e ingannare i cittadini. Noi in 
Italia sappiamo che il terrorismo può essere superato solo all’interno 
della legalità con il consenso e lo sforzo congiunto delle istituzioni e 
dei cittadini.

Per questo con dolore affermiamo che la responsabilità politica delle 
vittime uccise nell’attentato di Nassiryia ricade sulla scelta fatta dal 
Governo italiano.

Esprimere solidarietà sincera in questo momento per noi significa invertire 
immediatamente la rotta.



Beati i costruttori di pace

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Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo,
e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.

sdv
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