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per Leyla Zana



A  Sua Eccellenza Ambasciatore della Repubblica di Turchia

                                                NEKATI UTKAN

                                                Via Palestro 28

                                                 00185 R O M A





Gentile Ambasciatore Nekati Utkan





      il 28 marzo 2003 la Turchia, a seguito di  una sentenza della Corte
suprema europea per i diritti umani,   ripeterà il processo a Leyla Zana
prima ed unica donna curda eletta al parlamento turco, in rappresentanza
della minoranza curda. Leyla Zana è condannata  a 15 anni di prigione con
l'accusa di separatismo per aver pronunciato il giuramento alla
Costituzione in lingua curda e  per aver rivendicato  nella propria lingua
materna  (la lingua di almeno 15 milioni di curdi che come lei vivono nel
territorio turco) "la convivenza pacifica di curdi e turchi in un contesto
democratico"



     Come  rappresentanti del Parlamento italiano vogliamo sperare che il
Suo paese sappia riconoscersi a pieno nel trattato di quella Unione
europea, di cui la Turchia auspica di  essere parte integrante,
ricordandoLe come, atto fondamentale per questa completa adesione, sia
proprio lo sviluppo e il rafforzamento della democrazia e dello stato di
diritto nonché il rispetto dei diritti  umani e delle libertà fondamentali.



     In  questa ottica auspichiamo che il Suo paese, che ha riconosciuto ai
curdi il diritto di essere minoranza con una propria identità culturale e
linguistica (facendo in questo modo venire meno la motivazione della
condanna di Leyla Zana), possa restituire la libertà a una donna la cui
passione civile e democratica  ha avuto un'importante attestazione
internazionale come l'attribuzione, nel 1995, del premio Sakharov  e che
con lei vengano liberati gli altri quattro ex parlamentari curdi condannati
con identica accusa.



     Facendoci interpreti quindi  delle aspirazioni di democrazia e
giustizia sociale e civile che donne come Leyla Zana sanno esprimere con il
loro impegno e con la loro partecipazione appassionata al progresso
democratico,  rivolgiamo a Lei e al Suo Paese un sentito appello perché
venga riconosciuto a Leyla Zana il diritto alla libertà.

  





Con ossequio.


On. Elettra Deiana
On. Maura Cossutta
On. Silvana Pisa
On. Tiziana Valpiana
On. Luana Zanella
On. Katia Zanotti
On. Laura Cima
On. Titti De Simone

                                       





Roma 27 marzo 2003