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R: missili al vento



Io credo, invece, che, data la inevitabilità, umanitarietà, giustizia e
imperiale santità della guerra e dunque della sua necessaria preparazione
accurata e potente, sia meglio vietare con decreto urgente e definitivamente
abolire il vento di maestrale.
Enrico Peyretti
http://www.arpnet.it/regis
www.ilfoglio.org


----- Original Message -----
From: Marcao <caomar@tiscali.it>
To: <pace@peacelink.it>
Sent: Wednesday, July 09, 2003 9:58 AM
Subject: missili al vento


> La Verità di Stato ha stabilito che "l'impazzimento" del radiobersaglio
> e dei quattro missili precipitati in quel di Quirra nell'arco di due mesi
è
> stato provocato dal vento di maestrale, capace di dirottare
> e trascinare controvento ordigni bellici di nuova e vecchia generazione.
> Non intendiamo approfondire la scientificità che sottende le conclusioni
> ministeriali. Prendiamo per buono l'imprimatur del governo alle risultanze
> anticipate dal comandante del poligono Salto di Quirra.
> Condividiamo in pieno l'aut aut posto dall'On. Cogodi e, di conseguenza,
> sollecitiamo le istituzioni ad adottare, nell'ambito delle loro
competenze,
> tutti i provvedimenti necessari che tengano conto della accertata
> incompatibilità tra il vento di maestrale e le attività belliche.
> Invitiamo la società civile:
> * a sostenere attivamente il processo di cambiamento reso improrogabile
> dalla nuova, eclatante scoperta tecnico-scientifica
>   propagandata dal governo italiano;
> *  a darsi forme organizzative in modo da intervenire prontamente, a
> partire dal mese di settembre, data d'inizio della ripresa dei giochi di
> guerra, per bloccare in tutti i poligoni tutte le attività di lancio e di
> bombardamento nei giorni di maestrale e, in via cautelativa, anche nei
> giorni di grecale, di scirocco e di levante.
>
> Comitato sardo Gettiamo le Basi
>
> ************************
>
>
> Cagliari, 5 luglio 2003
>
> On. Luigi Cogodi - Rifondazione Comunista
>
> DICHIARAZIONE
>
> *
>
> Quello che non poté la ragione poté il maestrale.
>
>
>
> *
>
> "Finalmente una buona notizia. Il vento di maestrale, elemento naturale
> intimamente connesso, ineliminabile, e pure potente, nel contesto fisico
> della intera Isola di Sardegna, è risultato assolutamente incompatibile
con
> la sperimentazione bellica dei missili nel poligono di Perdasdefogu (e
pure
> in altri siti dell'Isola).
>
> La notizia è stata confermata in sede autorevole e solenne e viene
> nientemeno che dal governo nazionale di Berlusconi, con controfirma d.o.c.
> del sottosegretario alla difesa on. Cicu, sardo, e quindi pur esso
> assoggettato, senza alcuna possibilità di scampo, alla legge naturale del
> maestrale. A onor del vero, che i missili in Sardegna impazzissero per
> colpa del vento, al punto da cambiare spesso traiettoria e di puntare
> inesorabili verso gli ovili dei pastori, le vigne coltivate degli
> agricoltori e le spiagge frequentate dai bagnanti, già lo aveva dichiarato
> pubblicamente il comandante militare della base di Perdasdefogu. Bene,
> ragioniamo: 1) il vento di maestrale e i missili a scopo bellico sono, per
> decisione della natura, fra di loro incompatibili; 2) il vento di
maestrale
> non è eliminabile dalla Sardegna; 3) I missili che impazziscono sono
invece
> eliminabili dalla Sardegna. Ergo: evviva il maestrale e fuori i missili
> impazziti.
>
> A meno che, ancora una volta, a dispetto della logica, oltreché della
> ragione, non ci sia ancora chi "si ghettada a macu po no pagai su daziu"
> (traduzione per il Cavaliere: "si finge pazzo per non pagare il dazio").
Il
> governatore Berlusconi, il sottogovernatore Cicu ed il
> sotto-sottogovernatore Pili pare ("ma la notizia non è confermata") che
> siano capaci di questo e altro."
>
>