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Non si salvano nemmeno gli animali...



Anche gli animali arruolati da Bush:
Da repubblica online
http://www.repubblica.it/online/esteri/iraqattaccosette/delfini/delfini.html

delfini una squadra scelta di
delfinihttp://www.repubblica.it/online/esteri/iraqattaccosette/delfini/delfi
ni.htmlUna squadra di mammiferi per bonificare la baia
In azione anche le otarie al largo del Barhein
In arrivo a Umm Qasr
i delfini sminatori
Grazie al sonar biologico scovano la mina e la segnalano
Saranno ospitati in apposite vasche fino alla fine del lavoro


BAGDAD - Partono i rinforzi dalla Florida per sminare il porto di Umm Qasr,
la città a 50 chilometri a sud di Bassora. Ma gli sminatori in arrivo non
hanno mimetiche né stellette, piuttosto pinne e un sonar eccezionale. Si
tratta infatti di una "squadra scelta" di delfini, ai comandi dell'esercito
americano, che collaborerà alla ricerca di mine sui fondali. Saranno anche
loro a rendere possibile l'arrivo delle navi, che porterano rifornimenti
militari, e aiuti per i civili, nell'unico porto ormai funzionante
dell'Iraq. Ma non basta. Se la squadra dei delfini lavorerà principalmente
in appoggio a Umm Qasr, scende in campo anche un gruppo scelto di otarie, 20
leoni marini addestrati, usciti dalla base californiana di San Diego, di
stanza al largo del Bahrein con la quinta flotta della US Navy. A fare
compagnia, fra l'altro, ai 1.600 cani da guerra già schierati dagli
americani sul fronte iracheno.

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Tutto è pronto, nella baia, per accogliere i preziosi collaboratori. Il
capitano Mike Tillotson ha annunciato che la caccia agli ordigni,
posizionati dagli iracheni, sarà affidata al sonar naturale di un gruppo di
delfini (una decina, divisi in tre gruppi, tra cui alcuni figli di cetacei
"veterani" della prima Guerra del Golfo), che arriveranno a bordo di aerei
cargo speciali, con vasche piene d'acqua, e saranno ospitati in recinti
costruiti appositamente. Nessuno è più abile dei delfini nel pattugliamento
e nella ricognizione dei fondali, e nel percepire la presenza del nemico a
miglia e miglia di distanza. Ed in profondità, diventano avversari
imbattibili: a colpi di coda possono affrontare due incursori
contemporaneamente.

Ma anche le otarie, arruolate per la prima volta in questa guerra, si sono
dimostrate, in addestramento, reclute infaticabili. I "sea lions" si tuffano
nelle acque del Golfo, e raggiungono in pochi secondi profondità anche di
300 metri (nuotano alla velocità di 45 chilometri l'ora). Senza stancarsi
mai, né essere costrette a tener conto degli obblighi della compensazione.
Con un vantaggio, rispetto ai delfini: il leone marino è capace di camminare
anche sulla terraferma, il che gli consente di arrivare sui fondali più
bassi, o dove ci sono porti e approdi.

Non è la prima volta che i delfini vengono utilizzati durante operazioni di
guerra. Nel 1959 la Marina militare americana aveva avviato un programma di
studio e addestramento dei mammiferi, per sfruttare il loro straordinario
sonar biologico. Da allora, drappelli selezionati vengono sottoposti ad un
lungo e delicato addestramento, dal quale escono preparati a rintracciare le
mine sui fondali. Ma non spetta a loro intervenire diettamente sull'ordigno:
il compito dei delfini è piazzarci sopra una boa visibile dalla superficie,
e faclitare così il lavoro degli arificieri (e ridurre, anche i rischi per i
militari), ai quali non resta che disinnescare la mina.

La prima missione dei "war dolph" - così vengono chiamati - risale alla
guerra del Vietnam. Poi vennero i pattugliamenti nei porti del Barhein,
negli Anni Ottanta, nelle acque del Golfo Persico rese pericolose dal
conflitto fra Iran e Iraq. E tornarono in azione anche durante la prima
Guerra del Golfo, nel 1991-1992: in quell'occasione i militari montarono sul
muso dei mammiferi alcuni ordigni esplosivi, mandandoli contro il nemico. Ma
la strategia non piacque alle associazioni animaliste, che insorsero contro
la Us Navy. E squadre di delfini sono state anche utilizzate per la
preparazione di questo conflitto iracheno, con un accurato lavoro di
ricognizione, nel mese di gennaio, in alcune aree del Golfo.

Ma anche per gli animali impegnati nelle operazioni belliche ci sarà il
meritato riconoscimento: a Londra sta per nascere il primo cimitero per gli
"eroi di guerra" con coda, pelo, ali e pinne. Costerà oltre un milione di
sterline, sarà chiamato Animals in War Memorial Found, ed avrà come mascotte
il soldato 2709: un eroico piccione, che sacrificò la propria vita per la
corona nella Prima Guerra Mondiale.