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17/05 Bolognaò da Peteano 1972 a Bologna 1980: convegno e teatro civile a Bologna (teatro San Martino)
Provincia di Gorizia
Provincia di Bologna
CSS - Teatro stabile di innovazione del FVG
teatrino del Rifo (UD)
Gruppo Libero Teatro (BO)
Sabato 17 maggio 2003
TEATRO SAN MARTINO
via Oberdan 25, Bologna
ore 17.00 - incontro pubblico
La necessità di dire
Dalla strage di Peteano,
attraverso la strage di Bologna,
alla strategia del terrore
pagine di storia italiana
Intervengono:
Carlo Lucarelli scrittore
Giampaolo Carbonetto giornalista
Giorgio Brandolin Presidente della Provincia di Gorizia
Nereo Battello avvocato difensore dei goriziani accusati in un primo tempo
e ingiustamente della strage e che per primo denunciò i depistaggi e le
anomalie nelle indagini
Vittorio Prodi Presidente della Provincia di Bologna
Paolo Bolognesi Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della
strage alla stazione di Bologna - 2 agosto 1980
ore 21.15 - il teatro ricorda
Peteano (una fiaba friulana)
di (*) e con Giorgio Monte, Manuel Buttus, Gigi Del Ponte
musiche di e con U.T. Gandhi
(*) un ringraziamento particolare a Renata Molinari
http://www.teatrinodelrifo.it/peteano
Il Gruppo Libero Teatro, in collaborazione con il CSS di Udine - Teatro
stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Gorizia,
organizza sabato 17 maggio alle ore 17 un incontro aperto al pubblico - un
momento di riflessione - che si propone di ripercorrere le tappe
fondamentali di un decennio della nostra storia: gli anni dal '72 al '82,
imperniati di stragi ed episodi oscuri.
L'incontro si svolge in occasione della rappresentazione dello spettacolo
La strage di Peteano, una fiaba friulana della Compagnia Teatrino del Rifo
ospite della rassegna TGM 2003 in scena da sabato 17 a mercoledì 21 maggio,
alle ore 21.30.
La giornata di sabato 17 maggio si compone quindi di due momenti,
l'incontro pubblico alle ore 17 e lo spettacolo alle ore 21.30. Entrambe le
manifestazioni si svolgeranno al Teatro San Martino di Bologna, in via
Oberdan 25.
L'incontro pubblico è coordinato dallo scrittore Carlo Lucarelli che
coinvolge voci differenti, provenienti dal mondo giornalistico, politico,
giudiziario, intellettuale... persone direttamente o indirettamente
coivolte nelle vicende legate sia alla strage di Peteano che ad altre
stragi (come la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto del 1980
etc..).
Dove e in che modo si trattiene la storia segreta e tragica delle stragi?
Da questa e da altre domande la necessità di riflettere su alcuni episodi
accaduti nel nostro recente passato che parlano del nostro presente; la
necessità di indagare per comprendere e approfondire su quanto abbia ancora
senso il significato di memoria oggi. Per fare in modo che il passato non
torni. Per farsi attenti e recuperare una coscienza civile, credere nel
valore del ricordo. Riconquistarsi il diritto di indignarsi, avvicinarsi
alla verità; uscire dall'indifferenza.
Lo spunto del dibattito è offerto dallo spettacolo del Teatrino del Rifo in
cui viene rievocata l'oscura vicenda accaduta il 31 maggio 1972 a Peteano,
in Friuli Venezia Giulia: una cinquecento imbottita di esplosivo salta in
aria. Muoiono tre carabinieri in servizio (Antonio Ferraro, Donato
Poveromo, Franco Dongiovanni), giunti sul posto allertati da una telefonata
anonima. E da quel momento anche il Friuli entra in quel periodo di buio
civile e di dolore seminato in Italia dalla Strategia della Tensione che
tra il 1969 e il 1984 causò la morte di 149 persone e il ferimento di altre
728. Un racconto sul ricordo e sul dolore.
Da questo episodio una serie di collegamenti drammatici ad altre stragi,
morti, oscure vicende giudiziarie non ancora risolte che hanno segnato
dieci anni della nostra storia.
Alle 21.30 la Compagnia Teatrino del Rifo presenta lo spettacolo La strage
di Peteano, una fiaba friulana di e con Giorgio Monte, Manuel Buttus, Gigi
Del Ponte e la partecipazione del musicista U.T. Gandhi, scritto con
l'amichevole collaborazione della drammaturga Renata Molinari e prodotto
con il sostegno del Css di Udine - Teatro stabile di innovazione del Friuli
Venezia Giulia e della Provincia di Gorizia .
Il Teatrino del Rifo ricorre alla favola con il burattino di Collodi per
affrontare un episodio della storia civile italiana, la strage di Peteano.
Fra tutte le stragi compiute nella Repubblica, l'unica ad avere dei
colpevoli certi, dopo la stessa ammissione di un terrorista nero; un
colpevole reo confesso.
Sulla scena viene quindi rappresentanta una fiaba triste: vengono fatti
vivere tre personaggi irreali per portare davanti agli occhi di tutti una
storia che purtroppo è reale.
Un Pinocchio che invece di dire bugie vuole smascherare, leggendo con
attenzione nell'abbecedario della storia, scoprendo le tante tracce
spostate da un Gatto e una Volpe - gli altri due personaggi - molto più
subdoli, cattivi e violenti che nella fiaba di Collodi, per i quali
Pinocchio altro non è se non un burattino disobbediente che aspira a
ritornare un ometto con una coscienza.
Si cerca così di recuperare il 'senso della vita' rispetto ad una morte
purtroppo sempre più presente nei fatti di cronaca e alla quale ci stiamo
sempre più abituando. E questo in un Stato democratico dove si tende a
dimenticare e minimizzare su tutto. Uno stato sonnolento, dove si finge che
niente sia accaduto... quasi fossero delle fiabe, per l'appunto.
LO SPETTACOLO TEATRALE SI REPLICHERA' POI OGNI SERA, ALLE 21.30, FINO AL 21
MAGGIO, SEMPRE AL TEATRO SAN MARTINO
Lo scopo dell'iniziativa è mantenere vive nell'opinione pubblica le ragioni
e le dinamiche che quell'episodio originarono e che si svilupparono secondo
un disegno ben preciso di destabilizzazione dell'ordine democratico dello
Stato italiano. Soprattutto la storia delle indagini, che solo dopo molti
anni e molti processi portò alla conoscenza della verità e alla condanna
dei veri responsabili - di cui uno reo confesso - merita di essere fatta
conoscere per quel complesso gioco di connivenze, silenzi, servizi deviati,
depistaggi e menzogne con cui si è cercato da parte di forti poteri occulti
di minare lo stato repubblicano, impedendo la conoscenza della verità e
facendo ricadere la colpa su alcune frange della sinistra, mentre invece la
matrice oltre che gli esecutori materiale erano dichiaratamente di destra e
della destra fascista.
ufficio stampa_Gruppo Libero Teatro - Teatro San Martino
via Oberdan 25 - 40126 Bologna
tel. 051.224671
contatti: Nicoletta Molle - nicoletta.gruppo@libero.it
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