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Tanks no thanks
UNO. Il diritto all'educazione
DUE. Tanks no thanks
TRE. www.palestinemonitor.org
QUATTRO. Lettera da Betlemme
CINQUE. Campagna per la vendita dell'olio palestinese
UNO. Il diritto all'educazione
Il diritto allo studio per tutti e' stato sancito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 217 A (III) del 10 dicembre 1948 (Convenzione di Ginevra).
Dal '48 in poi il diritto allo studio dei palestinesi e' stato quotidianamente violato, violentato.
Alle 8.30 del 14 dicembre i militari israeliani hanno invaso l'Universita' Nazionale An-Najah di Nablus.
Erano 15 anni che non si verificava una simile violenza; gli studenti che a quell'ora erano arrivati all'universita' (passando per i campi per evitare i check point) sono stati
fatti allontanare e il Rettore ha ufficialmente sospeso le attivita' didattiche.
DUE. Carri armati? No grazie. Foto e un sito da vedere
http://www.tanksnothanks.tk/
TRE. Sito www.palestinemonitor.org
Su questo sito si puo' trovare una sezione con i seguenti fact sheets tradotti in italiano:
L’intifada palestinese
Insediamenti israeliani nei territori occupati della Palestina
I territori palestinesi sono ancora sotto occupazione:
la realta' dopo Oslo
Effetti del Blocco sull’assistenza sanitaria in Cisgiordania e
nella striscia di Gaza.
Children
la traduzione e' stata fatta da vincenzo tradardi v.tradardi@libero.it.
i fact sheets del palestine monitor sono una documentazione preziosa, sistematicamente aggiornata.
la disponibilita' in italiano ne permette l'utilizzo in ogni occasione come base della attivita' di controinformazione sempre piu' necessaria a fronte della sistematica manipolazione dei media sulla situazione palestinese.
(da alfredo tradardi)
a.tradardi@flashnet.it
QUATTRO. Lettera da Betlemme, tristemente attuale
betlhem Thu, 7 Feb 2002 18:49
Ascolto il telegiornale tutti i giorni, con tristezza. I politici e i
mezzi d’informazione mondiali riassumono il nostro conflitto con una
parola: “terrore”. Tutta la storia de
e dell’isolamento, gli ordini militari, sono atti
umani e molto democratici. Prima che voi mi fraintendiate, vorrei
riconfermare la mia condanna di tutti i tipi di violenza contro i civili e
contro qualsiasi persona di qualsiasi razza, religione o nazionalita’. Mi
oppongo a tutti i tipi di violenza, diretta e indiretta, e vorrei ricordare
a tutti i nostri amici nel mondo, a tutti gli attivisti per la pace, a
tutti gli amanti della pace e addirittura a tutti gli esseri umani che non
e’ umano vivere in uno stato di occupazione per piu’ di 40 anni ed essere
sottoposti all’isolamento e al coprifuoco per anni.
Noi viviamo in uno stato di occupazione militare in cui vigono le leggi
d’emergenza britanniche utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale nel
1945, e alcuni di voi non lo sanno, altri non lo vogliono sapere e altri
ancora non vogliono fare nulla. Il mondo sta dimenticando che siamo noi
Palestinesi a vivere in una situazione di occupazione …?!!!. Il mondo sta
dimenticando che siamo rifugiati da 50 anni? Il mondo sta dimenticando che
siamo esseri umani, che abbiamo esigenze umane, di lavorare, di vivere e di
bere acqua come chiunque altro. Lo ripeto, sono contraria a qualsiasi tipo
di violenza, ma la risposta non saranno mai i carri armati, i caccia F16,
la distruzione di centinaia di case e gettare i bambini in strada. Questo
portera’ maggiore violenza e maggiore sofferenza ai civili di entrambe le
parti. Portera’ ulteriori reazioni e azioni di violenza, omicidi, ecc.
L’unica soluzione e’ solo ed esclusivamente la pace, la giustizia, la
riconciliazione.
Io sto insegnando la pace, i diritti umani e l’educazione alla pace ai
bambini palestinesi e mi trovo di fronte a un’ondata di domande su come
reagire in queste situazioni.
Trovo il mio lavoro piu’ difficile di qualsiasi altro: come convincere
bambini piccoli e adolescenti a non reagire e a mantenere i valori della
pace e del rispetto nel loro comportamento.
Vi prego di aiutarci ad ottenere la liberta’, i diritti umani e
l’indipe
l’unico modo per costruire la pace e vivere nel rispetto.
Come pacifista e sostenitrice della non-violenza, non credo che alcun
pacifista potrebbe pensare che i diritti umani sono condizionati
all’accettazione dell’occupazione e all’esecuzione degli ordini
militari.... !!!
Dobbiamo unirci per fermare il circolo di violenza, per dialogare e
parlare finche’ non raggiungiamo una situazione di diritti umani
incondizionati, di giustizia, di pace e di passi avanti verso una
riconciliazione.
Noah Salameh
The Center for Conflict Resolution & Reconciliation-CCRR (Centro per la
risoluzione dei conflitti e la riconciliazione)
P.O.Box. 861
Bethlehem - Palestine
Tel. +972-2-2767745
Telefax. +972-2-2745475
E-mail: ccrr@palnet.com or salamehn@hotmail.com
CINQUE. Campagna per la vendita dell'olio palestinese
L'organizzazione della campagna per la vendita dell'olio palestinese sta richiedendo piu' del previsto.
sara' lanciata di massima nel mese di marzo 2003.
intanto vi invitiamo ad acquistare, anche per farne un dono natalizio, il cous cous palestinese (maftoul) che viene commercializzato in Italia da CTM Altromercato.
il sito di ctm altromercato e' http://www.altromercato.it.
in questa pagina potete trovare l'elenco delle botteghe o negozi in italia: http://www.altromercato.it/botteghe/index.html.
in questa pagina informazioni sul cous cous palestinese: http://www.altromercato.it/produtto/parc.html
(da alfredo tradardi)