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Ferito attivista ISM a Jenin
- Subject: Ferito attivista ISM a Jenin
- From: "Michela La Perna" <michela.lp@katamail.com>
- Date: Sun, 6 Apr 2003 22:53:22 +0200
Report di sabato 5 aprile 2003 dell'International Solidarity Movement
Oggi, 5 aprile, alle 18,30 circa, Brian Avery, di anni 24, del New Mexico,
è stato colpito al viso da una raffica di mitragliatrice di un mezzo
blindato israeliano, nella cornice delle seguenti circostanze:
oggi le truppe di occupazione israeliane operanti nella zona di Jenin hanno
imposto la seconda giornata di coprifuoco alla popolazione della città.
Gruppi di giovani e ragazzi hanno continuato la loro resistenza al
coprifuoco, avventurandosi nelle strade per lanciare pietre ai mezzi
corazzati e ad altri veicoli militari.
Alle 18,30 circa, Brian ed un altro attivista ISM erano nella sede ISM di
Jenin, quando hanno udito rumore di spari proveniente dal centro della
città, a circa due isolati di distanza. Hanno lasciato la sede per
documentarsi ed hanno percorso circa 100 metri arrivando ad un importante
incrocio stradale; hanno visto due mezzi blindati avanzare verso di loro a
bassa velocità. Non c'erano palestinesi nelle strade della zona.
Alla vista dei veicoli blindati, i due attivisti si sono fermati ed hanno
alzato le mani sopra la testa.
Quando il primo mezzo blindato è stato a 50 metri da loro, ha sparato una
raffica di mitragliatrice (di circa 15 colpi) sul terreno di fronte a loro,
cosicchè sono stati investiti da un nugolo di frammenti di pallottole e di
pietre. Tobias, il compagno di Brian, è corso di lato. Aveva fatto circa
tre passi quando ha guardato indietro ed ha visto Brian che giaceva nella
strada a faccia in giù, in una pozza di sangue.
Tobias e Brian sono stati allora raggiunti da altri quattro attivisti ISM
che erano giunti per un'altra via sulla scena della sparatoria. Tutti sono
accorsi in aiuto di Brian, quando i blindati sono passati oltre senza
fermarsi. Egli era cosciente ma, quando si è sollevato da terra, si è visto
che la sua guancia sinistra era stata quasi del tutto strappata via.
Gli attivisti gli hanno prestato i primi soccorsi ed hanno telefonato per
un autoambulanza che lo ha portato all' Ospedale "Dr.Khalil Suleiman,
Martire", di Jenin, dove sono state curate le sue ferite da proiettile a
frammentazione, lacerazioni della lingua e della guancia sinistra. E' stato
convocato uno specialista per esaminare queste ferite, ed ha raccomandato
che fosse trasferito immediatamente in un ospedale di Afula, in Israele; ma
la sua partenza è stata ritardata perchè i militari israeliani hanno
rifiutato di fornire un salvacondotto per più di un' ora all' autoambulanza.
Da Afula, Brian è stato trasportato in elicottero in un ospedale di Haifa.
Secondo le regole d'ingaggio dell'esercito israeliano, i soldati non
possono sparare colpi d' avvertimento con le armi montate sugli automezzi.
Possono sparare colpi d'avvertimento con le armi leggere e portatili, e
devono mirare lontano dalle persone che stanno avvertendo.
Quando è stato colpito, Brian portava un indumento rosso fluorescente, con
croci bianche riflettenti davanti e dietro.
Per ulteriori informazioni contattare (a Jenin):
- TOBIAS, ai numeri 057 836 527 oppure 067 437 690,
- oppure LASSE, al numero 059 386 896.