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"Non vado ad uccidere gli oppressi", dice il nipote dell'ex premier israeliano Netanyahu



--- NIPOTE SIGNORNO'. Tra le centinaia di soldati israeliani che rifiutano 
di prestare servizio militare nei territori occupati, c'è un obiettore 
"eccellente": Yonatan Ben Artzi, 19 anni, nipote dell'ex primo ministro e 
attuale ministro delle finanze Benjamin Netanyahu. Suo padre è il fratello 
maggiore di Sarah Ben Artzi Netanyahu, la moglie dell'ex premier. Ma la 
parentela con uno degli uomini più potenti di Israele non ha aiutato il 
ragazzo: Yonatan è in prigione da più di 200 giorni, in attesa di processo 
davanti ad un tribunale militare, e lo zio non è intervenuto per 
difenderlo. "Sono un pacifista", ha dichiarato Yonatan alle autorità 
militari quado ga ricevuto la cartolina di leva. "Credo fermamente nella 
nonviolenza. Non accetto di andare a perseguitare con le armi in pugno un 
popolo oppresso. Piuttosto resto in carcere, e a testa alta". Le forze 
armate israeliane non hanno accolto le sue ragioni, affermano che 
rilasciare il nipote di Netanyahu potrebbe causare "enormi danni" alla 
sicurezza nazionale, perché potrebbe indurre molti altri giovani ad imitare 
il suo gesto.
Fonte: Enrico Franceschini sul Venerdì di Repubblica del 21/3/03

Chi conosce l'inglese è pregato di tradurre questa notizia e farla 
circolare all'estero.



--- PILOTA SIGNORNO'. Altra notizia importante. Oggi Radio 24 ha dato 
notizia di un pilota australiano che si è rifiutato di bombardare. Il 
comando Usa non dava garanzie circa la natura dell'obiettivo e il pilota - 
nel timore di colpire civili - si è avvalso della facoltà di non eseguire 
la missione assegnata.