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Iraq, la richiesta di Amnesty International: accertare le responsabilità e assicurare giustizia per gli abusi dei diritti um



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:



Iraq, la richiesta di Amnesty International: accertare le responsabilità e
assicurare giustizia per gli abusi dei diritti umani



Grazie per la cortese attenzione

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:

Ufficio Stampa
Amnesty International
Tel. 06 44.90.224
cell. 348-6974361
e-mail: press@amnesty.it
www.amnesty.it/crisi/iraq


COMUNICATO STAMPA
CS58-2003

IRAQ, LA RICHIESTA DI AMNESTY INTERNATONAL: ACCERTARE LE RESPONSABILITA' E
ASSICURARE GIUSTIZIA PER GLI ABUSI DEI DIRITTI UMANI

Amnesty International ha chiesto oggi l'avvio di un ampio programma
destinato ad assicurare che i responsabili dei crimini, passati e più
recenti, contemplati dal diritto internazionale umanitario e di altre
violazioni dei diritti umani in Iraq, siano sottoposti a giustizia.

In un nuovo documento diffuso oggi, Assicurare giustizia per gli abusi dei
diritti umani, Amnesty International ha sottolineato l'importanza
dell'istituzione di una commissione di esperti delle Nazioni Unite ed ha
formulato una serie di princìpi su cui dovrebbe basarsi ogni iniziativa
tesa ad assicurare giustizia per gli abusi dei diritti umani commessi in
Iraq. Il documento evidenzia la necessità di una riforma del sistema
giudiziario iracheno e passa in rassegna le soluzioni transitorie e
complementari, comprese quelle che coinvolgono la comunità internazionale,
che dovrebbero essere prese in esame nell'ambito di un complessivo
programma sulla  giustizia.

Amnesty International chiede l'urgente istituzione di una commissione di
esperti delle Nazioni Unite, che possa presentare proposte, in stretta
collaborazione con la società civile irachena, per avviare un programma che
risponda in modo integrale alle esigenze di giustizia in Iraq. Questa
commissione dovrebbe iniziare a lavorare da subito e potrebbe presentare i
risultati delle proprie attività entro pochi mesi.

"In questo momento sono già in discussione varie proposte per indagare e
perseguire i responsabili di violazioni dei diritti umani" - ha dichiarato
Amnesty International. "Tuttavia, non è stata ancora svolta un'analisi
approfondita e autorevole sulla situazione in Iraq. Ecco perché il ruolo
degli esperti è essenziale".

Amnesty International ritiene che le Nazioni Unite abbiano una riconosciuta
esperienza e autorevolezza in questo campo. Per questo, l'Onu dovrebbe
avere un ruolo di primo piano nella formulazione di proposte per riformare
il sistema giudiziario iracheno e nell'indicazione di procedure transitorie
e complementari, a prescindere dai negoziati in corso riguardanti il
governo dell'Iraq.

"La proposta di utilizzare i tribunali britannici o americani non è
desiderabile, perché queste corti rischierebbero di essere percepite come
strumenti della giustizia dei vincitori. Altre proposte, come quella di
utilizzare commissioni militari statunitensi, presenterebbero
caratteristiche di iniquità rispetto a quanto prevede il diritto
internazionale".

Tra i vari strumenti transitori attualmente in esame, vi sono i tribunali
ad hoc e un tribunale misto. Gli strumenti già esistenti, come la
giurisdizione universale, potrebbero dare un importante contributo e
dovrebbe essere presa in considerazione anche l'ipotesi di un tribunale
regionale. Il documento di Amnesty International prende in esame i punti di
forza e di debolezza delle varie ipotesi attualmente in discussione.

Secondo Amnesty International, i principi fondamentali, tratti dal diritto
internazionale, per guidare ogni approccio rispetto al tema della giustizia
in Iraq, dovranno essere i seguenti:

- indipendenza e imparzialità: qualunque tribunale venga istituito, dovrà
essere realmente indipendente e giudicare i responsabili solo sulla base
delle prove a loro carico e a seguito di un processo equo;
- nessuna selettività: chiunque sia sospettato di aver commesso un reato in
Iraq dovrà essere sottoposto a giustizia a prescindere dal grado, dalla
nazionalità o da ragioni simili;
- nessuna limitazione: i gravi abusi dei diritti umani dovranno essere
perseguiti a prescindere dal tempo in cui si sono verificati;
- nessuna amnistia: non dovrà essere emesso alcun provvedimento di
amnistia, perdono o misura analoga per reati commessi sulla base del
diritto internazionale, qualora esso possa impedire l'emissione di una
sentenza o il risarcimento delle vittime;
- processi equi: i presunti autori di un reato dovranno essere sottoposti a
giustizia secondo una procedura che rispetti in pieno il diritto
internazionale in tutte le fasi del procedimento;
- nessuna condanna a morte, nessuna tortura: non dovrà essere fatto ricorso
alla pena di morte o ad altre pene crudeli, inumane o degradanti, a
prescindere dal reato commesso;
- riparazione delle vittime: le vittime e i loro familiari devono avere a
disposizione mezzi efficaci per ottenere una piena riparazione per le
violazioni dei diritti umani subite.

"Assicurare giustizia è fondamentale per le innumerevoli vittime di decenni
di gravi violazioni dei diritti umani commesse dal governo iracheno, così
come per le vittime degli abusi da chiunque commessi nel corso dei vari
conflitti, tra cui l'attuale guerra. Per risultare eque ed efficaci, tutte
le misure dirette a ottenere giustizia dovranno conformarsi al diritto
internazionale. Né le vittime né i presunti autori dei reati devono
ricevere una giustizia di seconda classe" - ha concluso Amnesty
International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 14 aprile 2003


Il documento Assicurare giustizia per gli abusi dei diritti umani è
disponibile presso l'indirizzo Internet:
http://web.amnesty.org/library/Index/ENGMDE140802003


Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International - Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it
www.amnesty.it/crisi/iraq/