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La disobbedienza non si repreme



Un attacco politico\giudiziario alla disobbedienza. Le comunità di
disobbedienti sono sotto tiro e gli arresti di Marghera e le
denunce/condanne a Oratino, la decisione oggi del Tribunale di Catanzaro di
dare l'obbligo firma a Francesco Caruso sono la prova che è in atto
un'azione organica e strategica diretta a reprimere senza mezzi termini chi
fa opposizione sociale in questo paese con un attacco mirato a compagni che
fanno riferimento al movimento delle e dei disobbedienti. Colpire compagni
riconosciuti del movimento in Molise, i portavoce dei centri sociali del
nord\est, imbastire una campagna giornalistica e mediatica nella quale
esponenti di questo governo fascista si affannano a dimostrare "evidenti"
contiguità del movimento con le brigate rosse, le denuncie varie e gli
articoli uno, i provvedimenti come l'associazione a delinquere imposti a
molti compagni\e, il tentativo di chiudere molti centri sociali in tutta
Italia rappresentano un reale attacco politico verso il movimento e sono
anche la palese rivelazione di uno stretto legame tra apparati politici di
governo(in specie lega e an) ambienti della magistratura e
dell'informazione(giornali\media), che imbastendo un clima più ampio e
generale di repressione e intimidazione colpisce poi territorialmente
individuando i compagni\e e le realtà che più si sono esposti pubblicamente
nelle molteplici iniziative di disobbedienza, sia di carattere locale che
nazionale, che sono state tracciate negli ultimi mesi. Prima il sud
(Napoli,Cosenza,taranto), poi Roma e il nord\est. Se a questo ci
aggiungiamo la vergognosa condanna, senza possibilità di difesa, nei
confronti dei compagni di Rifondazione Comunista e fratelli disobbedienti
di Oratino è chiaro il tentativo di repremire il conflitto sociale.
Vogliono terrorizzarci! Vogliono impedire che il movimento cresca e
dilaghino in tutta Italia comunità disobbedienti. Lotte e rivendicazioni
diventano "REATI" , possibili serbatoi di organizzazioni terroristiche e
oltre tutto danno la possibilità di spostare l'interesse dell'opinione
pubblica( purtroppo senza troppe difficoltà) da altre inquietanti questioni
che il governo si angustia a tener nascoste.
La disobbedienza infastidisce il governo dispotico!
Questa nuova pratica di lotta "colpisce" direttamente. Con varie modalità
non violente fa esplodere le contraddizioni di questo mondo ingiusto e
autoritario nei "luoghi" e nei "momenti" opportuni con una capacità
comunicativa impressionante (perché diretta, genuina, legittima e
legittimata)rende vani i numerosi tentativi che questo governo realizza per
delimitare o restringere spazi di democrazia, diritti, bisogni.
La risposta della disobbedienza e in realtà la forma più efficace di
opposizione sociale nell'intero pianeta. E fa PAURA!

Non possiamo accettare quindi che questo progetto autoritario possa
realizzarsi e continui a offendere e colpire quanti reagiscono di fronte a
leggi e sistemi ingiusti e disumani.
E' necessario reagire. Diamo una risposta a questi attacchi che chiarisca
una volta per tutte che non ci sopraffaranno mai, che non saremo mai come
vogliono loro, che disobbedire a leggi ingiuste non è reato. Diamo vita ad
una mobilitazione che investi, comunità per comunità, tutto il territorio
nazionale, mettendo al centro delle richieste una su tutte: liberare
immediatamente tutti i compagni a cui è stata privata la libertà e
cancellare tutti gli assurdi\autoritari\fantascentifici provvedimenti
giudiziari che pendono su tanti compagni e compagne. Chiediamo a tutti, una
risposta concreta a questi attacchi alla democrazia, per ribadire il
rifiuto alla rassegnazione e la non accettazione di questa imposizione
repressivo\intimidatoria che questo potere politico\economico, mafioso e
autoritario, cerca in tutti i modi di portare avanti.

Siamo tutti\e disobbedienti.

Non fermeranno la disobbedienza con la galera.

Campobasso, Molise, Italia, Europa, Pianeta Terra 10 novembre 2003

Movimento delle/i Disobbedienti del Molise