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marcia Perugia-Assisi: il mediattivismo per la pace
- Subject: marcia Perugia-Assisi: il mediattivismo per la pace
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Fri, 10 Oct 2003 20:09:30 +0200
Come usare Internet per la pace
Gli esprimenti elettronici del movimento
pacifista
Come risparmiare 27 mila euro e coinvolgere oltre
diciassettemila persone con venti centesimi. Resoconto di un'esperienza
destinata a fare scuola
La campagna "Pace da tutti i balconi" ha compiuto un
esperimento di "mediattivismo", ossia di attivismo attraverso
gli strumenti di comunicazione. E' un esperimento molto istruttivo e
merita di essere raccontato. In occasione della preparazione della marcia
Perugia-Assisi la campagna "Pace da tutti i balconi" ha inviato
un messaggio di posta elettronica a tutti coloro i quali avevano
segnalato - in un apposito database - la propria bandiera della pace.
I tempi
L'invio è stato automatizzato. Come? Un apposito sistema di gestione
elettronico ha fatto partire 17.623 messaggi. Il tutto ha richiesto solo
pochi minuti di tempo. Quanto tempo ci sarebbe voluto per stampare le
lettere, imbustarle, apporre l'indirizzo e mettere i francobolli? Oltre
293 ore di lavoro (calcolando 1 minuto a busta).
I costi
Il costo dell'invio telematico è stato di dieci centesimi di euro. Se
invece l'invio fosse stato effettuato per posta cartacea esso sarebbe
costato 10.926 euro solo per i francobolli di posta prioritaria (7.225
euro per posta ordinaria) e circa 3.500 euro per buste e fotocopie. In
vecchie lire il tutto avrebbe superato i venti milioni per la posta
ordinaria, superando i venticinque milioni per posta prioritaria. Se poi
l'imbustamento e la spedizione fossero stati affidati non a volontari ma
ad una ditta se ne sarebbero andati altri 3 mila euro (quasi sei milioni
di vecchie lire), giungendo a lambire il costo dell'acquisto di una sede
monolocale (almeno in città come Taranto).
Comunicazione, non "spamming"
E' bene specificare che l'invio di questa ondata di messaggi non è
stato un nuovo caso di "spamming" (ossia di posta indesiderata)
in quanto il messaggio è arrivato a 17.623 volontari che avevano
richiesto espressamente di essere informati sulle iniziative della
Campagna "Pace da tutti i balconi". La Campagna intendeva
promuovere la diffusione della bandiera arcobaleno in occasione della
marcia Perugia-Assisi e sollecitava a richiedere e diffondere il
materiale (volantini e manifesti) della Tavola della Pace (che organizza
la marcia).
I risultati
E veniamo ai risultati di questo "esperimento elettronico".
Racconta Diego Cozzuol, coordinatore della Campagna: "La segreteria
della Tavola della Pace si è purtroppo trovata in grossa difficoltà: non
si prevedeva una partecipazione così generosa. Dall'invio del mio
messaggio di posta elettronica sono arrivate non solo moltissime
richieste di volantini da parte di gruppi, organizzazioni locali e
botteghe equo-solidali, ma anche dalle 50 alle 100 richieste giornaliere
da parte di singoli volontari. La conseguenza di tutta questa inaspettata
mobilitazione è stata che la segreteria ha dovuto letteralmente razionare
il numero di volantini da inviare e anche le spedizioni hanno subito
ritardi; oltre ai volantini con l'arcobaleno "Pace da tutti i
balconi!" si sono dovuti utilizzare anche quelli precedentemente
preparati dalla Tavola della Pace con scritta "Europe" su
sfondo blu. In tutto sono stati inviati più di 50.000 tra volantini e
pieghevoli di entrambi i tipi. Al momento della stampa tale quantità
sembrava persino esagerata in rapporto alle tirature fatte dalla Tavola
della Pace per le precedenti edizioni della Marcia, ma poi, in base alle
richieste giunte, ci si è resi conto che il numero di volantini stampati
avrebbe potuto essere tranquillamente almeno quintuplicato". In ogni
caso la Campagna "Pace da tutti i balconi" ha diffuso il
proprio volantino rendendolo scaricabile dal suo sito Internet. E
chi non lo ha ricevuto per posta se lo è potuto stampare e fotocopiare.
Questa nuova modalità di diffusione del materiale ha il pregio che esso
viene inviato a chi ne fa un uso effettivo; si crea in tal modo un filo
diretta fra chi offre e chi chiede, evitando sprechi.
Felicità e anarchia
"Siamo felici e condividiamo la soddisfazione di poter
riscontrare un desiderio così diffuso di "fare qualcosa" per la
Pace, soprattutto da parte di tante persone che non sono necessariamente
legate a realtà o gruppi già impegnati", afferma Diego Cozzuol. Si
rende evidente che l'attivismo viene assunto in prima persona da chi è
anche al di fuori delle associazioni ma che si sente in contatto e
sintonia con il movimento pacifista attraverso la rete telematica. E ciò
che è accaduto per le bandiere (ognuno ha provveduto da sé in piena
autonomia senza ordini di partito e senza aver preso parte a riunioni di
associazioni) può accadere per qualsiasi altra cosa. E' un esperimento
ben riuscito che può entrare nella storia delle esperienze
"anarchiche" positive.
Alessandro Marescotti
PeaceLink
http://www.peacelink.it