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presidio di pace a nablus



Ieri mattina i bambini del summer camp hanno fatto "esercizio di democrazia".
Con dei cartelli scritti in arabo ed inglese hanno fatto una breve manifestazione, rivendicando un futuro di pace, la restituzione della loro infanzia, fatta di paure, di assenze, a volte di fame, ed allo stesso tempo il rilascio dei prigionieri nelle galere israeliane, in cui, ad oggi, sono reclusi 50 bambini!!!
Erano un centinaio, ma sembravano tanti di piu`... alcuni incatenati fra loro gridavano la loro voglia di liberta`, giustizia e pace.
Il responsabile del youth center, Atif, ha giustamente descritto questa manifestazione come un esercizio di partecipazione, una via diversa per esprimere la propria protesta contro lo stato di cose, un modo pacifico.
E' cosi`importante l`azione di questa parte della societa` civile, che coniuga l`attivita` di assistenza alla promozione di un tessuto di parteciapzione democratica che ogni giorno di piu`qui sul campo sembra la strada maestra  per l`individuazione di leadership realmente espressione della popolazione  palestinese, oggi stretta tra un`autorita` palestinese, sotto il fuoco di una pesante critica anche precedentre alla scelta di abu mazen, e gli estremismi della disperazione. 
Ieri quindi intorno alle 14, dopo la manifestazione, sono uscito da hwarah, dove il soldato di turno al presidio d`occupazione era allegro, giocava, riusciva a far sorridere anche i palestinesi in fila, oggi breve (parliamo sempre di almeno un`ora di attesa). Sono arrivato al soldato zuzzerellone che dopo avermi chiesto di aprire le borse ed averne sommariamente controllato il contenuto, ha espresso grande apprezzamento per una delle mie letture (no logo....pensaunpo?).
Sono arrivato al posto dove prendere il taxi per Qalandia, che dista almeno un chilometro dall`uscita del presidio d`occupazione (lancio un concorso per trovare la migliore espressione per definire quella vergogna per il genere umano...).
Il tassista, dopo aver fatto attendere me, ma soprattutto una giovane donna con un bambino minuscolo, per piu` di un`ora, e` partito complice un intervento dell`esercito israeliano che nei panni di due jeep ha deciso che i taxi com` erano parcheggiati, non gli piaceva ed in breve si e`scatenato un pandemonio di auto che si spostavano e che cercavano un posto che confacesse alla concezione dei soldati.
Non so come sia andata, perche` noi siamo partiti come un razzo, ma ad un certo punto il nostro autista, forse non in possesso del permesso per viaggiare sulla strada dei coloni, che avevamo utilizzato all`andata, si e` gettato in un rally degno della paris-dakar...
Eh si` la vita dei palestinesi e` veramente molto interessante...
oggi che non gli e` permesso nemmeno di utilizzare le proprie strade, imparano a diventare abili piloti o scalatori, e, non solo, grazie all`occupazione, sono costretti, per raggiungere posti che altrimenti sarebbero raggiungibili in pochi minuti, a diventare dei grandissimi conoscitori del proprio entroterra (-per le anime belle- questo e` humour palestinese raccolto tra i ragazzi del youth center...).
Come se non bastasse, nel corso di quest`ora e mezzo di sterrato , ci e`giunta la notizia da un altro tassista, che in un paese vicino, e che penso abbiamo evitato dopo quest`incontro, erano entrati gli israeliani, in abiti civili ed hanno giustiziato un ricercato.  Questa e` una delle altre modalita` che ha il governo israeliano per "combattere il terrorismo"...
Arrivato a Gerusalemme ho incontrato i compagni del "secondo turno" e ho cercato di fare il passaggio di consegne, immaginato in un primo tempo  a nablus, e che lì continuerà nandino.
Abbiamo parlato della casa, della postazione computer, delle attivita`, della situazione in citta` dove dopo la manifestazione di cui ho parlato l`altra sera, l`esercito israeliano ha compiuto nella notte immediatamente successiva 4 arresti nella citta` vecchia...
gli ho raccontato degli f16, della tensione continua, e dell`enorme cuore di quelle persone, di quei ragazzi che ho imparato a conoscere e che gia mi mancano.
ismail, taher, isa, tahseen, g`rir, firas voci e volti che rimarrano nel mio cuore e che sper odi rivedere al piu` presto, nella loro terra, finalmente libera inshallah!
un abbraccio danilo.
il diario completo e le foto sono su
http://assopace.blog.tiscali.it/