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[IMPORTANTE] Lettera Bowan: BASTA!



Salve a tutt*,

RM, Sabato, 22 febbraio 2003 ore 12:03:09 +0100
ha scritto a tutt* in "Re: (Fwd) Fw: Lettera inviata a Bush da Robert Bowan"
 >Grazie, ma questa lettera e' arrivata decine di volte e anche su questa
 >lista...
 >Saluti
 >Giuseppe

E con questa speriamo di chiudere il conto. M.


--Cut-here---------8<------------------8<------------------8<-------------
From: Marco Trotta <marco.trotta@inwind.it>
To: Laura Ronzani <lauraronzani76@yahoo.it>,
 ANNALISA GRILLI <annalisa.grilli@unibon.it>,
 LELA <cef6779@iperbole.bologna.it>, LELE <leleara@libero.it>,
 Mariapia Marini <mamariapia@libero.it>, NORDA <lelliger@tin.it>,
 PAOLA <paolazappoli@libero.it>, GULISANO SEBASTIANO <s.gulisano@libero.it>,
 ALBERT <alberto.ronzani@basell.com>,
 "ALE MIO CUGGGINO TRENTINO.." <alez_76@yahoo.it>,
 BENNA <benna99@libero.it>, BERNARDO <bernardo.fiom@libero.it>,
 BETTA <betta52@hotmail.com>, ROBERTA BUSSOLARI <rbussolari@katamail.com>,
 CATHERINE <cserena22@yahoo.it>, CICCIO <djsinisa@libero.it>,
 CLAUDIA <claudia.nerozzi@nts.provincia.bologna.it>,
 Anna Corsi <annacorsi79@hotmail.com>,
 Francesco Crovetti <gag7242@iperbole.bologna.it>,
 GIANGUIDO CROVETTI <dag4730@iperbole.bologna.it>,
 DAVIDE <davidehanau@yahoo.it>, FISH <fishotto@hotmail.com>,
 FRANZ <francesco.volta@comune.bologna.it>,
 LUCA BARONCINI <dir6988@iperbole.bologna.it>, noocse-bo@yahoogroups.com
Subject: [noocse-bo] Lettera di Bowman: BASTA
Date: Tue, 18 Feb 2003 02:14:35 +0100

Salve a tutt*,

Laura Ronzani, Lunedì, 17 febbraio 2003 ore 23:06:22 +0100 (CET)
ha scritto a tutt* in "[noocse-bo] fw:durissima lettera a Bush di mons.
Bowman, vescovo in Florida"
>
>
>
>> "SIAMO BERSAGLIO DEL TERRORISMO PERCHÉ SOSTENIAMO TUTTE LE DITTATURE":
>
>> durissima lettera a Bush di mons. Bowman, vescovo in Florida

Cara Laura, come vedi può toccare anche a te di mandare in giro "fonti non
verificate".
Venerdì scorso ci "siamo" fatti prendere in giro perfino da Libero su
questa storia (allego l'articolo sotto). Ovviamente le cretinate sulla rete
sono la migliore espressione della cultura politicante che un simile
giornale può esprimere. Quello che non sa il signor Fausto Carioti (che
almeno, rispetto alla media dei giornalisti italiani ha dimostrato che un
motore di ricerca lo sa usare prima di scrivere cazzate in giro... per poi
scriverle comunque) è che le "nuove chiese USA" sono probabilmente
antagoniste di Mr. Bush, ma certamente da destra. E con una bella
commistione che puzza di "apparati" lontano un miglio. Il signor Bowman
gode del privilegio di farsi pubblicare da Nexus Italia
(http://www.nexusitalia.com/cosapossiamofare.htm -
http://www.davidicke.net/newsroom/america/usa/101501b.html) fondata negli
USA da tal David Icke  (che si definisce "figlio di matrix" il suo sito è
qui http://www.davidicke.com ma per un "contro ritratto" andate qui:
http://www.stelling.nl/simpos/david_icke_new_age.htm) e che, pare, dopo
essere stato cronista di Baseball USA, aver fatto il politicante nel Green
Party, si diletta a scrivere libri di visioni UFO e amenità varie
(http://www.disinfo.com/pages/dossier/id330/pg1/), tra le quali anche le
storielle negazioniste sulla Shoah
(http://books.guardian.co.uk/extracts/story/0,6761,457988,00.html) e un
libro autobiografico su Bush. E' probabile, insomma, che fosse tra le
letture preferite di gente come Timothy McVeigh autore dell'attentato ad
Oklahoma City nel '95 (http://www1.cnn.com/US/OKC/index.html) contro lo
stato federale

Mi sembra abbastanza per smetterla col fare girare i testi di questo
cialtrone, no? Quanto a Libero, non vedo cosa abbia tanto da denunciare
visto che è la loro area politica di riferimento. Eversiva, inquietante e
reazionaria, come si conviene.

M.


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A proposito di "piccole Chiese" e "vescovi vaganti": "Il guru dei pacifisti
è un vescovo fai-da-te"
di Fausto Carioti ("Libero", 14-2-2003)

In dialetto romano è 'na sòla, in partenopeo stretto 'nu pezzotto, come lo
chiamava Totò. Insomma, una bufala con tutti i crismi. Venduta dai
pacifisti italiani come oro colato. Vuoi per paraocchi ideologico, vuoi per
sciatteria, vuoi per un mix micidiale tra i due ingredienti. C'è da
capirlo: fosse stata vera, sarebbe stata la prova che le alte gerarchie
della Chiesa Cattolica la pensano sul presidente degli Stati Uniti proprio
come Gino Strada. E dire che sarebbe bastato telefonare in Vaticano e
chiedere se a capo della diocesi cattolica di Melbourne Beach, in Florida,
ci sia davvero un vescovo di nome Robert Bowman, per sentirsi rispondere
che non esistono né l'una né l'altro. Al dunque: su tutti i siti web del
pacifismo italiano - e non solo - gira da settimane una "lettera aperta a
George W. Bush" scritta da Mons. Robert M. Bowman, sedicente "vescovo
cattolico di Melbourne Beach, Florida, Usa, ex tenente colonnello ed ex
combattente in Vietnam, dove ha compiuto 101 missioni di guerra".
L'interesse sta tutto nel fatto che pare scritta da Toni Negri, tanto è il
livore antiamericano. Giusto uno stralcio, per capire il tono: «Signor
Presidente, Lei ha detto che siamo bersaglio del terrorismo perché
difendiamo la democrazia, la libertà e i diritti umani nel mondo. Che
assurdo, signor Presidente! Siamo bersaglio dei terroristi perché, nella
maggior parte del mondo, il nostro governo difende la dittatura, la
schiavitù e lo sfruttamento umano. Siamo bersaglio dei terroristi perché
siamo odiati. E siamo odiati perché il nostro governo ha fatto cose odiose.
In quanti Paesi agenti del nostro governo hanno deposto dirigenti eletti
dal popolo, sostituendoli con militari-dittatori, marionette desiderose di
vendere il loro popolo a corporazioni americane multinazionali?».
Si sa come si comporta la sinistra antagonista italiana con la Chiesa: ne
pensa e ne dice tutto il male possibile, e non appena un vescovo o il Papa
pronunciano mezza parola contro l'aborto parte la raffica di sputi. Quando
però le gerarchie ecclesiastiche esprimono qualche dubbio sul capitalismo o
sulla politica degli Stati Uniti, subito si riscopre l'importanza dell'alto
richiamo della Chiesa e il prelato di turno viene strumentalizzato a dovere.
Solito copione anche stavolta. Il tam-tam della Rete ha fatto diventare la
lettera un cult tra i no-global italiani. Oltre a finire in migliaia di
caselle di posta elettronica, è stata ripresa sul proprio sito dalla Cgil e
dall'agenzia di stampa on-line Adista, specializzata in temi religiosi, ed
è apparsa praticamente su tutti i siti no-global, tra cui attac.org,
peacelink.it, indymedia.org, unpodisinistra.it e persino sul gaioso
happygay.org. Alla vigilia di Natale, - quale giorno migliore per sancire
l'alleanza con i preti? - le parole di Bowman sono finite nientemeno che a
