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Bruciata la tenda della pace a Aviano



"Beati i costruttori di pace"

Associazione Nazionale di Volontariato - Onlus

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con D.P.G.R. n° 46 del 12/2/98 (N° Classificazione PD0331)

Associata al Dipartimento di Pubblica Informazione delle Nazioni Unite



Comunicato

Stanotte davanti alla Base Usaf di Aviano bruciata la tenda della pace.
I promotori: "Non cadremo nella trappola della provocazione"


A mezzanotte e 35 di questa notte la tenda della pace issata il 5 marzo
scorso davanti ai cancelli della Base Usa di Aviano (Pordenone) è stata
completamente distrutta da un incendio appiccato dall'esterno.
Davide ed Ileana, i due ragazzi di turno, sono riusciti ad uscire e stanno
bene. "Il fuoco è divampato dall'angolo esterno anteriore" hanno
raccontanto "tutto il materiale, carta, bombole...era ancora intatto ma il
fuoco stava per raggiungerlo". Poi tutto è bruciato.
In questi giorni la tenda è stato il cuore dell'attività contro la guerra:
appelli, bandiere, conferenze stampa, riunioni organizzative e soprattutto
capannelli, discussioni, scambi di opinioni...
"In questo triste giorno in cui il popolo irakeno viene bombardato e Bagdad
distrutta, qualcuno ha forse voluto colpire il posto dove a Pordenone si
parlava di pace - ha commentato Carlo Mayer a nome del coordinamento di
realtà che ha promosso la Tenda della Pace -. Sabato le nostre iniziative
contro la guerra saranno ancora più partecipate e convinte. Domenica ci
aspetta una grande giornata di mobilitazione pacifica contro la base di
Aviano. Non ci faremo certo intimidire, né perderemo la testa, ma in
migliaia e migliaia diremo no alle basi della morte e della vergogna.
Invitiamo tutti ad intervenire e aderite alla manifestazione attraverso il
sito http://www.sconfini.net ".
"Era la stessa tenda - spiega Tiziano Tissino del gruppo pordenonese di
Beati i Costruttori di Pace - che nel '99 durante la guerra in Kosovo per
ben 88 giorni fu il simbolo del nostro no a quei bombardamenti. Quanto
accaduto è molto grave. Invitiamo tutti a non cadere nella trappola della
provocazione e a continuare a manifestare il proprio dissenso alla guerra
con la nonviolenza".

Padova-Pordenone,  22 marzo 2003



Ufficio stampa BCP: Mariagrazia Bonollo 348/2202662
Gruppo BCP Pordenone: Tiziano Tissino 349/2200890
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