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Cari amici, per la seconda volta vi mando questa rettifica ben credibile.
Enrico Peyretti
http://www.arpnet.it/regis
www.ilfoglio.org
 
 
Carissimi,

 in questi giorni, ricevi moltissime e-mail, e noto che si sta diffondendo
in Internet un messaggio che da'
 per imminente l'esecuzione di Amina Lawal, affermando che "il
 Tribunale supremo della Nigeria ha ratificato" la sua condanna.

 Sitratta di una NOTIZIA FALSA.

 L'udienza di appello di Amina programmata per il 25 marzo 2003
 dinanzi alla Corte Superiore di Appello della sharia di Katsina non ha
 avuto luogo in quanto erano presenti in aula solo 3 dei 5 giudici
 necessari per raggiungere il numero legale. La Corte ha
 cosi' fissato una nuova udienza per il 3 giugno prossimo.

 Amnesty International continuera' a chiedere che vengano impedite le
esecuzioni di tutte
 le persone attualmente condannate alla lapidazione in Nigeria,
 insistendo che nel frattempo venga garantito il loro
 diritto di presentare ricorso contro le condanne.

 La petizione on-line sulsito della Sezione italiana di AI a favore di
 Amina Lawal, Ahmadu Ibrahim, Fatima Usman e Mallam Ado
 Baranda rimane attiva
(http://www.amnesty.it/primopiano/nigeria/nigeria.php3).


 Cari saluti

Liliana Maniscalco
Gruppo Italia 233-Palermo
Amnesty International

----- Original Message -----
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Sent: Saturday, April 12, 2003 5:10 PM


Da diffondere, per favore
ALLA FINE HANNO APPROVATO LA LAPIDAZIONE DI AMINA
Il Tribunale supremo della Nigeria ha ratificato la condanna a morte
per lapidazione di AMINA; ha solamente posticipato l'esecuzione di
due mesi per permetterle di allattare il suo bambino.
Trascorso questo termine la sotterreranno fino al collo e
l'ammazzeranno a sassate, a meno che una valanga di dissensi non
riesca a dissuadere le Autorità Nigeriane.
Amnesty International chiede il tuo appoggio tramite la tua firma nelle
sue pagine web.
Mediante una campagna di firme come questa si salvò in passato
un'altra donna, Safiya, nella stessa situazione. Sembra che per AMINA
abbiano ricevuto pochissime firme.
Contatta subito:
http://www.amnistiapornigeria.org
Non pensare che non serva a niente; all'altra donna salvò la vita.