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com stampa. MO. VERDI, GOVERNO ITALIANO PROTESTI CONTRO MURO
- Subject: com stampa. MO. VERDI, GOVERNO ITALIANO PROTESTI CONTRO MURO
- From: "Stefania Limiti" <limiti_s@camera.it>
- Date: Fri, 3 Oct 2003 15:14:16 +0200
3 ottobre 2003
Comunicato stampa
MO. VERDI, GOVERNO ITALIANO PROTESTI CONTRO MURO
Interrogazione al Ministro degli affari esteri
Il governo italiano non può rimanere silente di fronte alla realizzazione
di un muro da parte del governo di Tel Aviv che di fatto si configura come
una palese violazione dei confini geografici definiti nel 1967.
Lo chiede il parlamentare Verde Mauro Bulgarelli in una interrogazione al
ministro degli Esteri nella quale ricorda, che le Nazioni Unite hanno preso
una dura posizione, definendo la barriera e il suo arbitrario ampliamento
"del tutto illegale" ed "equivalente ad un atto di annessione". "Il governo
israeliano - sottolinea il parlamentare Verde - ha comunque deciso di
procedere a quest'illegale operazione, iniziata nell'estate del 2002, di
cui è stato già completato un tratto per una lunghezza di circa 150 km. La
costruzione definitiva dovrebbe raggiungere una lunghezza di circa 350 km,
racchiudendo la gran parte degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, non
rispettando dunque i confini del '67 tra Israele e territori occupati visto
che si addentra per oltre 20 km nella West Bank, zona quest'ultima a sua
volta suddivisa in 2 sotto-bandustan la cui superficie non supererà il 40%
del totale della superficie della Cisgiordania (che a sua volta è appena il
23% della Palestina mandataria). Secondo questo folle schema ai palestinesi
non andrebbe più del 9% del loro territorio, mentre Israele si annetterebbe
di fatto il 60% delle terre della Cisgiordania, concentrando tutti gli
abitanti arabi, circa 1,7 milioni, all'interno di grandi bandustan
"autonomi", inframmezzati da colonie, strade per i coloni, installazioni
militari ecc. Di fronte a questo scempio dei diritti dei palestinesi -
conclude - ci aspettiamo una presa di posizione del governo italiano in
tutte le sedi diplomatiche nelle quali può sollevare le ragioni della
legalità e del rispetto dei popoli".