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La guerra reale: quel che succede oltre la cortinapropagandistica degli aggressori anglo-americani



Dall'intelligence militare russa (sintesi).

Da http://www.aeronautics.ru

1 Aprile 2003, 14.04hrs MSK (GMT +4 DST), Mosca - Alla mattina del primo
aprile i combattimenti proseguono su tutto il fronte.

La citta' di Karabela ö uno dei punti chiave della difesa irachena ö e'
sottoposta a continui bombardamenti di artiglieria. La periferia e'
attaccata dall'aviazione della coalizione.
In ogni caso le forze Usa non hanno ancora tentato l'entrata in citta', e
tutto indica che si sta valutando l'entita' della difesa, proseguendo i
bombardamenti.
Alle truppe Usa e' stato ordinato di aggirare la citta', per prendere il
controllo della regione di Al- Hillah,
Al-Khindiya, e Al-Iskanderiya. Numerose grandi autostrade attraversano
l'area, compresi tre ponti strategici sull'Eufrate. Prendendo il controllo
di questo "triangolo" si aprira' la via della valle tra i fiumi Tigri ed
Eufrate, e l'autostrada Babilonia-Baghdad.
Ieri ed oggi combattimenti molto intensi si sono svolti in questa zona.

Durante la notte un attacco delle truppe Usa ha raggiunto il centro
di Al-Khindiya, e di giungere sulla riva destra dell'Eufrate. Tuttavia
un'ulteriore avanzata e' stata impedita dal pesante fuoco iracheno
proveniente dalle posizioni lungo il fiume. Al-Khindiya e' difesa
da 2.000 soldati e miliziani, armati di 20 carri armati e circa 250 armi
anticarro di vario tipo.
Durante la battaglia e' stato ucciso un soldato Usa, 2 sono dispersi
e 7 feriti.
Al momento non e' possibile stabilire le perdite irachene. Durante la notte
i comandanti Usa sul campo hanno riferito di 100 iracheni uccisi e 30
catturati; successivamente il numero dei prigionieri e' stato ridotto
a meno di 15.

Gli sforzi della coalizione per prendere Al-Hillah si sono conclusi con
insuccessi. Ogni tentativo di entrare in citta' si e' scontrato col pesante
fuoco dei difensori iracheni.
Intercettazioni radio indicano che un blindato Usa e' stato distrutto e
almeno 5 soldati sono stati uccisi o feriti.

Proseguono i combattimenti ad An-Najaf. La citta' e' circondata su tre lati
dai Marines Usa, che non sono ancora riusciti ad entrare in citta'. Le
posizioni irachene sono sottoposte a bombardamenti aerei e di artiglieria.

Dalle ore 07.00 giungono rapporti sull'attacco in larga scala
ad An-Nasiriya. Come previsti, due battaglioni di Marine dispiegati sulla
riva sinistra dell'Eufrate a nord della citta', hanno iniziato ad avanzare
verso An-Nasiriya da nord, e stanno tentando di prendere la citta'.
Oltre un centinaio di missioni di attacchi aerei sono state effettuate
sulla citta' nella giornata di ieri, e prosegue un continuo fuoco di
artiglieria. Tutti gli indicatori dicono che i Marines sono determinati ad
eseguire gli ordini e prendere la citta'.
Tuttavia, fin'ora nessun Marines ne' paracadutista sono stati in grado di
allargare l'area occupata o di rompere le difese irachene. Comunicazioni
radio indicano che durante la mattinata ci sono stati 5 interventi sanitari
con elicottero.
Almeno 3 soldati Usa sono morti.

Scontri localizzati continuano nei pressi di Bassora. La notte scorsa e
stamattina forze inglesi hanno tentato la conquista dei villaggi
di As-Zubair e Suk-al-Shujuh, ma, a dispetto del soverchiante martellamento
di artiglieria e aviazione, hanno dovuto ripiegare sulle posizioni di
partenza.
Durante questi scontri un soldato e' rimasto ucciso, uno disperso e 5 feriti.
Secondo rapporti britannici almeno 200 soldati iracheni sono stati uccisi
e 50 catturati. Tuttavia, solo 10 iracheni sono stati portati al campo
inglese, e solo 4 di loro portavano la divisa militare; questo e' quanto ha
riferito un reporter Usa al suo editore durante una conversazione
telefonica.

Azioni di ricognizione combattente proseguono nel nord dell'Iraq. Si hanno
notizie di un attacco lanciato da un battaglione iracheno contro le
posizioni di una unita' della 82ma Divisione Aviotrasportata Usa; durante
la notte gli iracheni avrebbero aggirato la posizioni nemiche, per poi
attaccarle al mattino.
Aspri scontri sono ancora in corso. Gli americani hanno richiesto appoggio
aereo.

L'attivita' combattente dei curdi si limita a ripulire le aree occupate dai
loro nemici del gruppo islamico ăAnsar al Islamä, dopo di che si sono
fermati. Non sembrano avere intenzione di ingaggiare le truppe irachene, ma
piuttosto di attendere che la guerra sia finita. [...]
Probabilmente non intendono allontanarsi troppo dalle loro basi, nel timore
di un attacco alle spalle delle truppe turche.
I loro timori sono rafforzati dal fatto che gli Usa continuano a
rassicurare sul rispetto della "integrita' territoriale" della Turchia. Il
termine "integrita' territoriale" in questo caso riguarda circa
il 40% del Kurdistan del nord, che e' di fatto indipendente dalla Turchia e
dall'Iraq.

Analisi generali indicano che l'attuale fase di attacco degli
anglo-americani durera' 4-5 giorni. Dopo sara' necessaria una sosta per il
riposo, le riparazioni e i rifornimenti. Tutto fa ritenere che questa sosta
sara' piu' lunga dell'ultima, che e' stata molto breve in modo da non
lasciare respiro al nemico.
Il prezzo di questo sforzo ha spremuto le truppe, che sono esauste, hanno
consumato enormi quantita' di equipaggiamenti, e i mezzi hanno oltrepassato
ogni limite della manutenzione richiesta.

Le nuove truppe in arrivo non saranno pronte la combattimento prima
del 7 aprile. Il dispiegamento e' disorganizzato e procede con molti
ritardi. Le unita' gia' arrivate in Kuwait non hanno il loro armamento a
disposizione, e le armi gia' arrivate non hanno truppe alle quali essere
assegnate.

E' a causa di questa sosta forzata che e' stato ordinato a tutte le forze
in campo di spingere al massimo per sfondare le difese irachene su tutti i
fronti, e di arrivare alle posizioni di partenza per l'assalto a Baghdad.