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PeaceLink al Festival Prix Leonardo
- Subject: PeaceLink al Festival Prix Leonardo
- From: francesco iannuzzelli <francesco@peacelink.org>
- Date: Fri, 11 Apr 2003 04:32:54 +0000
- Organization: peacelink
- User-agent: KMail/1.4.1
Si sta svolgendo in questi giorni a Parma il Festival Prix Leonardo,
quest'anno caratterizzato dalla necessità di portare all’attenzione del
pubblico e degli addetti ai lavori l’importanza di una gestione democratica
dei mass media.
L'ingresso al festival e' gratuito e vede in programma parecchi film
interessanti.
Ospite d'onore di questi giorni e' il regista John Pilger, al quale e'
dedicata una retrospettiva.
PeaceLink e' presente al Festival con un tavolino, dove potete trovarci nella
giornata di oggi e di sabato 12; stasera inoltre si svolgera' un
incontro-dibattito su "Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione,
guerre e pseudoinformazione", al quale parteciperanno,oltre a Pilger,
Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di Peacelink, Luigi
Sullo di Carta e rappresentanti di Amnesty International ed Un ponte Per...
Segue il comunicato stampa relativo alla giornata di oggi Venerdi' 11 aprile.
Per altre informazioni http://www.prixleonardo.it
COMUNICATO STAMPA
Festival Prix Leonardo
Parma, Teatro Due
venerdì 11/04/2003 – dalle ore 9.00
XII Edizione del Festival Prix Leonardo
programma di venerdì 11 aprile
John Pilger, giornalista ed opinionista di origine australiana, famoso in
tutto il mondo per i suoi reportage di carattere sociale sarà l’ospite
d’onore, venerdì, della XII edizione del Prix Leonardo. Nato in Australia
Pilger ha iniziato la sua carriera nel 1958 come freelance per il Daily &
Sunday Telegraph di Sydney. Dopo un periodo come corrispondente freelance
dall'Italia, nel 1962, è passato al "Middle East Desk" della Reuter di
Londra, dove è rimasto fino al 1963. Ha lavorato per le più importanti
testate giornalistiche ed è stato inviato di guerra in Vietnam, Cambogia,
Egitto, India, Bangladesh e Biafra. Ha ricevuto numerosi premi e
riconoscimenti, anche internazionali, in particolare per i suoi lavori sugli
aborigeni dell'Australia (The Secret Country, 1985) sulla Cambogia (Cambodia.
The Betrayal, 1990), e sul debito estero dei paesi in via di sviluppo (War by
Other Means, 1992). Attualmente vive a Londra e dal 1981 è documentarista per
la Central and Carlton Television.
Il pubblico potrà incontrare Pilger in due diverse occasioni: alle 17 per la
presentazione dei suoi ultimi libri, che verranno introdotti da Maurizio
Torrealta della casa editrice Fandango, ed alle 20.30 alla conferenza dal
titolo: “Infrangere il muro del silenzio. Globalizzazione, guerre e
pseudoinformazione”.
Nei libri che saranno presentati venerdì Pilger ci conduce in un viaggio
intorno al globo alla scoperta delle diverse forme di emarginazione ed
ingiustizia. In “I nuovi padroni del mondo” analizza, in una serie di
reportage inediti, l’oligarchia delle multinazionali e quello che definisce
”il grande inganno della globalizzazione”. Le sue corrispondenze
dall’Indonesia dimostrano come le ricette liberiste della Banca mondiale
abbiano portato soltanto nuova miseria, il viaggio in Iraq è una toccante
testimonianza sul prezzo pagato dal popolo iracheno a causa dell’embargo
deciso dall’Occidente. Attraverso interviste e un lavoro d’inchiesta
puntuale, Pilger offre cartoline di verità per comprendere il nuovo ordine
mondiale. In “Un paese segreto” ricostruisce la storia del suo paese,
l’Australia, normalmente conosciuto come paradiso dei surfisti e della beach
culture. Pilger approfondisce tutto questo ma non manca di sottolineare che
la storia dell'Australia non comincia veramente nel 1770, con lo sbarco del
Capitano Cook sulle coste di Botany Bay, al largo di Sydney, ma che si deve
rimandare molto più indietro e a chi l'ha abitata per oltre 40.000 anni: gli
aborigeni. Pilger ci ricorda che per gli aborigeni australiani, così come per
gli Indiani d'America, con l'arrivo dei colonizzatori inglesi arrivarono
anche i problemi: malattie, violenza, genocidio. Vittime del "potere bianco",
i veri, i primi australiani – come li definisce Pilger – diventano e restano
invisibili fino al 1967, quando con un referendum agli aborigeni viene
finalmente concessa la cittadinanza australiana e il diritto di esistere.
Nel corso del convegno “Globalizzazione e guerra”, a cui parteciperanno anche
Silvestro Montanaro, giornalista RAI, Carlo Gubitosa di “Peacelink”, Luigi
Sullo di “Carta”, e rappresentanti di Amnesty International ed “Un ponte
Per...”, si ragionerà dei problemi della comunicazione nell’era globale.
Secondo Pilger: “I media sono più potenti che mai. La propaganda ora è più
potente che mai. La censura dall'omissione è oggi più potente che mai”, ma la
libera informazione ha ancora spazi di espressione, come dimostrano le nuove
esperienze di giornalismo dal basso e di mediattivismo, che costringono
sempre più spesso i media ufficiali a tenere in considerazione opinioni
diverse da quelle dominanti.
--
francesco iannuzzelli francesco@peacelink.org
associazione peacelink http://www.peacelink.it