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Mozione PdCI - Verdi



Internazionale.com.it
Bollettino elettronico del Dipartimento Politiche Internazionali del PdCI
Venerd" 7 febbraio 2003 n¡ 2
Email : internazionale@comunisti-italiani.org

Sommario del secondo numero

NOI NO! I Comunisti Italiani contro la guerra

Una sporca guerra : L'intervento del segretario Diliberto alla Camera
La mozione del PdCI e dei Verdi contro l'uso delle basi ed il sorvolo
I Mille Colori della Pace : di Nicola Atalmi
Il manifesto per il 15 febbraio



Atto Camera
Mozione 1-00156
presentata da OLIVIERO DILIBERTO giovedì 6 febbraio 2003 nella seduta n.260

La Camera,
premesso che
la guerra contro l'Iraq si può evitare e quindi si deve fare tutto il
possibile per evitarla;la posizione dell'Italia può risultare decisiva sia
per evitare la spaccatura dell'Europa, sia per favorire l'obiettivo del
disarmo di Saddam Hussein, attraverso soluzioni politiche che valorizzino
il ruolo delle Nazioni Unite;agli ispettori dell'ONU dev'essere
riconosciuto il tempo che essi ritengono necessario per effettuare una
seria e convincente ricognizione e successiva distruzione degli arsenali
non convenzionali dell'Iraq;
considerato che:
il Governo italiano, anche per le specifiche responsabilità di membro
attuale della troika e prossimo presidente dell'Unione, deve impegnarsi a
ripristinare una linea unitaria dell'Europa e a muoversi all'interno della
medesima;
il Governo italiano deve concorrere insieme agli altri partner europei a
ripristinare una cooperazione politica tra USA e Ue e deve operare perché
l'ONU possa gestire la crisi con pienezza di poteri e risolverla evitando
la guerra;
perciò il Governo italiano ha commesso un grave errore quando ha impedito
la riunione dei capi di governo europei preferendo perseguire insieme ad
altri sette paesi, una dichiarazione di solidarietà agli USA anziché
all'ONU;
è stato altresì un grave errore della coalizione mondiale costituitasi dopo
l'11 settembre 2001 non perseguire l'obiettivo precedente ad ogni altro, di
portare pace nell'area israelo-palestinese;valutata positivamente la
risoluzione votata dal Parlamento europeo il 30 gennaio scorso;
ribadito che:
il regime irakeno è un regime dittatoriale e la lotta contro il terrorismo
è assolutamente necessaria per la difesa dei fondamentali principi di
libertà e di democrazia;proprio per questo occorre evitare che attorno ad
esso si creino pericolose solidarietà come potrebbe accadere se la lotta al
terrorismo fosse basata sull'uso irragionevole della forza;
ritenuto che:non esistono le condizioni che legittimino un attacco armato
all'Iraq;
impegna il Governo nel rispetto dei principi della Costituzione
repubblicana e nel rispetto dei trattati internazionali, a non fornire
alcun sussidio per operazioni di guerra ivi compresi l'uso delle basi ed il
sorvolo dello spazio aereo nazionale;ad intraprendere una tessitura
diplomatica e a dire no ad una guerra il cui svolgimento e le cui
conseguenza sarebbero drammatiche.

Diliberto, Rizzo, Maura Cossutta, Nesi, Sgobio, Pistone, Vertone, Bellillo,
Pecoraro Scanio, Cima, Lion, Boato, Cento, Bulgarelli, Zanella