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disobbedienti occupano azienda di trafficanti di armi a Napoli



Questa mattina, alle ore 12, il movimento dei disobbedienti ha
occupato e bloccato le attivita' dell'azienda e del deposito
della "Tree star", che si occupa su commessa del governo americano
del trasporto logistico del materiale militare nel Golfo Persico.
Per circa due ore gli attivisti hanno bloccato le attivita' di
movimentazione dei container e del materiale dentro il deposito e per
circa un'ora  l'ingresso e l'uscita dei camion.
La tree star "vanta" la movimentazione dell'80% del materiale
militare degli USA in entrata e in uscita dall'Italia e in queste
settimane e' impegnata nel trasporto di elicotteri, carri armati e
altro materiale logistico verso il Golfo Persico.
Il porto di Napoli è utilizzato da queste compagnie per alcuni scali
tecnici. Per il 21 marzo e' previsto l'attracco di una nave di
trasporto logistico di elicotteri militari:  noi
dobbiamo opporci e impedire che il golfo di napoli venga infestato da
questi trafficanti di morte.
Su questo chiamiamo la societa' civile e la Napoli democratica ad
esprimersi, ribadendo che per i prossimi scali tecnici nel porto di
Napoli, da parte nostra non garantiamo l'integrita' dei carri armati
e degli altri strumenti di morte di passaggio da Napoli.
Noi dobbiamo boicottare e intralciare il lavoro dei produttori e dei
trafficanti di morte, di chi fabbrica e traffica bombe, mitra e altri
armi di distruzione e di morte.
Il 19 febbraio saremo in presidio fuori il tribunale di Benevento per
esprimere il nostro sostegno a Don Vitaliano e altri altri 20
disobbedienti, denunciati per l'occupazione dell'Agusta del luglio
1999 (azienda che fabbricava elicotteri su commessa del governo
turco).
Le mobilitazioni di piazza, le dimostrazioni contro la guerra sono
iniziative necessarie, indispensabili, (come la grande manifestazione
di sabato a Roma dove saremo oltre un milione a dire no alla guerra
senza se e senza ma), ma di per se non sufficienti per fermare la
guerra.
Dobbiamo costruire anche e soprattutto forme attive di disobbedienza
e di sabotaggio contro l'immensa macchina di guerra messa in moto
dagli USA, mettendo in gioco i nostri corpi: vogliamo essere il
granello di sabbia in grado di rallentare, inceppare, fermare la
macchina da guerra, le bombe, le stragi di civili innocenti, le
macerie e le distruzioni che oggi in iraq, come ieri in Afghanistan,
Bush e Berlusconi si apprestano a compiere.
Vogliono fare un deserto di morte e macerie e chiamarlo pace; noi li
dobbiamo fermare.

Movimento dei disobbedenti

per informazioni sulla azienda occupata:
http://www.threestarsonline.com/military/index.htm

le foto dell'iniziativa sono su:
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/176271.php