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ricordo di Dino Frisullo




"La cosa più bella è suscitare ricordi forti e belli...per questo sono contento della vita che ho vissuto, e non soffro se non fisicamente, e neanche molto. Voglio vivere, ovviamente, ho molto ancor da fare, ma se anche non andasse bene, non mi dispererò e non ho paura." 

Il 6 aprile Dino rispondeva ad un mio messaggio con queste parole che oggi, a distanza di due mesi, nel giorno della sua scomparsa, paiono più che mai forti e profetiche.
Alla morte si stava preparando, l'aveva messa in conto, come la malattia. Non accettava però, e di questo soffriva tanto, il non poter partecipare alle manifestazioni o ai blocchi, il non essere fisicamente in piazza contro la guerra.

Perchè per  Dino la vita era impegno quotidiano e lotta  politica : senza orari, senza pause, senza vacanze.24 ore su 24. Dormiva anche pochissimo, per non toglier tempo alla lettura, allo studio, allo scrivere. Poi anche un po' si trascurava, mettendo in secondo piano le sue esigenze personali, sempre ultime rispetto a ciò che urgeva : l'occupazione di uno stabile, un corteo, un articolo, l'amico tamil senza visto di soggiorno, o il compagno palestinese o le donne kurde da intervistare e il Newrotz e Djiarbakir e...un impegno al di là di ogni confine. 

Io l'avevo conosciuto negli anni ' 80, quando viveva in Puglia: 
erano i tempi delle lotte pacifiste contro il maxipoligono delle Murge, contro gli F 16 e i Tornado a Gioia del Colle, contro la base navale di Taranto, l'epoca in cui don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, arrivava con la sua Fiat 500 alle assemblee dei pacifisti...

Dino c'era sempre, ovunque, e la sua vita, all'epoca, era in buona parte  sui treni. Sempre forte e instancabile, bello, simpatico, pieno di vita e di idee, creativo, eppure sempre capace di ascoltare a fondo, di capire, di parlare col cuore.
Io voglio ricordarlo così come era quella mattina di settembre quando manifestavamo contro le navi in partenza per il Golfo Persico : con la maglietta rossa e i capelli lunghi, i baffi e l'immancabile sigaretta, il megafono a tracolla e l'azzurro del mare di Taranto alle spalle, nel sole.
   
Dino, amico carissimo e dolcissimo, la tua vita l'hai spesa bene, hai molto amato, ti sei fatto molto  amare. Ci porteremo nel cuore, sempre, il dolore della tua assenza e la gioia d'averti incontrato. 

LOREDANA  FLORE
Associazione per la Pace  Taranto 


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