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LETTERA DI SOLIDARIETA' ALL'ASSOCIAZIONE CASA PER LA PACE
- Subject: LETTERA DI SOLIDARIETA' ALL'ASSOCIAZIONE CASA PER LA PACE
- From: "Massimo Parizzi" <massimoparizzi@tin.it>
- Date: Fri, 9 May 2003 23:35:53 +0200
LETTERA DI SOLIDARIETA' ALL'ASSOCIAZIONE CASA PER LA PACE
casapace@tiscali.it
Inviata p.c.
- Al Sindaco di Milano Gabriele Albertini -
sindaco.albertini@comune.milano.it
- All'assessore al commercio Roberto Predolin -
Assessore.predolin@comune.milano.it
- Al direttore responsabile del quotidiano "Libero" Vittorio Feltri -
redazione@libero-news.it
I gruppi le associazioni e i singoli cittadini che sottoscrivono questa
lettera ritengono estremamente gravi e diffamatorie le accuse formulate
dall'Assessore al Commercio Roberto Predolin nel corso di un'intervista,
pubblicata sul quotidiano "Libero" (n. 98, pag. 26 del 20 aprile 03), nei
confronti della Associazione Casa per la Pace di Milano ed esprimono la
loro piena solidarietà a questa realtà associativa che svolge un ruolo
fondamentale per la promozione della cultura della nonviolenza e della pace
nel capoluogo lombardo.
Si ritiene che queste accuse siano infamanti e calunniose perché:
a) gli strumenti di iniziativa politica non violenta come i sit-in, le
manifestazioni, lo sciopero della fame sono modalità di partecipazione
civile, che rientrano nel diritto di espressione di ogni cittadino e non
sono affatto "classiche tecniche di guerriglia urbana";
b) le campagne di boicottaggio sono forme democratiche, che si fondano
sulla libertà di scelta del cittadino - consumatore, e il loro obiettivo è
quello di spingere le multinazionali coinvolte a rivedere le proprie scelte
aziendali di supporto alle politiche militariste e alle guerre. Non si vede
come tali campagne possano mettere "in luce complicità con il dittatore e
con un sistema criminale";
c) risulta inoltre inquietante l'affermazione dell'Assessore: "Questo sia
di monito (?!) al mondo cattolico, che ha coperto queste organizzazioni e
continua a sfilare con loro in nome di una pace astratta". E' addirittura
pleonastico ricordare all'Assessore che il mondo cattolico, a partire dal
Papa e dal Cardinale di Milano, non ha mai offerto coperture ad
organizzazioni violente, ma coerentemente ha sempre cercato di affermare i
propri principi etici al fianco di tutti coloro che hanno scelto la
nonviolenza come forma di una concreta trasformazione sociale.
A questo punto non si può che restare indignati e stupefatti per la
richiesta rivolta dall'Assessore alle forze dell'ordine: "Gli organi di
polizia devono fare indagini serie e approfondite sui maestri: non
dimentichiamo che in passato, all'interno delle BR, sono stati proprio
"maestri" come questi a indurre molti ragazzi a uccidere, celandosi dietro
una facciata falsa e ipocrita".
Non esistono reati per i quali intraprendere delle indagini. Tale
richiesta, con le scandalose insinuazioni che la supportano, criminalizza
indebitamente questa realtà democratica e nonviolenta, e suscita pericolose
tensioni ed inutili allarmismi.
Attaccare la Casa per la Pace su questi punti significa attaccare il
diritto al dissenso e alla libera associazione tra cittadini che intendono
organizzarsi per partecipare alla vita sociale e politica. Qualsiasi azione
volta ad impedire il normale svolgersi delle attività di Casa per la Pace
sarebbe una violazione dei diritti costituzionali e dunque della democrazia
nella città di Milano.
Noi associazioni, gruppi e movimenti della società civile ci sentiamo
direttamente e responsabilmente coinvolti e con fermezza
Chiediamo
- All'Assessore al commercio Roberto Predolin di ritrattare pubblicamente
le proprie dichiarazioni.
- Al Sindaco di Milano Gabriele Albertini e alla sua Giunta di dissociarsi
dalle dichiarazione del suddetto Assessore e, in caso di una mancata
ritrattazione pubblica, di rimuoverlo dal suo incarico.
- Al quotidiano "Libero" di fornire una corretta informazione ai cittadini
dando all'interno del proprio giornale tutto lo spazio necessario
all'Associazione Casa per la pace di Milano perché essa possa illustrare
le numerose attività non lucrative di utilità sociale che svolge, smontando
in tal modo una per una tutte le accuse infamanti e calunniose ad essa
rivolte.
Adesioni:
Massimo Parizzi, via Bastia 11, 20139 Milano
Marina Massenz, , via Bastia 11, 20139 Milano
Lorenzo Sorrentino, , via Bastia 11, 20139 Milano