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31 Maggio: auto-boicottaggio in bicicletta a Reggio Emilia



con preghiera di far circolare

CONTRO LE GUERRE PER IL PETROLIO
CONTRO I BOLLETTINI DI GUERRA SULLE NOSTRE STRADE
CONTRO LA GUERRA AI POLMONI DI TUTTI
PER UNA MOBILITA' SOSTENIBILE E NONVIOLENTA

SABATO 31 MAGGIO 2003

Il Gruppo di Azione Nonviolenta di Reggio Emilia invita alla

GIORNATA NAZIONALE DELL'AUTO-BOICOTTAGGIO
ED ALLA BICICLETTATA NONVIOLENTA LUNGO LE VIE DELLA CITTA'

Appuntamento in Piazza Prampolini alle ore 16.00,
con le bici e le bandiere arcobaleno

31 maggio 2003
Giornata nazionale dell'auto-boicottaggio.
Biciclettate Nonviolente in tutta Italia

Al giorno d'oggi, il petrolio è al centro di almeno tre diverse guerre.

La prima, la più appariscente, è quella per il controllo strategico delle
ultime
riserve di combustibile fossile: è questa una delle principali ragioni delle
guerre contro la Cecenia, l'Afghanistan e l'Iraq, aldilà della propaganda
che ce le presenta come una lotta contro il terrorismo.

La seconda guerra è quella contro l'ambiente: l'uso scriteriato del petrolio
e dei suoi derivati è tra le maggiori cause di inquinamento, sia a livello
locale (nelle otto maggiori città italiane muoiono dieci persone al giorno a
causa di malattie polmonari riconducibili allo smog) che a livello
planetario (basti pensare all'effetto serra provocato dalle massicce
emissioni di CO2).

La terza guerra è quella che si combatte ogni giorno nelle strade: l'attuale
sistema di mobilità caratterizzato dal trasporto privato su gomma ha preteso
un pesantissimo tributo di sangue (mezzo milione di morti a causa degli
incidenti stradali negli ultimi dieci anni nella sola Europa) ed ha causato
guasti enormi su tutto il tessuto urbano e sociale.

Contro tutte queste guerre, ciascuno di noi può fare molto, ogni giorno ed
in ogni luogo. Ciascuno di noi può contribuire, agendo dal basso ed in pieno
stile nonviolento, a disintossicare le nostre società, le nostre strade, le
nostre vite, dalla dipendenza del petrolio e dell'automobile.

In questi mesi, la coscienza popolare dei disastri prodotti dalla guerra è
cresciuta enormemente, così come è cresciuta la volontà di impegnarsi in
prima persona. E' giunto ora il momento di passare dalla protesta alla
proposta, dalla resistenza all'azione, boicottando oggi tutti l'uso
dell'automobile - cominciando dalla propria - per ottenere domani la netta
riduzione dei consumi petroliferi, fondamentale per la costruzione di stili
di vita sostenibili.

Per questo Rete Lilliput lancia la proposta di una giornata nazionale
dell'auto-boicottaggio, invitando tutto il grande movimento per la pace a
operare per spezzare il legame perverso tra l'attuale sistema dei trasporti,
il bisogno di petrolio e le guerre.

Sabato 31 maggio 2003 lasciamo a casa l'automobile ed invadiamo tutte le
città ed i paesi d'Italia con lunghe file indiane di biciclette arcobaleno.
Facciamo toccare con gli occhi e vedere con il cuore che muoversi in
bicicletta è meglio che spostarsi in automobile. Per noi stessi, per chi ci
sta intorno, per tutto il pianeta, per l'oggi e per il domani.

Rete Lilliput, FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), WWF
Italia, Movimento Nonviolento, Azione nonviolenta, Bilanci di Giustizia,
Greenpeace Italia, Legambiente, Assobotteghe, MIR (Movimento Italiano della
Riconciliazione)

DOMANDE E RISPOSTE

Che cos'è la "Giornata Nazionale dell'auto-boicottaggio"?

E' una giornata - fissata per il 31 maggio 2003 - in cui si svolgerà un
boicottaggio generale dell'uso delle automobili, cominciando dalla propria.
Tutti insieme, per un giorno, lasceremo a casa le nostre automobili,
cercando d'innescare dal basso un processo di auto-riduzione della quantità
di automobili circolanti sulle strade d'Italia, per le molte ragioni
affermate nel documento di promozione. E', in sostanza, un esperimento di
azione nonviolenta di massa, che s'ispira al boicottaggio degli autobus
promosso da M.L.King e dalla comunità nera di Montgomery nel 1955.

Che cosa sono le "Biciclettate nonviolente"?

Sono biciclettate in fila indiana con le bandiere arcobaleno issate su aste
fissate alle biciclette che, nelle settimane passate, si sono svolte in
oltre venti tra città grandi e piccole "contro la guerra per il petrolio".
Il 31 maggio si svolgeranno contemporaneamente in tutta Italia e saranno l'
aspetto visibile e colorato dell'auto-boicottaggio "contro tutte le guerre
del petrolio". Inoltre, secondo l'insegnamento della nonviolenza,
mostreranno concretamente l'alternativa, praticabile da molti fin da subito,
all'uso e, soprattutto, all'abuso quotidiano dell'automobile.

Perché il 31 maggio?

Perché è la data di avvio della "settimana dell'impronta ecologica" promossa
da Rete Lilliput, allo scopo di sensibilizzare sul tema dell'insostenibilità
dell'impatto del nostro stile di vita sulla biosfera. Il 31 maggio, con l'
auto-boicottaggio e le biciclettate nonviolente, espliciteremo il nesso
perverso tra l'insostenibilità del sistema dei trasporti, il bisogno di
petrolio e le guerre, invitando il grande movimento per la pace ad operarsi
per scardinarlo.

Qual è il fine di questa giornata?

Sono molti e sono indicati, in breve, sul documento citato. Quello
principale è cominciare ad agire sulle cause strutturali delle guerre
presenti e future, affrontando le ragioni profonde che determinano le
aggressioni armate per il controllo degli ultimi giacimenti petroliferi.
Mentre il presidente Bush afferma che: "il livello di vita degli americani
non è negoziabile", e su questa base ha avviato la "guerra infinita" - che
dopo l'Afghanistan e l'Iraq vedrà coinvolti tutti i paesi produttori
riluttanti a cedere i pozzi - noi, al contrario, vogliamo cominciare proprio
da noi, adoperandoci perché questo "noi" sia il più allargato possibile.

E qual è l'obbiettivo?

L'obbiettivo è che il 31 maggio molte automobili rimangano ferme e molte
biciclette imbandierate solchino dolcemente le nostre città. Che tutti
coloro che in questi mesi passati hanno manifestato la propria obiezione
alla guerra - esponendo la bandiera della pace alla finestra, partecipando
alle marce, alle veglie e alle grandi manifestazioni, boicottando l'economia
di guerra o compiendo azioni di disobbedienza civile - per un giorno, tutti
insieme, lascino a casa la propria automobile. Per questo obbiettivo è
fondamentale un'organizzazione capillare dal basso che raggiunga tutte le
città, i quartieri ed i paesi. Un'organizzazione possibile solo se tutti i
persuasi delle ragioni della "giornata dell'auto-boicottaggio" si faranno
attivi promotori locali dell'iniziativa.





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La nonviolenza è il punto della tensione più profonda del sovvertimento di
una società inadeguata.

Aldo Capitini

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