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Venti di guerra sui lavoratori



Venti di guerra sui lavoratori

				C'è una volontà di utilizzo dei vigili del
fuoco in attività pertinenti alle strategie militari - La RdB settore
vigili del fuoco sarà presente alla manifestazione dell'8 marzo a Camp Darby

				Il clima di guerra permanente che si
respira, evidenzia una lenta e progressiva modificazione delle attività di
molti settori del mondo del lavoro, in particolare quello dei Vigili del
Fuoco.Un processo che mira ad un lenta e graduale subordinazione alle
pratiche militari. Il Ministero dell'Interno ha avviato nelle ultime
settimane dei corsi di formazione di difesa civile, rivolti ai lavoratori
del Corpo nazionale. Il materiale didattico distribuito elenca le finalità
delle attività di difesa civile, ovvero, "garantire la continuità di
Governo sul territorio, la salvaguardia degli interessi vitali dello Stato,
la protezione fisica della popolazione, la protezione della capacità
economica produttiva, logistica e sociale della Nazione". La difesa civile
non ha mai interessato direttamente il Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, se non per un breve periodo, nel lontano 1950, con l'allora Ministro
dell'Interno Scelba. Oggi, si ipotizza l'utilizzo di squadre di vigili del
fuoco in possibili interventi a carattere "antiterroristico", a difesa dei
cosiddetti obiettivi sensibili. E' prevista l'istituzione presso il
Ministero dell'Interno delle Commissioni Interministeriali Tecniche per la
Difesa civile, operanti, con potere d'indirizzo rispetto agli Uffici
Territoriali del Governo, sovraordinate nelle attività e nei compiti dal
Nucleo Politico Militare (N.P.M.). Sul territorio si creano dei "comitati
di difesa civile", presieduti e coordinati dai prefetti. La RdB ha avviato
nelle settimane scorse alcune iniziative per informare i lavoratori sugli
atti d'indirizzo del Governo in materia: il silenzio del Ministro
dell'Interno fa presagire una volontà di utilizzo dei vigili del fuoco in
attività pertinenti alle strategie militari. Si vuole utilizzare il clima
di tensione nel paese, per ridurre ulteriormente i diritti dei lavoratori
cancellando la peculiarità del Corpo nazionale di struttura di riferimento
della protezione civile, e assoggettarli a compiti affine alle competenze
militari. La RdB chiede l'intervento delle forze parlamentari affinché il
Ministro dell'Interno chiarisca quali sono gli eventuali progetti che
riguardano i compiti e le funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
e ricorda che questa categoria paga già un tributo altissimo in termini di
vite umane. L'ultima tragedia avvenuta in provincia di Alessandria nella
giornata del 3 marzo, richiama la necessità di una politica atta a
migliorare le attuali condizioni di lavoro e non esporre i vigili del fuoco
ad ulteriori rischi. E' per queste ragioni che la RdB aderirà allo sciopero
generale proclamato ed effettuato all'inizio dell'ormai prossima
aggressione al popolo Iracheno, indetto da tutti i soggetti sindacali che
condividono il NO alla guerra senza se e senza ma.

Roma 4/3/2003