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REPRESSIONE E DENUNCE A CUNEO: VIETATO MANIFESTARE!]



Vi mandiamo il comunicato.
Fatelo girare in rete e se potete scriveteci qualcosa.
Un abbraccio

per info 3385324584
CDA Babylon
Via XXIV Maggio 37 BRA
www.ecn.org/babylon
babylon@ecn.org


Sabato, a Cuneo, ha avuto luogo una dimostrazione contro la guerra. La
manifestazione comprendeva, oltre alla distribuzione di cibo e volantini
davanti al McDonald's di cuneo, lo svuotamento dei bancali dei prodotti
delle multinazionali che finanziano la guerra all'interno dell' ipercoop
(nello stesso edificio), una biciclettata per la pace in cuneo e
l'esposizione di due striscioni, uno all'interno e uno all'esterno
dell'ipercoop.
Alla fine della manifestazione, i "tutori dell'ordine" avevano trattenuto
per ultimi alcuni membri del cda babylon di bra, al fine di verbalizzare
loro il sequestro del coltello usato per tagliare il salame, il formaggio
e le torte che erano stati distribuiti insieme a del buon vino davanti al
McDonald's.
Dimostrando come al solito di non saper gestire le situazione (presenti 6
carabinieri, 10 vigili, 4 poliziotti, 4 questurini ed altri in borghese),
alcuni carabinieri e poliziotti arrivavano addirittura a malmenare alcuni
dei dimostranti rimasti, congedando tuttavia i compagni senza
rilasciargli alcun verbale.

Poi, oggi giovedì 3 aprile tre compagni di Bra sono stati convocati in
questura a cuneo… lì sono stati denunciati per concorso in porto
ingiustificato di coltello (art. 4 l. 110/75) e per concorso in
partecipazione a manifestazione non autorizzata (art.18 TULPS, regio
decreto del 1931)!!!!!…
A parte la storia del coltello, che fa ridere solo a parlarne (era ancora
sporco di torta di mele), è sconcertante la seconda imputazione...
Probabilmente queste sono tra le poche denunce del genere in tutt'Italia,
considerando tutta l'immensa mobilitazione contro la guerra (blocchi di
stazioni, scuole, città metropolitane, scioperi …).
Ora, speriamo che tutti ci rendiamo conto di cosa voglia dire
quest'incriminazione.
Sul documento rilasciato ai compagni viene specificato che questo reato
"- come da denuncia digos-" è stato commesso "unitamente ad altri
ventisette maggiorenni" che "prendevano parte ad una manifestazione
contro la guerra in Iraq non autorizzata".

L'apparato investigativo e decisionale della questura di cuneo dimostra
una volta ancora la sua volontà di reprimere e "direzionare" la protesta
in città ed in provincia, prova ne sia anche il tentativo di "delazione"
della vice-questore, che informava i tre denunciati che alcuni componenti
di Rifondazione Comunista si erano dissociati dagli eventi di sabato
presso il suo ufficio (sono bastate poche ore per verificare tramite un
comunicato che non c'era stata nessuna dissociazione)... Tutto ciò è
inaccettabile. L'intenzione trapelata di inviare altri numerosi
provvedimenti simili a tutti i partecipanti (accuratamente filmati e
riconosciuti) è indice di una fascistizzazione preoccupante, è un
tentativo di dare un "giro di vite"… Noi comunque facciamo un'ammissione
di reato, del reato di aver
autorganizzato una protesta, quella di sabato, concreta e simbolica allo
stesso tempo, e che ha avuto un buon riscontro tra la gente coinvolta.
Colpevoli di aver steso striscioni fuori e dentro l'immenso centro
commerciale (la coop sei tu?), di aver regalato da mangiare e da bere, di
voler dimostrare le nostre idee con una partecipazione attiva,
antimilitarista e creativa.
Mentre un imperatore decide di fare una guerra per interessi chiaramente
economici, distruggendo un'intera popolazione e creando nuove sacche di
povertà, in Italia non viene concesso di protestare contro questo
massacro premeditato.

La protesta è libertà. Aspettiamo le vostre idee e reazioni.

Kollettivo autonomo Bra
Centro di documentazione autogestito Babylon