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la corsa per la pace e i diritti
Accorrete numerosi!!!
LA CORSA PER LA PACE E I DIRITTI
RUN FOR PEACE AND RIGHTS
Correre o camminare, ma esserci. Non per tagliare per primi il traguardo,
ma per lanciare un messaggio di pace e solidarietà, per un impegno
universale alla diffusione dei diritti, della giustizia, dell'eguaglianza.
"Spalla a Spalla", neonata associazione, ha fatto la sua scelta di campo in
modo chiaro e netto: lo sport come impegno sociale, veramente "per tutti",
senza distinzione di razza, lingua, colore, cultura. Lo sport senza
barriere, capace di coniugare attività motoria e impegno a fianco dei
diseredati, dei senza voce, degli esclusi. Lo sport veicolo di trasmissione
di messaggi universali che vanno oltre il tempo e lo spazio. Non importa
cancellare il record, interessa esserci per socializzare, per scambiare
esperienze, per crescere insieme, per abbattere le frontiere. Camminare o
correre, fa lo stesso, ciascuno secondo le proprie possibilità, il proprio
tempo, i propri sogni, le proprie speranze. Questo è "Spalla a Spalla" - o
anche "Bega kwa Bega", come ci piace chiamarla secondo la lingua swahili
dell'Africa subsahariana, nome di alcune cooperative della bidonville di
Korogocho, ai margini di Nairobi - l'affiancarsi l'un l'altro, il darsi un
reciproco sostegno, solidarizzare con uno sguardo, con un sorriso, con una
stretta di mani, con un comune sentire.
"Spalla a Spalla" aderisce alla Uisp, perché nella Uisp molti di noi hanno
maturato sensibilità e cultura, e a Libera, perché le battaglie di Libera
per i diritti, la giustizia, la legalità rappresentano per noi punti
fondamentali degli obiettivi di "Spalla a Spalla". Ma nel suo anno di
nascita, e già dalle sue prime manifestazioni nazionali ed internazionali,
"Spalla a Spalla" si avvale della collaborazione della Rete Lilliput, di Un
ponte per..., di Emergency, del Gruppo Abele e di Coopi . Nel mese di
marzo, dedicato alla "Memoria e all'Impegno", "Spalla a Spalla" promuove in
Italia e nel mondo la "Corsa per la Pace e i Diritti" ("Run for Peace and
Rights"), in concomitanza con una serie di iniziative ideate da Libera e
che si svolgeranno in Emilia Romagna con la diretta partecipazione di
associazioni, istituzioni pubbliche e volontariato. Il mese della "Memoria
e dell'Impegno" - come ormai da anni - culminerà il 21 marzo, giorno di
primavera, in una serie di appuntamenti che vogliono ricordare e non
dimenticare tutte le vittime delle mafie.
Non dimenticare i soprusi e le sofferenze di un mondo che vede intere aree
dominate dalle mafie, dove i diritti naturali del cittadino sono cancellati
dalla violenza cieca ed assassina, dove le aspettative delle nuove
generazioni sono mortificate per mancanza di una cultura della legalità.
Non dimenticare i diritti negati agli ultimi, tragica maggioranza del
nostro pianeta; il diritto naturale al cibo, all'acqua, alla terra, alla
salute, alla casa, all'istruzione e non ultimo il diritto alla felicità.
Non dimenticare le atrocità che ogni guerra porta con sé per poter
costruire una cultura della pace segnata dalla tolleranza e dalla
conoscenza delle diversità, perché solo con una visione di pace ed amicizia
si possono superare i conflitti. Non dimenticare per ricordarci che tutti
siamo migranti e che ciascuno che incontriamo è uguale a noi nei suoi
diritti, benché diverso nella lingua e nella cultura.
Per questo riteniamo che lo sport non possa e non debba essere neutrale.
"Spalla a Spalla" non lo è e organizza in Italia e nel mondo la "Corsa per
la Pace e i Diritti". Si comincerà il 23 marzo con Varese, Siena, Parma,
Santomenna-Castelnuovo di Conza (il paesino del salernitano che le
statistiche definiscono tra i più depressi della nazione) dove protagonisti
assoluti saranno i bambini. Poi il 29 appuntamento a Modena e Marsala, il
30 a Reggio Emilia, Roma, dove l'iniziativa coincide con la "Corsa della
Donna", Valle Susa, Castelvetrano vicino a Palermo, Catania, Fosso Ghiaia
(Ravenna), Moliterno, Giarre-Riposto. Il 13 aprile a Catanzaro e Montisola
sul Lago D'Iseo. Il 13 a Bologna, città italiana che chiude la
manifestazione". Altri centri si stanno via via aggiungendo. Ogni città
sceglierà il percorso e la sua lunghezza, perché fare sport e cultura a
certi livelli significa anche essere liberi.
