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Mercoledì 26: Blocchiamo i treni della morte



Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum
(http://www.contropiani2000.org/bsf)

- Mercoledì 26 Febbraio
  - Stazione di San Ruffillo. Ore 15.
    Blocchiamo i treni della morte
    http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/giornata_blocchi_treni.htm
  - Sala del Baraccano. Ore 20.
    STOP GATS - http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/stopgats.htm
    assemblea di costituzione del
    FORUM CITTADINO CONTRO IL WTO
    Info: http://liste.bologna.social-forum.org/wws/info/stopgats
    - Volantino "on line" - Scarica, stampa e diffondi:
      RTF - http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/stopgats.rtf


- Giovedì 27 Febbraio
  presso La Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio. Ore 20.30
  Assemblea provinciale "Fermiamo la guerra"
  - Volantino "on line" - Scarica, stampa e diffondi:
    DOC - http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/tcg_comune_pace.doc




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Blocchiamo i treni della morte
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/giornata_blocchi_treni.htm
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Presidio a Bologna San Ruffillo
contro i Treni della Morte
26 Febbraio 2003
Ore 15
Per arrivare con gli autobus: 27 fino a Rizzoli e poi 13 in direzione San
Ruffillo. Oppure il 96.


Questa notte, dall'1 alle 3 e 30, abbiamo visto cosa concretamente
significa "Stato di guerra". Tre/quattrocento tra agenti di polizia e
carabinieri hanno circondato la stazione di S.Ruffillo, il piazzale della
stazione è stato riempito di blindati, ogni via di fuga è stata chiusa.
Tutti in antisommossa, con scudi e manganelli, ci hanno rincorso lungo i
binari, mentre altri poliziotti tenevano chiusa la stazione, impedendo ai
giornalisti e ad altri compagni di entrare.
Noi eravamo una quarantina, molti erano stati prima al blocco di Fornovo.
Siamo stati informati poco prima di mezzanotte che i tre treni che erano
stati per lungo fermi a Verona si stavano muovendo velocemente verso
Bologna, per essere a Pisa entro le tre. Hanno deciso un percorso diverso
rispetto a quello dei primi giorni, perché Fornovo era bloccata.
Ai compagni che si sono lamentati sulla mailing-list perché le informazioni
in rete non passano con frequenza, devo dire che non può essere
assolutamente lineare il meccanismo della circolazione delle notizie:
cambiano in continuazione le informazioni come pure i percorsi dei treni,
per molte ore il treno che tutti aspettavano a Fornovo è addirittura
sparito nel nulla. E poi, se si è sui binari, non si hanno tanti computer a
portata di mano. Abbiamo i telefonini, ma spesso non prendono la linea,
telefoniamo ai compagni sparsi ai vari presidi e ci arrivano notizie molto
diverse e contraddittorie tra di loro. Non si possono mandare a caso senza
vagliarle un minimo. Poi, all'improvviso, arrivano altre informazioni e
tutto ricomincia da capo. Come potete ben capire, si fa quel che
oggettivamente si può.
Tornando alla stazione di S. Ruffillo, quando i poliziotti ci hanno
rincorso sui binari erano molto tesi; i funzionari ci hanno detto che non
c'era nessun margine di trattativa, che l'ordine perentorio del Ministero
era di sgomberare i binari in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo. Abbiamo
rischiato il massacro e un arresto di massa. Ma non siamo caduti nella
trappola.
In quelle condizioni, con quel forte livello di rischio, usando bene la
testa, abbiamo ottenuto il massimo che si poteva fare: i treni dovevano
arrivare a Pisa alle 3, solo alle 3 e 15 sono partiti da Bologna.
E quando i treni sono passati ci siamo resi conto di un altro cambiamento
rispetto ai giorni scorsi: davanti ai due convogli carichi di materiale
bellico è passato un treno civetta (la locomotiva più due carrozze
passeggeri), a metà tra l'agenzia Pinkerton dei treni del Far West e i
convogli blindati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale. Il "treno
civetta" era carico di poliziotti e carabinieri con il compito di togliere
eventuali ostacoli umani che si frapponessero al passaggio dei "treni della
morte". Se questa non è guerra ditemi voi come la si può chiamare.
A questo punto, qualche piccola considerazione politica. Le azioni dirette,
di disobbedienza, rispetto ai "treni della morte", pur se fatte soprattutto
da gruppi di militanti e attivisti del movimento hanno avuto una buonissima
capacità di comunicare alla stragrande maggioranza delle persone che in
queste settimane hanno espresso il loro sentimento contro la guerra
(bandiere della pace, manifestazione del 15 febbraio e le varie iniziative
che si sono tenute sui territori). Sono state anche un esempio concreto che
il meccanismo della guerra si può inceppare. Ora però, di fronte alla
recrudescenza dello Stato di Guerra che il governo ha deciso di percorrere,
si tratta di trasformare i presidi e i blocchi delle stazioni in
appuntamenti capaci di coinvolgere, anche fisicamente, il maggior numero di
uomini e di donne, di ragazzi e di ragazze.
C'è una proposta lanciata dal coordinamento italiano del Forum Sociale
Europeo per domani (mercoledì 26 febbraio): presidi in tutte le stazioni
che possono essere coinvolte nel passaggio dei convogli della morte e una
manifestazione nel tardo pomeriggio nel luogo di arrivo a Pisa.
A Bologna, il punto di presenza sarà la stazione di S.Ruffillo, dalle 15 in
avanti. Dobbiamo trasformarlo in appuntamento di massa, dobbiamo far sì che
i primi ad arrivare siano gli studenti, ma poi, alla fine del lavoro, siano
centinaia i lavoratori a recarsi alla Stazione sulla Via Toscana.
Alle 21, infine, è convocata da tempo un'assemblea alla Sala del Barracano
(via Santo Stefano 119) per presentare la campagna "Questo mondo non è in
vendita", contro la nuova versione dell'Accordo Generale sul Commercio dei
Servizi (GATS), in difesa dei servizi pubblici, contro il WTO.
Un ringraziamento finale alle tante persone che sono venute ieri pomeriggio
alle 18 all'iniziativa del Tavolo Cittadino contro la Guerra, per
circondare con le bandiere della pace il Comune di Bologna e la sua
maggioranza guerrafondaia. E' stata l'ennesima testimonianza concreta di
come Bologna ripudi la guerra.






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Solidarietà ai compagni del 36
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/sit_in_36_cs.htm
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Lunedì, 24 febbraio l ' epilogo. Cinque dei sette compagni imputati per
l'aggressione ad un poliziotto e per interruzione di pubblico servizio
durante lo sgombero del 36 di via Zamboni, avvenuto nel 1996 su richiesta
dell'allora rettore Roversi Monaco, sono stati condannati in primo grado.

In uno scenario quasi surreale, considerando anche la richiesta di
assoluzione del PM, la sentenza è stata particolarmente dura per Francesco
Caruso-10 mesi di reclusione -; 8 mesi da scontare per un secondo compagno
e 30 giorni per gli altri tre.

Lo strumento usato è sempre lo stesso: ancora una volta viene di fatto
sottratto il diritto ad associarsi liberamente, a condividere progetti, a
ricombinare biografie e pratiche politiche.

In un movimento che frequenta il futuro, ricordare l 'esperienza del 36
occupato è per noi spinta per un coerente e rinnovato agire politico.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni inquisiti auspicando in un '
assoluzione definitiva per tutti. La nostra risposta è continuare ad
esserci.

Leggi anche: http://contropiani2000.org/bsf/cs/sit_in_36.htm








IN EVIDENZA:
- Stop GATS
  http://www.attac.org/italia/privatizzazioni/nogats.htm
- Statue Parlanti - Appello
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/statueparlanti.htm
- Forum Coscienze Politiche - Seminari "autogestiti" 2002/2003.
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/seminari_autogestiti.htm
- Tutti i comunicati sul Via Casarini, 23
  http://contropiani2000.org/bsf/cs/viacasarini23.htm
- Un'altra Hera: per la garanzia degli approvvigionamenti d'acqua,
  per il miglioramento delle condizioni ambientali, per la tutela del servizio
  idrico e dei cittadini:
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.htm
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.PDF
  sul tema della privatizzazione dell'acqua in Emilia-Romagna a cura del a cura
  Comitato acqua del bacino del Reno (Gruppo territoriale del Comitato Italiano
  per il Contratto Mondiale sull'acqua) - acqua@iperbole.bologna.it
- Progetto URBANISTICA PARTECIPATA - Un'altra Bolognina è possibile
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/bolognina_urbanistica.htm





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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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Le risorse (ATTENZIONE - AGGIORNATE LE VOSTRE RUBRICHE):
- Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può
  iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su
  iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere:
  - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum
    http://www.contropiani2000.org
    (http://www.bologna.social-forum.org)
  - all'indirizzo della lista
    http://liste.bologna.social-forum.org/wws/info/newsletter
  - Lista Noocse per il dibattito
    http://it.egroups.com/group/noocse-bo/
  - Ordine del giorno partecipativo !!
    http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php
  Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione

Nuovo indirizzo di posta elettronica del BSF: info@bologna.social-forum.org
andrà a sostituire: info@contropiani2000.org



<>----[ APPUNTAMENTI - LOCALE - http://contropiani2000.org/calendario ----<>


- Martedì 25 Febbraio
  Sala Sirenella - Via Adreini 4. Ore 18.
  Seminario coordinato da Stefano Benni
  Quali speranze? Idee per un futuro non suicida
  Clara Sereni scrittrice e Massimo Mari psichiatra
  Info: gozzi@linux.women.it


- Martedì 25 Febbraio
  Castel Bolognese (RA): Palazzo Comunale - Piazza Bernardi. Ore 21.
  ciclo di dibattiti "Pace e Globalizzazione"
  La guerra dalla parte delle vittime. Relatori : Renato TAGLIAFERRI
  (Resp. "Emergency" - Imola), Giorgio GATTA (Resp. "Pax Christi" -
  Faenza), Franco DI GIANGIROLAMO (Resp. "Nexus", organizzazione di
  cooperazione internazionale della CGIL - Bologna)
  Info: gplandi@racine.ra.it


- Mercoledì 26 Febbraio
  Aula Magna di Viale Aldo Moro 30. ore 14.00
  Per iniziativa di lavoratori dell'Ente Regione Emilia-Romagna
  ASSEMBLEA (fuori orario di lavoro per partecipare scrivere a
  noguerrer@libero.it)
  FERMIAMO LA GUERRA, SENZA SE E SENZA MA
  Parteciperanno:
  - Prof. Alberto Tarozzi (Comitato Cittadino contro la Guerra)
  - Gianguido Naldi (FIOM-CGIL Bologna)
  - Massimo Betti (RDB/CUB Bologna)
  - Alessandro Palmi (Cobas Scuola)
  - Luciano Nicolini (Unione Sindacale Italiana - Bologna)
  - Valerio Monteventi (Bologna Social Forum)
  La situazione è gravissima: non ci si illuda che qui a molti km di
  distanza dall'Iraq si possa stare tranquilli e continuare il tran- tran,
  mentre altri si beccano le bombe. Le conseguenze si stanno già
  verificando, per tutti, specie per gli europei.
  Se non ci rassegniamo, se non ci diamo per vinti, tutti/e noi abbiamo un
  potere immenso nelle nostre mani: non a caso Governo USA e Opinione
  Pubblica Mondiale sono stati definiti dai media internazionali "due
  superpotenze che si fronteggiano".
  Ognuno/a è chiamato/a ad un impegno attivo per la pace.
  La resistenza popolare permanente e multiforme (dall'esposizione delle
  bandiere arcobaleno, fino ai blocchi delle basi militari e dei loro
  trasporti), può creare il vuoto attorno ai governi aggressori ed alla
  loro falsa propaganda. Il governo USA ed i suoi servizievoli alleati
  stanno tentando di controllare le risorse mondiali con l'uso delle armi.
  Ma la macchina distruttrice lanciata sull'Iraq e sul mondo può essere
  fermata.
  Come lavoratori e lavoratrici regionali vorremmo discutere e
  confrontarci su cosa è possibile fare all'interno di questo Ente.  Uno
  dei nostri primi impegni sarà raccogliere l'appello del Forum Sociale
  Europeo di sciopero immediato in caso di inizio delle ostilità e per la
  costruzione di uno SCIOPERO GENERALE EUROPEO.   Sentiamo il bisogno di
  agire, ma anche di capire il collegamento tra la guerra in Medio Oriente
  e la lunga e brutale guerra sociale che da tempo attraversa il mondo,
  che affama interi popoli, che nega diritti fondamentali come
  l'istruzione, la salute, il lavoro, l'acqua. Guerra sociale che
  chiamiamo "neoliberismo" e che in Italia vede il governo Berlusconi
  protagonista della distruzione delle conquiste dei lavoratori (art. 18,
  FIAT, flessibilità) e dello stato sociale.  Eppure altri mondi sono
  possibili e necessari: pace nella giustizia ne è la condizione
  fondamentale, per noi, per il popolo iracheno, e anche per il popolo
  degli Stati Uniti.
  Info: muqawama@wildmail.com


- Mercoledì 26 Febbraio
  Ass.Ya Basta ! al TPO - viale lenin 3 bologna, bus 27-19-62. Ore 18
  Se pensiche il dono sia meglio del consumo
  E sei stufo/a di essere cliente e spettatore/trice
  RIBELLARSI E'NATURALE
  Ya Basta! APERITIVO POTLACH
  dalle 18 in poi l'ultimo mercoledì di ogni mese
  Banco di libero scambio DJ set
  Musica dal vivo INGRESSO LIBERO
  Primo appuntamento: mercoledì 26 febbraio 2003, in preparazione della
  Giornata Mondiale della Terra
  26 febbraio - 26 marzo con concerto - 30 aprile - 28 maggio
  "La dignità è il rifiuto di accettare l'umiliazione, l'oppressione, lo
  sfruttamento, la disumanizzazione. E' un rifiuto che nega la negazione
  dell'umanità, un rifiuto colmo, quindi, del progetto dell'umanità,
  attualmente negata." (John Holloway)
  Dal Chiapas alla Palestina, passando per l'Argentina e per tutti i
  territori ribelli all'economia di rapina, lo scambio senza denaro di
  beni e saperi è una necessità ma anche un gesto alternativo alla
  dittatura del denaro. L'aperitivo potlach è un esperimento, uno spazio
  di comunicazione, socialità e scambio di beni e saperi, in un apposito
  spazio o semplicemente tra i tavoli, tutti/e potranno scambiare quello
  che hanno portato senza bisogno di denaro in cambio di quello che
  trovano o cercano, per chi si presenterà con qualcosa da scambiare, il
  primo bicchiere sarà gratis. Inoltre sarà possibile raccogliere
  informazioni sulle attività dell'Associazione Ya Basta, sulle partenze
  per il Chiapas e le prossime iniziative in città.
  Info: yabasta.bologna@tin.it, 339/5445076 - 328/4561191


- Giovedì 27 Febbraio
  presso la sede della Scuola Superiore Studi Umanistici (via Marsala 26).
  Dalle 17 alle 19.
  Seminario "forme e parole della guerra"
  R. Menarini, N. Dusi o L. Quaresima (Dams, Bologna, ancora da
  confermare), Sul cinema di guerra.
  Info: cas1821@iperbole.bologna.it
        http://www.unibo.it/Portale/Eventi/Forme+e+parole+della+guerra.htm


- Giovedì 27 Febbraio
  Sala Sirenella - Via Adreini 4. Ore 18.
  Seminario coordinato da Libero Mancuso
  I diritti violati
  Mafia e Politica - Luca Tescaroli
  Info: gozzi@linux.women.it


- Giovedì 27 Febbraio
  TPO V.le Lenin 3, Bologna (Uscita tangenziale 11 bis Bus: 19, 27, 63
  notturno). Ore 21,15
  Ass. Ya Basta! Bologna e InfoShopTpo
  presentano
  DIABLOGUES III
  Rassegna di incontri con scrittori
  In collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di
  Bologna
  Presentazione del libro
  Preti contro Fandango Edizioni, 2003
  di Corrado Zunino
  e proiezione del film
  Don Vitaliano, nothing but a priest Indigo Film, Fandango, Big Sur, 2002
  di Paolo Pisanelli.
  Incontro con Corrado Zunino e Don Vitaliano della Sala
  Il Libro:
  Cinque storie per cinque preti italiani che in diverso modo e a diverso
  titolo affrontano questioni, contraddizioni e drammi del mondo
  globalizzato.
  Questi Preti Contro credono,e ogni giorno lo testimoniano, che la
  distanza con il Sud del mondo è diventata palese sopraffazione, che il
  capitalismo non sta annunciando nessun regno dei cieli qui, in terra.
  Credono nella chiesa, ma la vorrebbero vicina ai bisogni spirituali e
  materiali dell 'uomo, non a quelli dell 'Opus Dei.
  Corrado Zunino, nato a Genova l '8 settembre 1967, è giornalista a La
  Repubblica.
  Ha lavorato come cronista al Corriere Mercantile e a Il Lavoro ,seguendo
  gli scandali di Tangentopoli in Liguria e il disastro eco logico della
  petroliera "Haven ". Chiamato alla redazione di La Repubblica ha dato l
  'avvio alle inchieste su "Affittopoli". Si occupa del mondo del
  volontariato e del no profit.
  Il Film:
  Premio Speciale della Giuria MAREMMADOC FESTIVAL 2002
  Selezionato al LOCARNO International Film Festival 2002 e LONDON Film
  Festival 2002
  Prete no-global, prete rosso, prete ribelle, prete zapatista, prete
  barricaderoŠ i giornali e le televisioni parlano di lui molto spesso
  etichettandolo nei modi più coloriti.
  Don Vitaliano, parroco di Sant'Angelo a Scala, un paesino di 600 anime
  della provincia di Avellino, è uno dei preti più conosciuti in Italia
  non solo per il suo impegno di pacifista attivo nel movimento no-global,
  ma anche per le sue battaglie per la ricostruzione delle chiese in
  Irpinia dopo il terremoto, per la solidarietà portata al movimento
  gay-lesbian durante il Giubileo, per le azioni di disobbedienza civile
  condotte con grande risonanza mass- mediatica durante il G8 a Genova.
  Il film racconta pensieri e azioni di Don Vitaliano, tra impegno locale
  e missioni internazionali vissute in perenne conflitto con il vescovo
  della sua diocesi e le alte gerarchie ecclesiastiche del Vaticano.
  Anche di fronte al pericolo di una sospensione «a divinis», sereno come
  sempre, don Vitaliano cita don Lorenzo Milani: «L'obbedienza non è più
  una virtù».
  Paolo Pisanelli nato 1965 a Lecce, inizia a lavorare come fotografo di
  scena nel 1989.
  Laurea in Architettura, 1996 consegue il diploma del Centro Sperimentale
  di Cinematografia (corso di Fotografia diretto da Giuseppe Rotunno). Dal
  1995 si dedica alla regia di film-documentari partecipando a festival
  nazionali ed internazionali e ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
  Ha partecipato alla Biennale Arte di Venezia 1999 nello spazio Oreste
  Cinema. Nel 1998 è tra i soci fondatori di BIGSUR, cooperativa
  indipendente di produzioni cinematografiche & laboratorio di
  comunicazione.
  Info: http://www.ecn.org/tpo - Tel: 051/6241854, 328/6963812


- Giovedì 27 Febbraio
  sala "passe-partout", via Galliera,25. Ore 20.30
  SOCRATE - ASSOCIAZIONE NAZIONALE
  PER LA CULTURA E L'UNITA' DELLE SINISTRE
  CIRCOLO DI BOLOGNA
  CICLO DI INCONTRI
  CON ASSOCIAZIONI, PARTITI
  E MOVIMENTI BOLOGNESI
  SE "HERA",COSA SARA'? OVVERO
  I SERVIZI PUBBLICI A BOLOGNA
  CON LA PRIVATIZZAZIONE E LA
  QUOTAZIONE IN BORSA
  NE PARLIAMO CON
  - Antonio Bonomi (Social Forum Terre d'Acqua)
  - Ivan Cicconi (Socrate)
  - Cesare Melloni (Cgil)
  - Massimo Pancaldi (Comitato Acqua del Bacino del Reno)
  - Gianni Paoletti (Attac)
  COORDINA I LAVORI: Francesco Garibaldo (Presidente I.P.L.
  Emilia-Romagna)
  CONCLUSIONI On.NERIO NESI
  Privatizzazione e/o liberalizzazione
  I processi di privatizzazione nella gestione dei servizi pubblici
  (acqua, gas, rifiuti, trasporti) mostrano una tendenza caratterizzata da
  due coordinate principali:
  - La trasformazione delle aziende municipali o consortili in società
    di diritto privato, quasi sempre una Spa, con totale capitale pubblico.
  - Il conferimento nella Spa della proprietà delle reti e delle
    infrastrutture necessarie per la gestione o la fornitura del servizio.
  Le aziende di diritto privato hanno avviato processi di ristrutturazione
  imprenditoriali e commerciali che si fondano su di una sostanziale
  assenza di indirizzo politico, le scelte sono il frutto della casualità
  determinata dalle nomine attuate dai Partiti. Il caso, la nomina
  politica di turno, ha determinato situazioni differenziate nelle diverse
  realtà nostra regione, HERA è una di queste e senza dubbio quella di
  maggiore rilievo e dunque di maggiore impatto. L'attuale situazione non
  registra alcun processo di liberalizzazione, che comunque è nella
  prospettiva definita dalle direttive europee e dalle norme nazionali in
  materia. Di fatto il processo di privatizzazione attuato ha prodotto per
  il momento una situazione caratterizzata da una gestione esclusiva e
  senza concorrenza e da due tendenze:
  - Una maggiore libertà della dirigenza delle aziende nelle scelte di
    spesa e di investimento delle risorse pubbliche, senza alcun controllo e
    tendenzialmente fuori dalle regole della spesa pubblica.
  - Un costo dei servizi significativo e comunque non minore rispetto
    al passato, mentre è chiaramente percepita una qualità sicuramente non
    migliore di quella che era garantita dalle precedenti aziende.
  La prospettiva della liberalizzazione dei mercati dei servizi pubblici è
  dentro uno scenario, stante l'attuale assetto istituzionale e
  societario, che presenta quantomeno delle incognite e dei rischi
  evidenti:
  Il depauperamento della presenza e delle possibilità per il settore
  pubblico di governare questi mercati.
  Mercati monopolizzati non solo per quanto riguarda gli specifici servizi
  ma anche quelli collegati e quelli post-contatore.
  Hera è il caso più rappresentativo di questi rischi che sono enfatizzati
  dalla prospettiva della quotazione in borsa e dalla assenza di
  consapevolezza sugli scenari possibili.


- Giovedì 27 Febbraio
  "Casa dell'Angelo", in via San Mamolo 24. Ore 20.30
  "L'Italia e la guerra: la Costituzione non basta? L'articolo 11 fra
  diritto, etica e politica"
  partecipano Domenico Gallo, padre Angelo Cavagna e due dirigenti dei DS
  di Bologna, Andrea Forlani e Virginio Merola.


- Giovedì 27 Febbraio
  Giovedì Biblioteca Sala Borsa - Piazza Maggiore. ore 18
  Sudan
  Prospettive di pace per un conflitto "dimenticato"
  Ne parlano
  Domenico Polloni, Primo Segretario dell'Ambasciata italiana a Nairobi
  Massimo Zaccaria, Università di Pavia
  Introduce: Giordano Gasparini, Direttore del Progetto Sala Borsasel
  Progetto Sala Borsa
  Info: BibliotecaCabral@comune.bologna.it


- Giovedì 27 Febbraio
  Monte San Pietro (BO): Presso la sala consigliare di M.S.Pietro
  (antistante al Municipio).ore 20:30
  Piazza della Pace
  ......conoscere, per capire.....
  Come cambia il lavoro!?!
  CO.CO.COŠ
  Lavoro interinaleŠ
  FlessibilitàŠ
  Le nuove forme contrattuali quando "Job on call" sembra un gioco a
  premi!Incontro dibattito per conoscere e capire le nuove problematiche
  nel mondo del lavoro.
  Partecipano:
  Franco Focareta, Docente di Diritto Sindacale all'Università di Bologna.
  Elena Giustozzi, Segretaria Provinciale del NIDIL (Nuove Identità
  Lavorative).
  L'unico vero mediatore è il pubblico.
  Info: lavoro@dsbologna.it


- Venerdì 28 Febbraio
  Castel Maggiore (BO): presso la "Sala dei Cento" in p.zza 2 Agosto.
  Ore 15.
  Il free software nella Scuola, considerazioni finali
  Relatori:
  Prof. Renzo Davoli (docente Università di Bologna)
  Prof. Giovanni Ragno (insegnante dell'ITIS Belluzzi)
  Info: http://keynes.scuole.bo.it/convegno/index.html


- Venerdì 28 Febbraio
  Cinema di via Nosadella
  Proseguono le iniziative fuori sede: Anche quest'anno la libreria
  itinerante è presente con i suoi libri al Festival del Cinema
  Lesbico"Immaginaria" che si terrà presso il cinema Nosadella dal 27/2/03
  al 2/3/03.
  All'interno del Festival: Venerdì 28 ore 17,30 "Per brani intrecciati ci
  raccontiamo...." Incontriamo Sara Zanghì, poetessa e scrittrice, autrice
  del romanzo "La cima della stella" - Ed. Empirìa, 1998.
  Info: 051/271754 - libdonbo@orlando.women.it -
        http://www.women.it/info/altamarea/index.htm

- Venerdì 28 Febbraio
  al circolo Arci "Sesto Senso" in via Petroni. Ore 20.30.
  LA CRISI DELLA FIAT. LA PAGHINO I PADRONI!!!
  Dopo aver goduto, per decenni, di enormi finanziamenti e agevolazione da
  parte del governo (non in ultimo quello di centro sinistra con la
  "rottamazione" varata dal governo Prodi nel 1997), il gruppo Fiat
  proclama lo stato di crisi..e a pagare, ancora una volta, sono i
  lavoratori.
  Questa crisi non poteva arrivare in un momento peggiore: da anni il
  salario dei lavoratori perde potere d'acquisto, trovare lavoro è sempre
  più difficile, e chi lo perde non ha la certezza di trovarne un altro!
  Per questo la battaglia della Fiat è paradigmatica di tutto il mondo del
  lavoro ed è diventata, nei fatti, il fulcro della lotta del movimento
  dei lavoratori
  Di questo discuteremo
  con:
  - GIOVANNI LAUDICINA - Flmu Alfa di Arese
  - SERGIO BELLAVITA- Segreteria regionale Fiom-Cgil
  - BRUNO CASATI - Responsabile naz. Lavoro del PRC
  Sono previsti interventi di alcuni studenti medi
  Coordina FRANCESCO MARINGIO' Coord. GC di Bologna
  Info: le13409@iperbole.bologna.it


- Sabato 1 Marzo
  LA GIUNTA DEL COMUNE DI GRANAGLIONE
  in collaborazione con
  Comitato SalvaAcqua di Granaglione
  MC Editrice e Società Editrice ANDROMEDA
  ha organizzato, per il 1° marzo 2003 a Granaglione (Bo), un Seminario
  Operativo per Amministratori Pubblici e Cittadini, dal titolo:
  CARA ACQUA
  LA PRIVATIZZAZIONE CONVIENE?
  CITTADINI E SINDACI IN DIFESA DI UN BENE PUBBLICO
  Un gruppo di lavoro, composto da Andrea Fumagalli (professore di
  economia politica e teoria dell'impresa all'Università di Pavia),
  Massimo Rossi (Sindaco di Grottammare), Marco Manunta (magistrato presso
  il Tribunale di Milano), Roberto Fazioli (professore di economia
  dell'ambiente ed economia dei servizi pubblici all'Università di Ferrara
  e amministratore del LUEL - laboratorio utilities enti locali), e con la
  partecipazione di Benedetto Graziosi (avvocato), attraversando le
  esperienze di più di 100 amministrazioni pubbliche che si stanno
  occupando attivamente della questione, illustrerà e dibatterà con i
  partecipanti gli aspetti economici e normativi connessi alla
  privatizzazione dell'acqua al fine di:
  - definire il percorso giuridico-amministrativo necessario per chi
    vuole che l'acqua rimanga un bene pubblico.
  - creare un coordinamento nazionale fra le amministrazioni locali
     che non intendono privatizzare
  - predisporre un vademecum ad uso degli amministratori
  Sono invitati al seminario, a partecipazione libera, gli amministratori
  pubblici e i cittadini chiamati a decidere sulla privatizzazione e che
  si stanno impegnando per un uso sostenibile dell'acqua come bene comune.
  I Sindaci che hanno in corso un contenzioso sulla questione acqua sono
  pregati di portare con sé ricorsi, memorie, sentenze ecc. al fine di
  facilitare il lavoro del seminario.
  In occasione del seminario saranno a disposizione materiale informativo
  e la bozza sintetica del vademecum; sarà inoltre presentato il libro
  L'ACQUA NEI CODICI. QUALI DIRITTI PER UN BENE COMUNE. Raccolta
  commentata di leggi, trattati e sentenze.
  Le adesioni dovranno pervenire, entro e non oltre il 15 febbraio 2003,
  ad uno dei seguenti recapiti:
  - tel: 0534.62477 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 dal lunedì al sabato
  - fax: 02. 58111373 - 051.491356
  - email: andromeda@posta.alinet.it - mceditrice@tiscalinet.it -
  È possibile prenotare una camera d'albergo rivolgendosi al numero
  telefonico 0534.62477 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 dal lunedì al sabato
  Il Comune di Granaglione si farà carico delle spese di organizzazione
  (conduttori del seminario, sala, pranzo/buffet e cena per gli
  amministratori che parteciperanno) mentre sono a carico dei partecipanti
  le spese di pernottamento.
  Per chi volesse fermarsi, la domenica mattina, 2 marzo, sarà organizzata
  una visita guidata alle principali sorgenti di Granaglione, considerate
  fra le migliori d'Europa. I dettagli organizzativi (luogo esatto del
  seminario, indicazioni stradali o ferroviarie) verranno comunicate in
  seguito all'adesione.
  Presiede il seminario Giuseppe Nanni, Sindaco di Granaglione Coordinano
  i lavori Paolo Brunetti, del Comitato SalvaAcqua, e Michela Bianchi, di
  MC Editrice


