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Fw: Stop Esso!



FW: Stop Esso!



La Esso ha vinto l'appalto di fornitura di carburante ai mezzi militari USA
impegnati in guerra fino al 2005. Facciamoli pentire di questa scelta
commerciale. Leggete e DIFFONDETE questo comunicato.

Visto che come cittadini la nostra opinione non conta, cerchiamo di farci
sentire almeno come consumatori.







STOP E$$O WAR


Promuovono la campagna:


Greenpeace
Rete di Lilliput
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Associazione Botteghe del Mondo
Bilanci di Giustizia


Sempre più prendiamo consapevolezza della responsabilità collegata ad ogni
acquisto. Il comperare è la forma di consenso a un prodotto del mercato e l'
approvazione e l'incoraggiamento a tutta la filiera di produzione da cui
deriva. Ogni acquisto ci fa diventare consenzienti di tutte le vicende che
hanno dato origine al prodotto che noi scegliamo.
In questo momento, in cui la guerra viene proposta come strumento di
sicurezza e ordine nel mondo, chi è convinto che invece essa provochi solo
sofferenza e distruzione si interroga su quali imprese economiche siano
coinvolte nell'affare guerra. Dire no alla guerra non è sufficiente. E' il
momento di affiancare ai gesti simbolici azioni nonviolente dirette a
incidere sugli equilibri di mercato. L'azione sarà tanto più efficace se
sarà collettiva e orientata verso un prodotto strategicamente importante
come il petrolio.
Bush ha deciso di attaccare l'Iraq soprattutto per garantirsi il controllo
delle più grandi riserve di petrolio al mondo dopo quelle dell'Arabia
Saudita. Ebbene, a fornire il carburante all'esercito americano sarà la
Exxon, la più grande multinazionale petrolifera del mondo, che in Europa è
proprietaria del marchio Esso.
Secondo quanto riportato alla fine di settembre dall'agenzia di stampa
Defense Logistic, la Exxon ha vinto l'appalto di 48 milioni di dollari per
la fornitura di benzina, gasolio ed oli lubrificanti per l'esercito, la
marina, l'aviazione, la Nato e le altre agenzie afferenti al Dipartimento
della Difesa. La fornitura comprende anche l'approvvigionamento alle basi
italiane continentali (Vicenza, Camp Derby, Napoli ecc) ed insulari
(Sicilia, La Maddalena ecc). Questa cifra è un'inezia per una compagnia con
introiti di decine di miliardi di dollari annui, ma assume un aspetto
interessante se si considera che la Exxon, per la sua posizione di maggiore
compagnia petrolifera, per di più statunitense e con un grande "ascendente"
su Bush, sarà la compagnia che più di altre trarrà profitti dalla conquista
dell'Iraq e dei suoi campi di estrazione, il 25% dei quali era già di sua
proprietà prima del conflitto del 1991.
La Exxon è già al centro di una campagna di boicottaggio internazionale che
coinvolge Gran Bretagna, USA, Francia, Austria, Germania e Australia. Oggi
persino la Deutsche Bank giudica a rischio investire nella multinazionale
petrolifera.
Nel 2000 la Exxon, in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi,
ha contribuito alla campagna elettorale del partito repubblicano con oltre
un milione di dollari. Sin dal suo insediamento, è apparso chiaro che il
nuovo Governo statunitense era guidato da una potente lobby legata all'
industria petrolifera. Infatti tra le prime decisioni di Bush, così come
esplicitamente richiesto dalla Exxon, ci sono state il rifiuto di ratificare
il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, l'avvio all'estrazione
petrolifera anche in aree protette e la rimozione del presidente dell'IPCC
(International Panel on Climate Change) che sin dal 1995 aveva indicato nell
'uso di combustibili fossili la principale causa dei cambiamenti climatici.
Per tutti questi motivi proponiamo di togliere il nostro consenso a chi
fornisce energia alla guerra: così daremo un segnale del reale potere che è
in mano ai consumatori.
Greenpeace, I Bilanci di Giustizia, Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo,
l'associazione Botteghe del Mondo e la Rete di Lilliput propongono di non
rifornirsi più alla Esso.
Questa azione responsabile e nonviolenta è uno strumento per esprimere
efficacemente dal basso la volontà della stragrande maggioranza della
popolazione.


FAI UN GESTO CONCRETO CONTRO LA GUERRA
NON FINANZIARE CHI LE DA ENERGIA
DIMINUISCI I TUOI CONSUMI DI CARBURANTE

NON FERMARTI PIU' ALLE STAZIONI DI SERVIZIO ESSO

per informazioni: http://www.greenpeace.it/stopesso