Qualche riga in più va spesa per le città estere che con entusiasmo hanno
fornito la loro adesione all'iniziativa di "Spalla a Spalla"e di Libera, a
conferma della validità del messaggio sportivo e sociale della
corsa-camminata. A conferma che l'universalità dei diritti e del concetto
di pace non possono e non devono conoscere ostacoli. Allora saremo il 30
marzo a Buenos Aires, in quell'Argentina fortemente depressa a causa delle
spietate politiche neoliberiste. L'iniziativa di "Spalla a Spalla" sarà
coincidente con la "Corsa di Miguel", che nella capitale argentina richiama
migliaia di atleti e gente comune. Miguel Sanchez, il poeta maratoneta
desaparecido, brutalmente assassinato dal regime militare l'8 gennaio 1978.
Erano gli anni del terrore nel paese sudamericano e oggi la sorella di
Miguel, Elvira Sanchez, vuole ricordare il fratello scomparso e insieme a
lui le migliaia di vittime di atroci brutalità.
Quindi si arriva a domenica 13 aprile, giornata culminante delle
manifestazioni internazionali. Andremo a Bagdad - guerra o carri armati
permettendo - grazie all'iniziativa di Un ponte per... che da anni è al
fianco della martoriata popolazione irachena. Porteremo in strada migliaia
di persone per ribadire il no netto ad ogni tipo di conflitto. Mentre nel
Kurdistan iracheno il messaggio di pace andrà a braccetto con le richieste
del popolo kurdo, represso e discriminato nel proprio territorio, dove ogni
legittima istanza viene messa a tacere con la violenza. Ma saremo anche a
Kabul, capitale di un Afghanistan già dimenticato, dove Emergency è da anni
punto di riferimento di speranze troppo spesso andate deluse. La
collaborazione e l'impegno dell'associazione umanitaria fondata da Gino
Strada ha aperto le porte alla "Corsa per la Pace e i Diritti" proprio a
Kabul. Quindi Korogocho, baraccopoli alle estremità di Nairobi, megalopoli
africana che vede insieme i grattacieli della grande finanza e i bambini di
strada che sniffano colla in attesa di un mondo migliore che per loro non
arriverà mai. A Korogocho, con gli esclusi, ha vissuto per oltre 10 anni
padre Alex Zanotelli, lottando con il popolo diseredato per un pezzo di
terra, per un tetto, per un lavoro. Per un riscatto che non vuole essere
solo una impossibile illusione. La Rete Lilliput e il Coopi (Organizzazione
di cooperazione internazionale) si stanno attivando sul posto affinché la
corsa-camminata diventi momento di grande partecipazione attiva, capace di
richiamare per qualche ora nelle strade di Korogocho migliaia di senza voce.
Altro paese, ma sempre uno scenario tragico: Costa d'Avorio, dove da mesi
ormai sono in corso sanguinosi combattimenti. Se la situazione lo
permetterà, saremo ad Abdjan, dove è presente una struttura del Gruppo
Abele. La Costa d'Avorio è oggi la più tragica delle fotografie dello
sfruttamento coloniale delle cosiddette potenze occidentali sul continente
africano. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Poi Burkina Faso,
Tanzania, nell'Africa "vera", a portare un raggio di luce in un oceano di
disperazione.
L'INIZIATIVA GODE DEL PATROCINIO DI:
COMUNE DI ROMA
L'INIZIATIVA E' ORGANIZZATA CON LA COLLABORAZIONE DI:
- RETE LILLIPUT,
- UN PONTE PERŠ.,
- EMERGENCY,
- GRUPPO ABELE,
- COOPI;
E CON IL SUPPORTO DI : TIM e FONDIARIA-SAI ATLETICA
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Viviana Veltre
Cooperazione Internazionale
Haedquarter MILAN - ITALY
20151 Milano- Via De Lemene, 50
tel.+39023085057 fax.+390233403570
e-mail:veltre@coopi.org