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PeaceLink al Festival Prix Leonardo




Si sta svolgendo in questi giorni a Parma il Festival Prix Leonardo, 
quest'anno caratterizzato dalla necessità di portare all’attenzione del 
pubblico e degli addetti ai lavori l’importanza di una gestione democratica 
dei mass media.
L'ingresso al festival e' gratuito e vede in programma parecchi film 
interessanti.
Ospite d'onore di questi giorni e' il regista John Pilger, al quale e' 
dedicata una retrospettiva.

PeaceLink e' presente al Festival con un tavolino, dove potete trovarci nella 
giornata di oggi e di sabato 12; stasera inoltre si svolgera' un 
incontro-dibattito su "Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione, 
guerre e pseudoinformazione", al quale parteciperanno,oltre a Pilger, 
Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di Peacelink, Luigi 
Sullo di Carta e rappresentanti di Amnesty International ed Un ponte Per...

Segue il comunicato stampa relativo alla giornata di oggi Venerdi' 11 aprile. 
Per altre informazioni http://www.prixleonardo.it


COMUNICATO STAMPA

Festival Prix Leonardo
Parma, Teatro Due
venerdì 11/04/2003 – dalle ore 9.00

XII Edizione del Festival Prix Leonardo 
programma di venerdì 11 aprile

John Pilger, giornalista ed opinionista di origine australiana, famoso in 
tutto il mondo per i suoi reportage di carattere sociale sarà l’ospite 
d’onore, venerdì, della XII edizione del Prix Leonardo. Nato in Australia 
Pilger ha iniziato la sua carriera nel 1958 come freelance per il Daily & 
Sunday Telegraph di Sydney. Dopo un periodo come corrispondente freelance 
dall'Italia, nel 1962, è passato al "Middle East Desk" della Reuter di 
Londra, dove è rimasto fino al 1963. Ha lavorato per le più importanti 
testate giornalistiche ed è stato inviato di guerra in Vietnam, Cambogia, 
Egitto, India, Bangladesh e Biafra. Ha ricevuto numerosi premi e 
riconoscimenti, anche internazionali, in particolare per i suoi lavori sugli 
aborigeni dell'Australia (The Secret Country, 1985) sulla Cambogia (Cambodia. 
The Betrayal, 1990), e sul debito estero dei paesi in via di sviluppo (War by 
Other Means, 1992). Attualmente vive a Londra e dal 1981 è documentarista per 
la Central and Carlton Television.
Il pubblico potrà incontrare Pilger in due diverse occasioni: alle 17 per la 
presentazione dei suoi ultimi libri, che verranno introdotti da Maurizio 
Torrealta della casa editrice Fandango, ed alle 20.30 alla conferenza dal 
titolo: “Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione, guerre e 
pseudoinformazione”.
Nei libri che saranno presentati venerdì Pilger ci conduce in un viaggio 
intorno al globo alla scoperta delle diverse forme di emarginazione ed 
ingiustizia. In “I nuovi padroni del mondo” analizza, in una serie di 
reportage inediti, l’oligarchia delle multinazionali e quello che definisce 
”il grande inganno della globalizzazione”. Le sue corrispondenze 
dall’Indonesia dimostrano come le ricette liberiste della Banca mondiale 
abbiano portato soltanto nuova miseria, il viaggio in Iraq è una toccante 
testimonianza sul prezzo pagato dal popolo iracheno a causa dell’embargo 
deciso dall’Occidente. Attraverso interviste e un lavoro d’inchiesta 
puntuale, Pilger offre cartoline di verità per comprendere il nuovo ordine 
mondiale. In “Un paese segreto” ricostruisce la storia del suo paese, 
l’Australia, normalmente conosciuto come paradiso dei surfisti e della beach 
culture. Pilger approfondisce tutto questo ma non manca di sottolineare che 
la storia dell'Australia non comincia veramente nel 1770, con lo sbarco del 
Capitano Cook sulle coste di Botany Bay, al largo di Sydney, ma che si deve 
rimandare molto più indietro e a chi l'ha abitata per oltre 40.000 anni: gli 
aborigeni. Pilger ci ricorda che per gli aborigeni australiani, così come per 
gli Indiani d'America, con l'arrivo dei colonizzatori inglesi arrivarono 
anche i problemi: malattie, violenza, genocidio. Vittime del "potere bianco", 
i veri, i primi australiani – come li definisce Pilger – diventano e restano 
invisibili fino al 1967, quando con un referendum agli aborigeni viene 
finalmente concessa la cittadinanza australiana e il diritto di esistere.
Nel corso del convegno “Globalizzazione e guerra”, a cui parteciperanno anche 
Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di “Peacelink”, Luigi 
Sullo di “Carta”, e rappresentanti di Amnesty International ed “Un ponte 
Per...”, si ragionerà dei problemi della comunicazione nell’era globale.
Secondo Pilger: “I media sono più potenti che mai. La propaganda ora è più 
potente che mai. La censura dall'omissione è oggi più potente che mai”, ma la 
libera informazione ha ancora spazi di espressione, come dimostrano le nuove 
esperienze di giornalismo dal basso e di mediattivismo, che costringono 
sempre più spesso i media ufficiali a tenere in considerazione opinioni 
diverse da quelle dominanti.



-- 
francesco iannuzzelli    francesco@peacelink.org
associazione peacelink   http://www.peacelink.it