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DAl Giornale di Emergency testimonianze dall'Irak
- Subject: DAl Giornale di Emergency testimonianze dall'Irak
- From: "Nello Margiotta" <animarg@tin.it>
- Date: Sun, 6 Apr 2003 11:21:06 +0200
>
> Continuiamo, tramite questa news letter, a raccontarvi i fatti che il
> nostro personale in missione ci riferisce. A volte, insieme alle
> comunicazioni, ci fanno avere anche delle fotografie delle persone di
> cui ci parlano.
> Abbiamo quindi aperto una sezione del sito dedicata a queste immagini,
> che troverete a questo indirizzo www.emergency.it/photo/index.html,
> dove abbiamo messo le immagini di Ashad, della piccola Shadan e della
> sua famiglia.
> Continueremo a tenere queste pagine aggiornate man mano che le
> immagini ci arrivano.
> Ciao a tutt*, e grazie.
> ketty
>
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> fonte: ketty agnesani - mailto:ketty@emergency.it gruppo: Sede
> argomento: Iraq
>
> Una piccola vittima di guerra
>
> Il primo aprile un intenso bombardamento ha colpito il villaggio di Kifri,
a sud di Sulaimaniya. I feriti dalle schegge dei razzi sono stati
trasportati al nostro posto di primo soccorso nel villaggio e da qui
trasferiti al Centro chirurgico di Emergency a Sulaimaniya. Si tratta di 11
feriti: 7 uomini (di cui due peshmerga, i combattenti curdi), 3 donne e la
piu' giovane vittima di guerra che abbiamo mai ricoverato, Shadan, una bimba
di 30 giorni colpita alla schiena da un frammento di razzo. Il nostro
personale è stato molto sollevato dopo aver appurato che non c'erano lesioni
alla colonna vertebrale e ha subito provveduto ad acquistare un lettino per
bambini, di quelli con le sponde, indispensabile per un paziente così
piccolo. Nella corsia maschile è ricoverato il padre di Shadan, e nella
femminile la nonna. Tra ieri e oggi inoltre, sempre nell'ospedale di
Sulaimaniya, sono arrivati 7 feriti da mina antiuomo. Mai ne erano arrivati
così tanti contemporaneamente, e da zone diverse: il fatto fa pensare che
gli incidenti siano avvenuti durante un tentativo di esodo sulle montagne
per sfuggire ai bombardamenti per i feriti che arrivano da nord est, mentre
per quelli che arrivano da sud-ovest si puo' ipotizzare che il fronte sia st
ato disseminato di nuove mine.
Mentre ci arrivano queste notizie dal nostro personale di Sulaimaniya, nelle
news di agenzia leggiamo un fatto che ci sembra inconcepibile: a Bagdad i
bombardamenti americani hanno colpito il reparto maternità dell'ospedale, e
ci sono vittime.
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> fonte: ketty agnesani - mailto:ketty@emergency.it gruppo: Sede
> argomento: Iraq
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> Combattimenti nella zona di Erbil
>
> In questo giorni sono sempre piu' frequenti i combattimenti tra iracheni e
peshmerga (combattenti curdi), mentre tutta la zona a nord (tra le città di
Mosul e Kirkuk e il fronte con il Kurdistan) e' bersaglio di massicci
bombardamenti americani, sempre piu' intensi, che fanno tremare i vetri dei
nostri ospedali nonostante la distanza.
>
> Alcuni giorni fa ci sono stati combattimenti tra peshmerga e iracheni
vicino alla linea del fronte nelle vicinanze di Erbil. Durante uno di questi
scontri a fuoco ci sono stati nove feriti, trasportati nel nostro ospedale
di Erbil. Tra loro anche un iracheno, Ismail, 56 anni, 2 mogli e 12 figli,
che nega di essere un soldato.
>
> Era gia' capitato in passato che nemici si trovassero fianco a fianco in
ospedale, che e' un luogo neutrale, dove tutti, prima ancora di essere
soldati, sono feriti che hanno bisogno di cure. E un iracheno viene curato
dagli infermieri curdi con la stessa attenzione e riguardo che hanno per
tutti gli altri pazienti.
>
> Ora ci sono circa 40 persone ricoverate in ospedale, tra cui un bambino di
12 anni che ha perso la gamba sinistra per una mina antiuomo e molti feriti
da arma da fuoco; ieri in ospedale è morto un uomo: si trovava a casa sua
quando un razzo ha colpito la casa ed è stato ferito gravemente alla testa e
vani sono stati i tentativi di salvarlo. La sua famiglia era scappata pochi
giorni prima per mettersi al sicuro, lui era rimasto per prendersi cura
della casa e dei campi.
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