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SCIOPERO A LIVORNO PER BLOCCARE LE NAVI DELLA GUERRA
LIVORNO - Ventiquattro ore di sciopero per bloccare le navi con le armi. La decisione e' stata presa dalla Cgil di Livorno e interessa i lavoratori dell'impresa Scotto, controllata dalla societa' Figli di Nado Neri, l'unica che nel porto toscano e' interessata alle operazioni di imbarco di materiale bellico destinato in Iraq.
I portuali della Scotto incroceranno le braccia con effetto immediato da quando saranno a conoscenza delle operazioni di carico del materiale proveniente da Camp Darby. Per evitare che ci siano precettazioni, il sindacato ha gia' inviato anche una lettera al prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto in cui lo si invita a evitare di farvi ricorso. ''Non troverebbe alcuna giustificazione - sostiene Guido Abbadessa segretario generale della Filt-Cgil - nelle norme di legge e contrattuali, oltre a provocare un grave stato di tensione nel porto''.
Ma l'agitazione non si fermera' al solo porto di Livorno dove tutti i lavoratori - e quindi non solo quelli della Scotto - si bloccheranno per due ore (martedi' 11 dalle 9 alle 11 per il turno della mattina e dalle 15,30 alle 17,30 per quello del pomeriggio). Per iniziativa questa volta dei tre sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, tutti i portuali italiani si asterranno dal lavoro per un'ora ''a fronte - si legge in una nota firmata da tutti e tre i sindacati - della grave scelta compiuta dal governo di ignorare la richiesta di un confronto con le organizzazioni sindacali dei trasporti in relazione all'utilizzo dei porti in funzione di supporto logistico alla preparazione delle operazioni militari in Iraq''.
Intanto, mentre i portuali si preparano con lo sciopero a dire no alla guerra, i Disobbedienti sono pronti a nuove azioni eclatanti a Camp Darby per non far arrivare il materiale fino alle banchine livornesi. Anche le forze dell'ordine hanno cominciato per precauzione a presidiare la zona poco distante dal canale dei Navicelli. Il materiale bellico pero' potrebbe varcare l'area doganale del porto via terra e non attraverso il canale. C'e' infine chi sostiene che le navi da caricare, probabilmente due, sarebbero gia' nei pressi del porto di Livorno e potrebbero raggiungere le banchine nelle prossime ore. Resta da vedere se anche questa volta come accadde in occasione della guerra in Vietnam i portuali riusciranno a piantare la bandiera della pace sulle navi delle armi.
ANSA 10/03/2003 21:30
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