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'Le forze USA spingono al saccheggio'
- Subject: 'Le forze USA spingono al saccheggio'
- From: lorraine Buckley <lorin_28040@yahoo.com>
- Date: Thu, 17 Apr 2003 13:03:53 +0200
Ecco l'articolo sugli americani che incoraggiavano il saccheggio a Baghdad
'Le forze USA spingono al saccheggio'
di Ole Rothenborg
articolo pubblicato Venerdi' 11 aprile 2003 sul quotidiano svedese a maggior
tiratura,Dagens Nyheter.
Traduzione di Lorraine Buckley per www.peacelink.it
Malmoe. Khaled Bayomi appare un po' sorpreso al sentire l'ufficiale
statunitense alla tv rincrescersi del fatto di non disporre di risorse
sufficienti per impedire i saccheggi a Baghdad.
'Si da' il caso che io fossi li' proprio nel momento in cui le forze USA
dicevano alla gente di cominciare i saccheggi.
(Immagine: Khaled Bayomi e' tornato dall'Iraq ed e' contento di essere di nuovo
a casa con i suoi figli Karim, 5 anni e Tayeb, 7).
Khaled Bayomi e' partito da Malmoe alla volta di Baghdad come scudo umano, ed
e' arrivato il giorno dell'inizio delle ostilita'.
Di questo ci potra' dire molte cose e per molto tempo, ma la parte piu'
interessante del suo racconto e' la sua testimonianza diretta della grande
ondata di saccheggi che si sta verificando in questi giorni.
'Avevo fatto visita ad alcuni amici che abitano in una zona degradata appena
oltre la Haifa Avenue, sulla sponda ovest del fiume Tigri. Era l'8 aprile ed i
combattimenti erano cosi' intensi da impedirmi di raggiungere l'altra sponda.
Al pomeriggio, tutto e' diventato assolutamente tranquillo e quattro carri
armati statunitensi si sono piazzati ai margini della zona degradata. Dai
carri armati uscivano delle grida in arabo, esortando la popolazione ad
avvicinarsi.
Nel corso della mattinata, sparavano su tutti quelli che cercavano di
attraversare la strada. Ma in mezzo a questo strano silenzio alla fine la
gente si e' incuriosita. Dopo tre quarti d'ora i primi abitanti di Baghdad
osarono farsi avanti. In quel momento i militari USA spararono su due guardie
sudanesi, piazzati davanti ad un ufficio dell'amministrazione locale,
dall'altra parte della Haifa Avenue.
Io stavo ad appena 300 metri quando hanno ammazzato le guardie. Poi hanno
sparato fino a fare a pezzi il portone d'ingresso, ed i loro traduttori dentro
i carri armati che dicevano alla gente di correre dentro il palazzo a prendersi
quello che volevano. La voce s'e' sparsa rapidamente e la casa e' stata
ripulita. Pochi minuti dopo i carri armati hanno buttato giu' il portone del
Dipartimento di Giustizia, nel palazzo accanto, ed il saccheggio si e'
trasferito la' dentro.
Io mi trovavo in mezzo ad una grande folla di civili, testimoni come me di
questi fatti. Non hanno preso parte al saccheggio in alcun modo, ma avevano
troppa paura per opporvisi. Molti di loro avevano gli occhi colmi di lacrime
di vergogna. L'indomani mattina il saccheggio si e' diffuso al Museo di Arte
Moderna, a 500 metri piu' a nord. Anche qui c'erano due gruppi, quello dei
saccheggiatori e quello dei testimoni dell'evento vergognoso'.
Vuol dire che sono state le truppe USA a dare il via ai saccheggi ?
'Assolutamente si'. L'assenza di scene di giubilo faceva si' che le forze
USA avessero bisogno di immagini di iracheni che dimostrassero in altro modo il
loro odio verso il regime di Saddam.
Ma la gente di Baghdad ha buttato giu' un'enorme statua di Saddam ?
'Per davvero? E' stato un carro armato a farlo, vicino all'albergo dove sono
alloggiati tutti i giornalisti. Fino a mezzogiorno del 9 aprile, non ho visto
nemmeno un'immagine di Saddam strappata, da nessuna parte. Se la gente avesse
voluto rovesciare le statue, avrebbero potuto darsi da fare su qualcuna delle
numerose statue piu' piccole, senza l'aiuto di un carro armato statunitense.
Se questi fossero stati disordini politici, la gente avrebbe prima rovesciato
le statue, per poi dedicarsi al saccheggio'.
A casa in Svezia, Khaled Bayomi sta studiando per il PhD all'Universita' di
Lund, dove da dieci anni svolge attivita' di ricerca ed di insegnamento sui
conflitti in Medio Oriente. E' molto informato sui conflitti, oltre che sulla
guerra di propaganda.
Non e' un bene che Saddam sia scomparso ?
'Non e' scomparso. Ha dissolto il suo esercito in minuscoli gruppuscoli. E'
per questo che non ci sono state grandi battaglie. Gia' nel 1992 Saddam aveva
dissolto l'Iraq come stato e da allora ha posto in essere una struttura tribale
parallela, che e' stata assolutamente determinante per il paese. Quando gli
USA hanno scatenato la guerra, Saddam ha completamente abbandonato lo stato e
ora dipende da questa struttura tribale. E' per questo che ha abbandonato le
grandi citta' senza combattere.
Adesso gli USA sono costretti a fare tutto quanto da soli, perche' non c'e'
alcuna forza politica interna che voglia sfidare la struttura attuale. I due
sfidanti arrivati dall'esterno sono stati immediatamente linciati'. Khaled
Bayomi si riferisce a quello che e' successo al generale Nazar al-Khazraji,
scappato dalla Danimarca, e al leader musulmano sciita Abdul-Majid al-Khoei. I
due sono stati fatti a pezzi da una folla inferocita a Najaf, perche' entrambi
venivano visti come marionette americane. Secondo il giornale danese BT.
Al-Khazraji e' stato prelevato in Danimarca dalla CIA e portato in Iraq.
'Ora ci ritroviamo una forza d'occupazione in Iraq, che non ci ha detto quanto
tempo ha intenzione di trattenersi, ne' ha pubblicato alcuna tabella di marcia
per l'istaurazione di un governo civile, ne' abbiamo una data per le elezioni
generali. Ora ci aspetta soltanto un grande caos'.
Articolo originale:
http://www.dn.se/DNet/jsp/polopoly.jsp?d=1435&a=129852&previousRenderType=1
Ciao e buona Pasqua a tutti
Lorraine
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There is no way to Peace Peace is the way !
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