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"ecco perchè dire no"



L'appello in allegato è stato pubblicato da Lecce Sera l'ottobre scorso con
il titolo "ecco perchè dire no"

Anna Prato
annaprato@tin.it
Socio fondatore Associazione "Socialismo è libertà"
p.s. domani a Lecce ci sarà una manifestazione di tutta la provincia contro
la guerra



Caro Direttore,

Ho sempre pensato che ognuno di noi può apportare il proprio contributo,
piccolo o grande che sia, per migliorare questa nostra vita sempre più
segnata da incertezze, sofferenze, orrori. Questo mio messaggio è un mio
piccolo contributo, la mia carezza per l'umanità, un appello per la Pace
che  è portavoce di un altro appello a me giunto a firma di Gino Strada e
che riporto integralmente. Uno Straccio di Pace non è demagogia né utopia ,
è una scelta possibile che ognuno di noi può fare per dire no alle follie,
alle lobby, a quei pochi "padroni - ometti" del mondo che pur di
rimpinguare le proprie avidità ,i propri egoismi, in modo volgare ed
arrogante, calpestano la volontà e la dignità di tanti, se vogliamoŠ della
maggior parte del popolo della terra. A voi organi di informazione,
istituzionali, semplici cittadini giunga quest'appello per la vita e la
dignità dell'essere affinchè insieme si possa avvolgere tutto il nostro
salento, terra d'accoglienza e solidarietà, in un grande "straccio" bianco
e ricordare al mondo che la nostra Carta Costituzionale all'art. 11 recita:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionaliŠ"
Anna Prato Via Marugi , 46 - Lecce annaprato@tin.it
                                                                     
Uno Straccio di PACE

Cari amici,

"Fuori l'Italia dalla guerra", firmato ormai da oltre duecentomila persone,
non è più soltanto un appello, ma diventa una iniziativa per sensibilizzare
i cittadini, le famiglie italiane.
Siamo convinti - e ne abbiamo ogni giorno nuove conferme - che la grande
maggioranza dei nostri concittadini sia contraria alla guerra, in
particolare alla nuova guerra contro l'Iraq che è ormai all'orizzonte.
Per rendere visibile questa "opinione pubblica" che crediamo trascurata e
oscurata da molti giornali e televisioni, chiediamo un gesto, una
testimonianza: appendere stracci bianchi, bandiere di pace, alle finestre e
ai balconi delle nostre case e dei luoghi di lavoro ma anche annodare un
piccolo straccetto bianco al polso, alla borsetta, allo zaino, alla
bicicletta, al guinzaglio del cane: ovunque sia visibile.
Uno straccio di pace è un modo semplice per far sapere che vogliamo trovare
nuove forme di stare insieme, nuovi modi per risolvere i problemi che non
siano la violenza, il terrorismo, la guerra.
Dobbiamo vincere una sorta di pudore, di timidezza, e dobbiamo credere che
sia possibile: se i duecentomila che hanno firmato l'appello di Emergency -
e ogni giorno diecimila persone si aggiungono all'elenco - esponessero uno
straccio di pace - la cosa non potrebbe più essere ignorata o censurata.
Duecentomila stracci di pace potrebbero addirittura rappresentare una massa
critica capace di innescare una reazione a catena.
E'una scommessa difficile, ma non dobbiamo perderla. O riusciamo a tenere
"Fuori l'Italia dalla guerra" o non sarà possibile neppure tenere la guerra
fuori dall'Italia.
E' un impegno che vi chiediamo, è la prima di tante iniziative che, insieme
con altre organizzazioni, vi proporremo per i prossimi mesi.

Tenere l'Italia fuori dalla guerra è davvero nelle nostre mani.

Buon lavoro a tutti noi
Gino Strada

http://www.allistante.it/emergency/allistante/ml/canc.cfm