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Un film sulla Pace



Il 15 febbraio sarà la giornata internazionale della Pace. Teniamo a
manifestarvi l'adesione di altrocinema.it (http://www.altrocinema.it) e
dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
(http://www.aamod.it) a questa giornata, convinti che non si possa assistere
all'inizio di una nuova guerra senza provare a fare qualcosa per impedirla,
senza affermare il nostro disaccordo; e noi vogliamo farlo usando il
linguaggio che ci più ci appartiene e ci appassiona, quello del cinema,
realizzando un grande film collettivo, "Un film sulla Pace". Sarà composto
da tutto ciò che ci sarà inviato, un mosaico di frammenti, di appelli, di
corti, di documenti, di foto, di testimonianze, di suoni. Nessun limite di
linguaggio, solo la personale idea di Pace. Sarà un film tanto più grande e
importante, quanti più parteciperanno, anche con un piccolissimo contributo.

Il film sarà pubblicato su internet, proposti ai cinema, ai festival e ai
giornali che vorranno sostenere questo progetto, regalati nei mercati,
proiettato sulle case, messi di nascosto nelle borse dei passanti, diffuso
in tutti i modi che l'immaginazione saprà inventare.


Qui c'é il nostro appello. Lo trovate anche alla pagina

http://www.altrocinema.it/unfilmsullapace.htm

insieme a un banner da far circolare liberamente.



APPELLO PER "UN FILM SULLA PACE"

"Lanciamo un appello ai cineasti di tutto il mondo, a coloro che lo sono di
professione e a coloro che, da cineamatori, posseggono una cinepresa o una
videocamera, di qualsiasi tipo. Aspettiamo da loro le ultimissime notizie
dell'animo degli uomini e soprattutto dei giovani a proposito della pace.
Intendiamo, con il materiale che via via riceveremo, creare un "film sulla
pace", che sarà mostrato alla gente nelle piazze se non si riuscirà a farlo
entrare nei circuiti normali.
Non vi domandiamo dei film, ma dei brani, di pochi minuti o anche di un solo
secondo. Sarà nostro compito comporre il film montando il materiale nel modo
più efficace.
Nessuno oserebbe dichiarare che non ama la pace, ma spesso è venuto meno il
crescere di questo impegno da parte degli artisti proprio quando più si
sentiva il bisogno di affrontare il tema dei temi in modo tenace,
sistematico, o addirittura quando tale crescita sarebbe stata di per se
stessa il fatto culturale più nuovo del nostro tempo.
Lo stesso cinema che ora è il più votato alle grandi tesi, ai grandi
disegni, a portare avanti agli occhi di tutti i problemi di vita o di morte,
le prove, le testimonianze di una reale volontà di progresso e di libertà,
non ci ha posto che scarse e discontinue alternative.
Noi vogliamo rovesciare questa situazione. Infatti questo non vuole essere
uno dei soliti atti d'amore per la pace. Bisogna prima di tutto capire e far
capire che cosa significa la pace, oggi. E non aver paura di andare fino in
fondo.
Per questo a coloro che parteciperanno a "un film sulla pace" domandiamo di
essere liberi e crudeli, se occorre, ma prima di tutto liberi. Sul piano dei
contenuti e sul piano delle forme.
Se volessimo esemplificare in termini letterario-giornalistici, diremmo che
a "un film sulla pace" si può partecipare sia con una poesia che con un
racconto, con un saggio, con una confessione o una testimonianza, con un
grido o con una cronaca, con una favola come con un pezzo di vita reale.
Non si tratta, come vedete, di un concorso tra "artisti". Noi crediamo che
l'arte segua sempre come un'ombra i propositi che sono storicamente validi.
Ma è agli artisti e ai cineamatori, in quanto uomini e cittadini, che ci
rivolgiamo: proviamo tutti insieme a puntare gli obiettivi sul mondo
dall'angoscioso e culminante angolo visuale della pace e della guerra".

Qualcuno le avrà riconosciute, queste parole non sono nostre, ma di Cesare
Zavattini. Questo è il testo - con qualche necessario adattamento -
dell'appello scritto nel 1962 in favore della realizzazione dei
"cinegiornali della pace". Sono passati quarant'anni, e non è invecchiato di
un giorno. Lo riproponiano con lo stesso entusiasmo e lo stesso forte
impegno morale e civile, ben sapendo che di iniziative così, purtroppo ce ne
sarà ancora bisogno a lungo.

I contributi per "Un film sulla Pace" (meglio in DV) vanno inviati a:
altrocinema.it
Casella Postale 72
20045 Besana Brianza (Mi).


Per ulteriori informazioni e adesioni
info@altrocinema.it


a presto,
altrocinema.it e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico