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[Dalnulla]Tavolo cultura sociale (p.c.)
Appello del fdt
per un tavolo su cultura sociale e arte
all'interno del fse
Il lavoro svolto dal forum del teatro nella sua pur breve esistenza, sia
sul terreno della pratica nei territori che su quello del confronto interno
al movimento e con altri soggetti, ha fatto emergere alcune considerazioni
che vogliamo proporre a un ambito più vasto, per verificare la possibilità
di condividere un nuovo progetto.
Nelle ragioni da cui nasce, negli atteggiamenti che esprime, nelle
tematiche che evidenzia, nelle proposte che avanza, il movimento dei
movimenti ha qualcosa che va molto oltre la "politica" tradizionale
(riformista o rivoluzionaria, globale o locale che sia). Questo qualcosa
che va oltre la politica gli deriva dai problemi che si trova ad
affrontare, e che sono quelli posti dallo sviluppo capitalistico degli
ultimi trecento anni, e più in particolare degli ultimi cinquanta. Il
movimento dei movimenti non pone solo il problema del superamento della
politica neoliberista e bellicista del capitalismo nell'era della
produzione immateriale, pone il problema di un nuovo atteggiamento
dell'uomo nei confronti del mondo, pone un problema antropologico: e quindi
eminentemente culturale.
Il movimento dei movimenti non può sperare di vincere le sue battaglie
politiche nelle singole nazioni, in Europa, in ogni continente, nel mondo
se non sviluppa adeguatamente un discorso sullo stato attuale della cultura
dell'uomo, sulla sua inadeguatezza rispetto ai problemi che egli stesso si
è creato e ha creato su questo pianeta, sulla necessità di un nuovo patto
sociale mondiale e di un nuovo patto dell'uomo planetario con l'ambiente.
Cultura sociale non vuol dire solo fare uscire la cultura dall'isolamento
narcisistico, dall'autorefenzialità, e aprirla alla straordinaria ricchezza
espressa dai milioni di donne e uomini che vivono ogni giorno, in modo
bruciante, la necessità di un cambiamento della propria vita, e proclamano
l'esigenza di decidere autonomamente e collettivamente sulla propria vita;
vuol dire anche riportare il pensiero, l'espressione creativa, l'arte, la
riflessione filosofica e antropologica, ai problemi posti dal confronto
dell'uomo con le straordinarie possibilità positive e negative che questa
epoca ci pone davanti. Ecco perché un ambito specifico di riflessione e di
elaborazione sulla cultura e sulle pratiche artistiche e più in generale
espressive, intese come ambiti produttivi di atti di comunicazione, è così
centrale e strategico per l'iniziativa sociale di oggi.
Rispondendo dunque all'appello lanciato dal coordinamento italiano del
Forum Sociale Europeo, "Šanche ai tavoli tematici dei social forum, alle
campagne in corso e a quant'altri sono interessati, di fare una proposta di
lavoro per la realizzazione dei gruppi di lavoro che dovranno coprire lo
spazio del sabato pomeriggio,"
Il forum del teatro si fa promotore sabato 1° marzo di un tavolo di lavoro
aperto su CULTURA SOCIALE e ARTE.
Facciamo appello ad artisti di ogni settore, intellettuali e attivisti,
studenti, gruppi indipendenti, esperienze collettive di ricerca artistica a
livello locale e nazionale, compagnie operatori e attivisti della
comunicazione, e ai responsabili per la cultura di quei soggetti per storia
e pratiche concrete si sono dimostrati sensibili all'intreccio fra
questioni artistiche, culturali e sociali (per citarne solo alcuni ARCI,
Fori Sociali, CARTA, Attac, disobbedienti, ReteLilliput, SocialPress,
Rifondazione Comunista etc.)
ad affrontare concretamente e stabilmente, in una dimensione di scambio,
ricerca e approfondimento collettivo plurale la relazione fra la cultura
sociale e le società a partire da un primo incontro da tenersi nell'ambito
della riunione nazionale del movimento (1/2.03) nella giornata del 1° marzo
a Firenze in luogo ancora da definirsi. I tempi dati saranno quelli
definiti dall'organizzazione del programma della due giorni fiorentina.
L'incontro potrebbe affrontare temi come i seguenti:
- Questione culturale: la fotografia di un disastro. Come la
concezione mercantile della cultura espressa dal neoliberismo abbia
umiliato e depresso l'espressione attiva delle soggettività (che
tradizionalmente trovano nell'arte un punto di snodo significativo);
- Arte e cultura: pensiero unico e conflitto globale permanente. Come
nell'era della biopolitica i temi, le attività, le figure professionali, i
prodotti della cultura siano una componente centrale (e non solo
preliminare, laterale o ancillare) della nuova "politica", tanto dalla
parte del potere quanto da quella del movimento;
- Un tavolo di lavoro per ricerca e proposta sulle arti, le attività
espressive e il movimento; come le attività di sperimentazione attorno al
corpo individuale e collettivo possano trasformarsi in relazione al
movimento in strumenti di comunicazione e insieme di riflessione (la
questione degli stili di vita, l'intreccio fra sperimentazione sociale e
soluzione dei problemi).
Sperando in un interesse condiviso e partecipato vi aspettiamo a Firenze.
simbolo
il forum del teatro
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