- Sabato 1 Marzo
  Presso la Sala Teatro Circolo Giuseppe Dozza ATC. dalle ore 10 alle 17
  COORDINAMENTO NAZIONALE SINDACATI DI BASE
  SETTORE AUTOFERROTRANVIERI
  CONVEGNO NAZIONALE
  PER LA DIFESA DEL DIRITTO DI SCIOPERO
  RILANCIARE LA DEMOCRAZIA SINDACALE
  SOSTENERE I 57 LAVORATORI DELLA TTS SpA DI TRIESTE
  Sabato 1 MARZO 2003, dalle ore 10 alle 17
  Presso la Sala Teatro Circolo Giuseppe Dozza ATC
  Via San Felice, 11 Bologna
  (si arriva dalla stazione FS con gli autobus 21, 25, 30, 36, 39, 81, 91)
  Il diritto di sciopero è ancora nuovamente al centro dell'attenzione
  politica e sindacale.
  Ogni qualvolta i lavoratori dei servizi incrociano le braccia per
  rivendicare il rispetto del contratto, per respingere attacchi ai propri
  diritti o per contrastare il peggioramento della qualità del servizio,
  ecco ripartire la solita litania dei diritti degli utenti calpestati
  dall'arroganza di minoranze incoscienti, privilegiate, corporative. Oggi
  si tenta di criminalizzare queste lotte ed iniziative, emblematico è il
  processo che il 7 marzo si terrà nei confronti di 57 lavoratori della
  TTS SpA di Trieste che hanno l'unica colpa di credere nei principi
  fondamentali della costituzione e di voler difendere il loro diritto al
  lavoro, la loro dignità sociale di poter effettivamente partecipare
  all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
  Questa criminalizzazione delle lotte dei lavoratori del trasporto
  pubblico locale di Trieste non è un caso isolato, infatti si sta
  cercando di mettere sotto processo le lotte dell'anno scorso dei
  lavoratori degli appalti delle pulizie nelle FS, 10 lavoratori della
  GEOFOR di Pisa sono stati sospesi dal lavoro per le loro iniziative di
  lotta, probabilmente, nei prossimi mesi, i lavoratori della FIAT
  potranno vedersi presentare il conto per le loro lotte, nel mondo della
  scuola gli studenti stessi vengono incriminati (64 studenti a Venezia)
  per le loro iniziative di protesta contro la riforma Moratti , l'elenco
  potrebbe continuare.
  E' la cultura del conflitto, inteso come strumento democratico di
  regolazione degli interessi, che si vuole rimuovere.
  - IL SINDACALISMO DI BASE intende continuare ad utilizzare lo
    strumento dello sciopero, ogni qual volta i lavoratori ritengano sia
    messo in discussione un proprio diritto.
  - IL SINDACALISMO DI BASE convinto, per questi motivi, dell'urgenza
    e necessità di riaprire una forte campagna di mobilitazione, attorno
    alla questione della libertà di sciopero e del diritto e dovere di
    manifestare e prendere posizione in difesa e per l'allargamento di
    valori in cui si crede, e che è emblematicamente fondamentale essere a
    fianco dei lavoratori dell'azienda di trasporto pubblico TTS di Trieste,
    ha ritenuto opportuno organizzare
  Sono invitati tutti, forze sindacali, politiche e sociali, RSU, singoli
  democratici, intellettuali, giornalisti a confrontarsi con la pesante e
  pericolosa deriva che le libertà nei luoghi di lavoro e più in generale
  stanno subendo,
  CNL-TRASPORTI SIN-COBAS FLTU-CUB SLAI-COBAS
  RdB-CUB TRASPORTI
  Info: 06/486409 - 081/4971038 - 010/2541228 - 02/58104017 - 041/5312250


- Sabato 1 Marzo
  ex mercato di Via Fioravanti, 24.
  Training International Solidarity Movement dalla Palestina
  Il prossimo week-end, 1 e 2 marzo, sarà a Bologna un palestinese che sta
  girando l'europa per presentare la campagna di primavera
  dell'International Solidarity Movement, una delle reti internazionali
  che organizzano l'interposizione in Cis-Giordania e Gaza contro le
  aggressioni dell'esercito israeliano sulla popolazione palestinese.
  In autunno le reti di internazionali che vengono in Palestina hanno
  svolto la raccolta delle olive, perché i contadini palestinesi spesso
  non possono accedere ai propri campi a causa della violenza dei coloni
  ebrei.
  Per la prossima primavera l'ISM vuole lanciare una campagna sul diritto
  all'educazione, visto che la stragrande maggioranza dei bambini e
  bambine di Cis-Giordania e Gaza salta mesi e mesi di scuola a causa dei
  continui coprifuochi, come delle "normali" difficoltà che andare a
  scuola ogni giorno comporta sotto un occupazione militare.
  Nella serata di sabato 1 marzo, all'ex-mercato di Via Fioravanti, si
  svolgerà la presentazione dell'International Solidarity Movement e della
  nuova campagna sul diritto al'educazione, e si farà autofinanziamento
  per l'ISM. La domenica pomeriggio si terrà invece sempre all'ex-mercato,
  il training per partecipare alle azioni dell'ISM in Palestina (le
  adesioni per questo training saranno raccolte nella serata di sabato).
  Programma delle due giornate

      * sabato primo marzo:
        H 18:00 aperitivo e mostra fotografica
        H 18: 30 video
        h 19:00 presentazione dell'Ism, della campagna e del training
        h 21:00 cibo palestinese
        h 23:00 musica salentina con i Picari,
        a seguire One good round, ska da modena
        e Myclit, crossover da modena
      * domenica 2 marzo
        h 15:00 training Ism

  Info: morgana@gmx.it


- Domenica 2 Marzo
  Domenica 2 sottotetto - viale zagabria 1 bologna (in fondo a via s.
  donato). dalle 18
  associazione antirazzista e interetnica "3 febbraio"
  presenta Festa per la pace
  c ulture, divertimento e abbuffata interetnica
  offerta dai popoli del mondo presenti a bologna
  una giornata all'insegna dello scambio e la conoscenza
  tra chi costruisce pace da protagonista
  video dal senegal e palestina
  cena senegalese, dal sudan, ucraina.
  musica dal vivo con
  djembe rythm - senegal
  musica dell'est europa, brasile
  infine reggae con dj mahmoud
  entrata a sottoscrizione
  info a3fbologna@libero.it - ass. "3 febbraio" - 328/3667476



<>---[ APPUNTAMENTI - GLOBALE - http://contropiani2000.org/calendario ]----<>



- Martedì 25 Febbraio
  Carpi (MO): via Carduci, 34. Ore 21.
  ci si trova presso la sede di Rif.Com. (Carpi, via Carduci, 34) per
  preparare una iniziativa in favore del popolo Mapuche; in questa
  occasione si discuteranno eventuali novità sopraggiunte
  Info: rgalla@tin.it


- Venerdì 28 Febbraio
  Modena: Teatro S.Giovanni Bosco Via S. Giovanni Bosco 150/b. ore 20,30
  A 20 ANNI DALLA STRAGE:
  JEAN GENET a SABRA e CHATILA.
  Teatro, Video e parole per ricordare e chiedere giustizia.
  COMPAGNIA MINAVAGANTE
  "4 ORE A Chatila"
  Liberamente tratto da "4 ore a Chatila" di Jean Genet.
  Proiezione video sulla strage di Sabra e Chatila
  Reading for Justice: letture a staffetta di brani su Sabra e Chatila e
  sulla Palestina
  Introduce, commenta e discute con il pubblico:
  STEFANO CHIARINI
  giornalista de "Il manifesto" e animatore del "Comitato Italiano per
  l'incriminazione di Ariel Sharon"Ingresso libero
  Organizzato da:
  TAVOLO PAESE PALESTINA
  Modena incontra Jenin
  Comitato Modena-Ain Arik
  Comune di Modena-Assessorato Politiche Giovanili e Servizi sociali
  Gruppo Palestina del Forum Sociale di Modena
  Action for Peace


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