pagina 2 di Liberazione, accanto all'editoriale del subcomandante
Bertinotti. Titolo roboante a tutta pagina: "Io vescovo accuso: signor
Presidente lei non ha raccontato la verità, noi statunitensi siamo
bersaglio del terrorismo perché sosteniamo tutte le dittature». E il
maestro di giornalismo Claudio Sabelli Fioretti - quello che tutte le
settimane su 'Sette' fa l'intervista sulle abitudini ruffiane della
categoria - ha pensato bene di mettere la lettera tra i documenti del suo
sito (sabellifioretti.blogspot.com), nella cui home page spicca la solita
bandiera della pace.
Come visto, però, la nuova stella dei pacifisti italiani non ha niente a
che vedere con Santa Romana Chiesa. Appartiene a un'altra chiesa. O meglio:
è l'altra chiesa che appartiene a lui. Nel senso che l'ha fondata lui
stesso, autoproclamandosi vescovo. È l'impresuccia di famiglia (per capire
di che si tratta basta guardare nello stesso sito di Bowman,
www.rmbowman.com). Si chiama 'United Catholic Church' e si definisce "una
delle centinaia di chiese cattoliche indipendenti degli Stati Uniti", il
che fa capire quanto sia diffusa da quelle parti la pratica di farsi una
chiesa su misura. Non è dato sapere quanti sacerdoti e fedeli conti. Si sa
solo che le vocazioni scarseggiano, tanto che Bowman ha pubblicato un
annuncio per offrire 'lavoro' ai preti cattolici che hanno lasciato l'abito
talare per sposarsi: "C'è un disperato bisogno delle vostre capacità!».
Ovviamente, il prete e la sua famiglia avranno uno stipendio solo se
riusciranno a far arrivare in cassa le offerte dei fedeli.
Si dirà: vabbè, ma si tratta pur sempre di un uomo di chiesa, anche se di
una chiesa formato famiglia. Sbagliato. Bowman è innanzitutto un uomo
politico. Anzi: è un rivale diretto di Bush, visto che ha deciso di
sfidarlo nelle elezioni presidenziali del 2004. Lui stesso si definisce
«candidato progressista e populista». Bowman fa tante altre cose. Sempre
dalla sua divertente autobiografia, si apprende che è «veterano, scienziato
missilistico, uomo d'affari, pilota di caccia, dirigente sia nel settore
pubblico che in quello privato, uomo di famiglia (ha sette figli e venti
nipoti), vescovo e attivista pacifista". Nella foto che lo ritrae,
pubblicata sul suo sito, non ha niente della sofferenza di un sacerdote
compreso nella terribile gravità del momento. A dirla tutta, non ha niente
manco del sacerdote, abito talare compreso. Bowman sfoggia giacca, cravatta
e un sorriso che se lo vede Berlusconi lo nomina subito capo-area di
Publitalia.
Ricapitolando. I siti pacifisti e la migliore stampa di sinistra hanno
spacciato - si presume senza saperlo, ma di certo senza controllare nulla
di ciò che pubblicavano - come lettera di un'alta autorità della Chiesa
romana, e quindi super partes per definizione e guida per gli stessi
credenti italiani, quello che in realtà è il documento pre-elettorale di un
simpatico maneggione americano, dichiaratamente di sinistra e rivale
elettorale di Bush. Se proprio serviva a tutti i costi l'intervento di
un'autorità religiosa contro gli Stati Uniti, tanto valeva riesumare Quelo,
il santone impersonato un paio d'anni fa da Corrado Guzzanti. Almeno
ridevamo subito e ci risparmiavamo tutto 'sto casino.


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