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"Lettera aperta alle organizzazioni sindacali
- Subject: "Lettera aperta alle organizzazioni sindacali
- From: "norma" <norma.b@libero.it>
- Date: Sat, 5 Apr 2003 12:40:56 +0200
Oggi a Genova, alla presenza di Oscar Luigi Scalfaro e Sergio Cofferati,
verranno ricordati gli scioperi del 1943. La rete controg8- per la
globalizzazione dei diritti distribuirā un volantino con il testo che segue:
"Lettera aperta alle organizzazioni sindacali
Siamo in piazza con voi a ricordare gli scioperi del '43 con tutta l'
angoscia e l'indignazione che provocano le notizie provenienti dall'Iraq.
Nel '43 lo sciopero era vietato, e chi si asteneva dal lavoro lo faceva
consapevole di correre un grave rischio personale. Eppure i lavoratori
incrociarono le braccia. Gli storici attribuiscono agli sioperi del '43
grande importanza per il crollo del regime fascista.
Oggi il nostro paese č pesantemente e direttamente coinvolto in una guerra
che neppure gli aggettivi illegale e criminale sono sufficienti a definire.
L'art. 11 della costituzione ed il diritto internazionale sono calpestati: e
basta visitare canali e siti non di regime per indignarsi di fronte ad
immagini disumane.
Le organizzazioni sindacali italiane hanno in mano uno strumento potente per
far sentire alto e forte il proprio no:
LO SCIOPERO
GENERALE.
Di tutte le categorie, di tutti i sindacati, di tutti i lavoratori.
Che davvero fermi l'Italia per tutto il tempo necessario perché il governo
si renda conto che i lavoratori italiani non vogliono questa strage.
Che sostenga quanti non hanno voluto e non vogliono collaborarvi, nč
direttamente, nč indirettamente.
I segnali della volontā dei lavoratori (italiani ed europei) di fermare la
guerra con ogni mezzo a loro disposizione sono giā stati numerosi: dall'
adesione massiccia alle fermate del giorno successivo all'attacco; al
rifiuto di lavoratori di prestare la propria opera in caso di collaborazione
anche indiretta alla guerra, allo sciopero dei sindacati di base.
Ma tutto questo non č stato sufficiente.
Crediamo che il nostro governo comprenderā l'irriducibilitā della nostra
opposizione alla guerra solo se TUTTI i sindacati e TUTTE le categorie
proclameranno, come minimo, un'intera giornata di sciopero generale che
fermi l'Italia.
Non basterā a fermare la guerra? Forse no. Ma se non altro darā ai
lavoratori ed alle loro organizzazioni la coscienza di averci almeno provato
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti"