[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
l'Unità online-Pacifisti bloccano un treno di...
21.02.2003
Pacifisti bloccano un treno diretto a Camp Derby e lo costringono a tornare
indietro
di va.pe.
Sono circa 200 pacifisti. Hanno bloccando i binari della stazione
ferroviaria di Monselice, in provincia di Padova. Il motivo è semplice. Un
treno merci carico di armi si sta dirigendo verso Camb Derby e lo loro
vogliono fermare. Operazione riuscita. Il convoglio dopo essere rimasto
fermo per più di un'ora è costretto a tornare indietro. Il convoglio, in
serata viene agganciato in coda ad un locomotore e riprende la corsa verso
Padova.
È bastato un semplice passa parola per radunare sui binari della stazione
di Monselice oltre 200 pacifisti. Per tutta la giornata di venerdì il
traffico verso Camp Derby è stato più intenso del solito.
«Questo treno è già passato per Vicenza e Padova ö ha raccontato allâUnità
on line Vilma Mazza responsabile di Global Tv mentre si trovava sui binari
occupati dai pacifistiö ora è a 100 metri da noi. Fermo. Rimarremo qui ad
oltranza. Queste armi non passeranno». E infatti non sono passate.
Venerdì mattina la Filt-Cgil aveva denunciato che il trasporto di armi
verso Camb Derby si stava intensificando in modo impressionante. Armi
trasportate da treni delle Fs che quotidianamente sono utilizzati da
civili. Immediatamente la denuncia e lâavvertimento del sindacato: «Che non
si utilizzi il nostro personale per azioni di guerra». E loro, i pacifisti
guidati da Luca Casarini, appresa la notizia hanno occupato i binari e
acceso dei falò per trascorrere la notte.
Inizialmente era stata organizzata una manifestazione solo con presidi alla
caserma Ederle di Vicenza dove era previsto l'arrivo di 8 convogli. Poi,
dopo la denuncia della Filt Cgil, un veloce passaparola e tutti
direttamente sui binari.
«Prima di stasera non ci eravamo ancora resi conto che il nostro paese era
in guerra ö continua Mazza ö Tutto questo è scandaloso. Oggi siamo in 200 e
tutto è stato improvvisato. Domani saremo molti di più».
trenit