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Corea del Nord, bombardieri Usa in allerta
Non è neanche cominciata la guerra in Iraq che gli americani sono già pronti
a far casino da un'altra parte in qualunque momento.
Solo che lì l'area è un pochettino più calda...
Davide
Corea del Nord, bombardieri Usa in allerta: pronti a partire per Guam
24 B-52 e B-1 saranno in grado di decollare per la base, entro poche ore,
se dovesse esserci un peggioramento della crisi
Washington, 4 feb. - (Adnkronos) - Il segretario americano alla Difesa Donald
Rumsfeld ha posto 24 bombardieri in stato d'allerta, nell'eventualita' di
un peggioramento della crisi con la Corea del Nord. Se venisse dato l'ordine
di partenza, la flotta aerea, composta da bombardieri a lungo raggio B-52
e B-1, sara' cosi' in grado di decollare entro poche ore per la base di
Guam, assieme ad aerei di ricognizione. Secondo quanto scrive oggi il New
York Times, citando fonti della difesa, la decisione serve come deterrente
nei confronti di Pyongyang mentre l'attenzione di Washington e' concentrata
sull'Iraq, e offre un'opzione militare al presidente George Bush nell'eventualita'
in cui la diplomazia non riesca a fermare il programma nucleare nordcoreano.Tramite
il portavoce Ari Fleisher, la Casa Bianca ha ripetuto che gli Stati Uniti
sono sempre impegnati a risolvere la crisi in maniera diplomatica. E al
Pentagono sottolineano che la decisione di far partire i bombardieri non
e' ancora stata presa: la messa in stato d'allerta e' una risposta alla
richiesta di rinforzi avanzata dal comandante delle forze del Pacifico,
ammiraglio Thomas Fargo.La mossa del Pentagono giunge mentre l'Aiea, l'Agenzia
Internazionale per l'Energia Atomica, ha annunciato una riunione d'emergenza
il 12 febbraio per esaminare il caso nordcoreano. In quest'occasione verra'
constatata la violazione degli impegni del Trattato di non Proliferazione
Nucleare da parte di Pyongyang e la questione verra' deferita al Consiglio
di Sicurezza dell'Onu. Gli Stati Uniti punteranno ad una condanna di Pyongyang,
ma senza arrivare al varo di sanzioni economiche.Fonti della casa Bianca
e del Pentagono insistono che al momento non vi sono piani per attaccare
l'impianto nucleare di Yongbion, dove sono stoccate 8milla sbarre di combustibile
nucleare in base all'accordo del 1984.Satelliti spia hanno segnalato movimenti
attorno a Yongbion, che fanno pensare allo spostamento delle sbarre di combustibile.
Se tali sbarre verranno riprocessate, forniranno materiale per la costruzione
di mezza dozzina di bombe nucleari, circa una al mese una volta rimesso
pienamente in funzione l'impianto, notano esperti citati dal quotidiano.
Cio' darebbe al presidente Bush una ''finestra di opportunita' di alcune
settimane o alcune mesi per decidere se fare qualcosa contro Yongbion''
prima che la produzione di plutonio sia avviata e un attacco rischi di diffondere
radioattivita' su tutta la penisola coreana, nota una fonte.Al Pentagono
non e' stato considerato l'aumento della forza di 37mila uomini di stanza
in Corea del Sud, ma si pensa di inviare nella regione la portaerei Carl
Vinson se la Kitty Hawk dovra' lasciare le acque giapponesi per dirigersi
nel golfo Persico.© ADNKRONOS
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