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Appello per una giornata di poesia contro la guerra



vi allego un appello per una giornata di poesia sulla pace
i testi potrebbero essere letti in tutte le citta in luoghi pubblici e
radio locali
un caro saluto
roberto pasquali



Appello per una giornata di poesia contro la guerra
Sabato 29 marzo 2003
Ridiamo vita alla primavera con una giornata di parole di pace

La guerra teme la poesia
Alla casa bianca poche settimane fa è stato annullato un invito a molti
poeti americani per paura che si esprimessero contro la guerra
Mi piace credere che la voce della poesia possa impedire questa brutale
violenza con la sola forza e verità della parola
Un tempo la poesia è stata profezia e preveggenza, oggi conserva la
capacità di restituire alle parole il loro significato più profondo e
autentico
Ieri come oggi i poeti vengono banditi dalle città e dalle case - non solo
biancheŠ- perché smascherano l'ipocrisia dei politici e dei mercanti di
morte
Si cerca di far accettare l'inaccettabile usurpando e rovesciando il senso
delle parole, così le guerre diventano giuste umanitarie e sante e quindi
inevitabili e perché no? desiderabiliŠ
Da quando le bombe sono diventate  intelligenti c'è di che  preoccuparsi di
come viene utilizzata la parola e l'intelligenza
Per arrivare al ripugnante effetto collaterale con cui viene definita la
morte di civili innocenti
La guerra e i suoi rappresentanti temono le parole perché prima o poi
torneranno a riprendersi il loro vero significato
Chiediamo a tutti coloro che si esprimono con la scrittura e la parola di
inviare i loro testi e di aderire a una giornata della poesia contro la
guerra in cui la parola pace amplificata da milioni di voci possa
raggiungere anche gli uditi meno sensibili come quelli dei potenti che solo
con la forza tentano di dominare il mondo

Roberto Pasquali
roberto.pasquali@iperbole.bologna.it
Bologna, 15 marzo 2003