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Imboscata, non attentato terroristico



Imboscata, non attentato terroristico - Quasi tutti i media stanno già ribattendo la notizia che a Najaf ci sarebbe stato un attentato terroristico suicida nel quale sono morti cinque occupanti nordamericani. Ma nessuno - salvo forse Silvio Berlusconi - mette in dubbio che in Iraq sia in corso una guerra e che l'Iraq stesso sia un'entità statale riconosciuta. Di conseguenza le azioni contro le truppe angloamericane, non possono essere attentati, bensì imboscate, ovvero azioni - Devoto-Oli - tese al nemico per coglierlo alla sprovvista. Azioni, manco a dirlo, perfettamente legittime in tempo di guerra. Per quanto ripugnante possa risultare il regime iracheno è impossibile non riconoscergli almeno il diritto alla belligeranza.
Ma nell'ideologia dell'11, è terrorismo qualunque azione, violenta o perfino non violenta diretta contro gli Stati Uniti, perfino quando questi muovono guerra ad un paese straniero all'interno del territorio di questo. Se dire attentato è una scelta tutta politica tesa ed avocare a sé stessi - gli SU - il monopolio dell'uso della forza, un inviato di guerra non può cadere in questa "imboscata" terminologica. Siccome è improbabile che non sia capace di vedere la differenza, allora si presta a una mistificazione che fa a cazzotti con la propria deontologia professionale. Denunciamolo ogni volta che possiamo.
Gennaro Carotenuto per radioitaliana

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