Governatore di Bankitalia punta il dito contro il rischio guerra

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ANSA 25/01/2003 12:47 

AGRIGENTO - Stop alla guerra e avanti con le riforme per il cantiere-Italia. Con una crescita mondiale che stenta a decollare, un conflitto armato in Iraq non avrebbe alcun effetto-volano sull' economia; anzi ne bloccherebbe i gia' timidi segnali di risveglio.

Il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, punta il dito contro il rischio guerra che - dice - non aiuterebbe la ripresa. L'Europa, l'Italia - ha sostenuto Fazio da Agrigento dove oggi ha incontrato la comunita' finanziaria in occasione del IX Congresso degli operatori di mercato - non hanno bisogno di tensioni, conflitti, crisi internazionali che si rifletterebbero negativamente sulla congiuntura. Viceversa, ''da un rientro delle tensioni puo' scaturire un' accelerazione dell'attivita' produttiva a livello globale entro la prima meta' dell'anno in corso''. 

Numeri alla mano, il governatore ha ricordato ''l' insoddisfacente andamento della nostra economia'' nel 2002 che si e' tradotto in un calo delle esportazioni, in un appesantimento del debito, in una politica di scarsi investimenti, in consumi stagnanti. E adesso, con una possibile guerra alle porte, ''l'interpretazione del quadro congiunturale e' diventata ancora piu' difficile e complessa''. Un conflitto armato, infatti, ''ha conseguenza difficilmente valutabili nella loro portata, influendo sui prezzi delle materie prime e dell' energia infrangendo la normalita' dei rapporti finanziari e commerciali a livello globale sui quali si e' basato lo sviluppo dell' economia mondiale nell'ultimo decennio, aumentando le possibilita' di nuovi attacchi terroristici''. L'attenuarsi di quel rischio, al contrario, ''libererebbe le forze, latenti, in grado di promuovere ulteriori sviluppi degli scambi e l' accrescimento del prodotto lordo mondiale''. Dramma della guerra a parte, sarebbe un peccato insomma veder vanificati i ''segni di ripresa che nel corso del 2002 sono apparsi in tutte le aree. 

Fonte: http://www.ansa.it/fdg01/20030125124798096/20030125124798096.shtml



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