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una lettera dai veterani USA
Dal sito di "Carta"
I veterani Usa ai soldati: resistete
Questo testo, pubblicato su "La Jornada" di martedì 4 febbraio, è un
appello. Più di 400 veterani dell'esercito degli Stati uniti, reduci dalla
seconda guerra mondiale, da quella di Corea e Vietnam e da quella del
Golfo, chiedono ai soldati in servizio di prendere una decisione in
coscienza, quando saranno chiamati dai loro superiori a combattere e
uccidere. E' un testo che colpisce, per la passione che esprime, e rende
l'idea del clima nel quale, negli Usa, si sta andando verso la guerra
all'Iraq.
"Siamo veterani delle forze armate degli Stati uniti. Stiamo con la
maggioranza dell'umanità - inclusi milioni nel nostro stesso paese - che si
oppongono a che gli Stati uniti scatenino una guerra implacabile in Iraq.
Abbiamo visto molte guerre, abbiamo molte e diverse idee politiche e tutti
siamo concordi sul fatto che questa guerra è un male. Molti di noi credono
che servire nell'esercito era il nostro dovere, e che era un affare nostro
difendere questo paese. Ora crediamo che il nostro autentico dovere sia
incoraggiare voi, come membri delle forze armate, a comprendere perché vi
stanno mandando a lottare e morire, e quali conseguenze avranno per
l'umanità le vostre azioni. Vi chiamiamo, militari attivi o della riserva,
ad ascoltare la vostra coscienza e a fare quel che è giusto. Durante la
passata Guerra del Golfo fu ordinato alle truppe di assassinare da una
distanza sicura. Abbiamo distrutto molto dell'Iraq dal cielo, uccidendo
migliaia di persone, compresi civili. Ricordiamo la strada verso Bassora -
la Via della Morte - dove ci fu ordinato di uccidere gli iracheni che
fuggivano. Distruggemmo con i bulldozer le loro trincee, seppellendo
persone vive. L'uso di uranio impoverito rese radioattivi i campi di
battaglia. L'uso massiccio di pesticidi, droghe sperimentali, l'incendio di
depositi di armi chimiche e gli incendi nei pozzi petroliferi si fusero in
un coktail tossico che oggi colpisce tanto il popolo iracheno quando i
veterani della Guerra del Golfo.
Uno ogni quattro veterani è disabile.
Durante la guerra nel Vietnam ci fu ordinato di distruggere tutto dal cielo
e da terra. A My Lai uccidemmo più di cinquecento donne, bambini e anziani.
Usammo l'Agente Orange contro il nemico e sperimentammo i suoi effetti
nella nostra stessa carne. Sappiamo come si individua, si sente e che
sapore ha la sindrome da stress post-traumatico, perché i fantasmi di più
di due milioni di uomini, donne e bambini ancora ci perseguita nei sogni.
Tra noi sono più quelli morti per loro propria mano dopo essere tornati a
casa di quelli che sono morti in battaglia. Se voi sceglierete di
partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di un esercito di
occupazione. Sapete che significa vedere gli occhi di un popolo che vi
detesta fino al midollo? Dovete pensare a quale sia la vostra vera
"missione". Se vi si sta mandando a invadere e occupare un popolo che, come
ciascuno di noi, sta solo cercando di vivere la sua vita e di fare i suoi
figli. Questa gente non è una minaccia per gli Stati uniti, anche se hanno
un brutale dittatore come leader. Chi, negli Stati uniti, può dire al
popolo iracheno come deve essere governato il suo paese, quando molti negli
Usa non credono neppure che il loro presidente sia stato eletto legalmente?
Di Saddam si dice che ha usato gas velenosi contro il suo stesso popolo e
che cerca di sviluppare armi di distruzione di massa. Eppure, quando Saddam
ha commesso i suoi peggiori crimini godeva dell'appoggio degli Stati uniti,
che gli diedero anche i mezzi per produrre armi chimiche e biologiche.
Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati delle sanzioni
economiche promosse dagli Stati uniti. Più di un milione di iracheni,
principalmente neonati e bambini, sono morti a causa di queste sanzioni.
Dopo aver distrutto totalmente le infrastrutture del paese, inclusi gli
ospedali, le centrali elettriche, gli acquedotti, gli Stati uniti - con le
sanzioni - hanno reso impossibile l'importazione di beni, medicine,
alimenti e sostanze chimiche necessarie alla ricostruzione. Non esiste
onore nell'assassinio, e questa guerra è un assassinio con un altro nome.
Quando in una guerra ingiusta una bomba vagante uccide una madre con il suo
bambino, questo non è un "danno collaterale": è un assassinio. Quando in
una guerra ingiusta un bambino muore di dissenteria perché una bomba ha
danneggiato l'impianto di trattamento delle acque reflue, non si sta
"distruggendo l'infrastruttura nemica": è un assassinio. Quando in una
guerra ingiusta un padre di famiglia muore per un attacco cardiaco perché
una bomba ha distrutto le linee telefoniche e non si è potuta chiamare
un'ambulanza, questo non è "neutralizzare le installazioni di comando e
controllo": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta muoiono in una
trincea mille contadini poveri che servivano come coscritti per difendere
il paese nel quale avevano passato tutta la loro vita, non è una vittoria:
è un assassinio.
Ci saranno veterani, a promuovere proteste contro questa guerra in Iraq e
contro la vostra partecipazione. Durante la guerra del Vietnam migliaia,
tanto in Vietnam che negli Stati uniti, si rifiutarono di obbedire agli
ordini. Molti si sono trasformati in obiettori di coscienza e altri hanno
preferito andare in prigione piuttosto che prendere le armi contro il
presunto nemico. Durante la passata Guerra del Golfo, molti soldati hanno
resistito in diverse forme e per molte ragioni differenti. Molti di noi
sono tornati da queste guerre e si sono uniti al movimento contro la
guerra. Se mai la popolazione terrestre sarà libera, questo avverrà quando
essere cittadino del mondo avrà la precedenza sull'essere soldato di una
nazione. Ora è questo momento. Quando arrivasse l'ordine di partire, la
vostra risposta avrà un profondo effetto sulla vita di milioni di persone
in Medio Oriente e qui a casa nostra. La vostra risposta determinerà il
corso del nostro futuro. Voi dovrete fare delle scelte, lungo il cammino. I
vostri comandanti vogliono che obbediate. Noi vi invitiamo a pensare, a
prendere decisioni sulla base della vostra coscienza. Se sceglierete di
resistere, vi appoggeremo e saremo al vostro fianco, perché siamo riusciti
a capire che il nostro autentico dovere è verso la gente del mondo e il
nostro comune futuro."
http://www.oz.net/~vvawai/CtC/